Le nuove tecnologie mobili, smartphone o tablet, sono di utilizzo sempre più frequente all’interno dei musei, tanto d’arte quanto scientifici, anche a fronte di una sempre più esplicita richiesta da parte dei visitatori (Spallazzo 2012). Nei musei scientifici l'uso di questi strumenti si inserisce all’interno dei vari contesti (personale, sociale e fisico) che definiscono la natura dell'esperienza dei visitatori (Falk e Dierking 1992). In più, in apparente contrasto con l'uso personale di tali strumenti, socializzazione e dialogo tra membri di un gruppo paiono proficui per mediare messaggi scientifici complessi (Leinhardt, Crowley e Knutton 2002). Qual è dunque l’applicazione e quali le potenzialità dei dispositivi all’interno di sistemi complessi come i musei scientifici? Per rispondere si sono analizzati tre casi di studio: Key To Nature, Explora MUSE, BioSpot. Il progetto europeo Key To Nature, nato nel 2007 presso l'Università di Trieste e focalizzato inizialmente su piante, riguarda chiavi dicotomiche digitali anche per non esperti costruite con il sistema FRIDA (Martellos, 2010). Dal 2009, il Dipartimento di Scienze della Vita (ex Biologia) dell’Università di Modena e Reggio Emilia realizza chiavi per l’identificazione di insetti per contesti museali ed educativi. Si è così realizzata una chiave dicotomica su afidi per esperti (Homoptera: Aphidoidea), una chiave educativa generica su insetti e una chiave su insetti d'acqua per il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata. Si è inoltre avviata un'analisi qualitativa attraverso questionari di apprezzamento e interviste a cittadini, educatori del museo e docenti. Il progetto Explora Muse ha visto la progettazione, realizzazione e analisi di una guida multimediale su tablet grazie alla collaborazione con il MUSE di Trento, Trento Rise e Graffiti. Parallelamente alla costruzione della guida multimediale si è avviato un piano di analisi (in particolare una formative e summative evaluation, Diamond, 1999) per valutare il comportamento con guida dei visitatori all'interno di un museo scientifico. Tre sono state le tipologie d'indagine, sia qualitative che quantitative con statistica dei dati: osservazioni in incognito, tracking e questionario di apprezzamento. I dati sono stati raccolti su visitatori con e senza guida, analizzando holding power, capacità socializzante, lettura dei testi e osservazione dei video sugli schermi fissi. I dati sembrerebbero confermare da un lato un aumento sostanzioso del tempo trascorso all'interno della sala, dall'altro una diminuzione degli scambi tra membri del gruppo e una sostanziale diminuzione di attenzione e di ricerca dei contenuti direttamente dall'exhibit. In ultimo, BioSpot è un progetto di citizen science per lo studio e l'analisi della distribuzione di specie di coccinelle sul territorio, con l'aiuto di cittadini e scuole, finalizzato a definire l'uso di app specifiche, sempre più utilizzate in questi contesti (si veda iNaturalist), prima della realizzazione. Si sono raccolte segnalazioni di specie diverse di coccinelle (Coleoptera: Coccinellidae) e in particolare di Harmonia axyridis grazie al coinvolgimento di trenta classi di scuola primaria e secondaria. L'analisi è stata condotta con questionari in entrata e uscita prima e dopo l'attività collettiva di raccolta e con interviste alle insegnanti per valutare la possibilità di costruire un'app ed esigenze e problematiche da tenere presente durante la progettazione. In conclusione, l'utilizzo di strumenti digitali mobili nelle attività dei musei scientifici, come evidenzia questo lavoro, deve tenere presente la specificità e le esigenze di intrattenimento scientifico dei visitatori. La partecipazione, il dialogo e gli aspetti sociali possono essere dunque valorizzati e non soppressi attraverso un uso attento e intelligente di strumenti di nuova generazione.

Strumenti digitali mobili nei musei scientifici: ricerca, progettazione e analisi in tre casi di studio / Matteo Bisanti. - (2015).

Strumenti digitali mobili nei musei scientifici: ricerca, progettazione e analisi in tre casi di studio

Matteo Bisanti
2015

Abstract

Le nuove tecnologie mobili, smartphone o tablet, sono di utilizzo sempre più frequente all’interno dei musei, tanto d’arte quanto scientifici, anche a fronte di una sempre più esplicita richiesta da parte dei visitatori (Spallazzo 2012). Nei musei scientifici l'uso di questi strumenti si inserisce all’interno dei vari contesti (personale, sociale e fisico) che definiscono la natura dell'esperienza dei visitatori (Falk e Dierking 1992). In più, in apparente contrasto con l'uso personale di tali strumenti, socializzazione e dialogo tra membri di un gruppo paiono proficui per mediare messaggi scientifici complessi (Leinhardt, Crowley e Knutton 2002). Qual è dunque l’applicazione e quali le potenzialità dei dispositivi all’interno di sistemi complessi come i musei scientifici? Per rispondere si sono analizzati tre casi di studio: Key To Nature, Explora MUSE, BioSpot. Il progetto europeo Key To Nature, nato nel 2007 presso l'Università di Trieste e focalizzato inizialmente su piante, riguarda chiavi dicotomiche digitali anche per non esperti costruite con il sistema FRIDA (Martellos, 2010). Dal 2009, il Dipartimento di Scienze della Vita (ex Biologia) dell’Università di Modena e Reggio Emilia realizza chiavi per l’identificazione di insetti per contesti museali ed educativi. Si è così realizzata una chiave dicotomica su afidi per esperti (Homoptera: Aphidoidea), una chiave educativa generica su insetti e una chiave su insetti d'acqua per il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata. Si è inoltre avviata un'analisi qualitativa attraverso questionari di apprezzamento e interviste a cittadini, educatori del museo e docenti. Il progetto Explora Muse ha visto la progettazione, realizzazione e analisi di una guida multimediale su tablet grazie alla collaborazione con il MUSE di Trento, Trento Rise e Graffiti. Parallelamente alla costruzione della guida multimediale si è avviato un piano di analisi (in particolare una formative e summative evaluation, Diamond, 1999) per valutare il comportamento con guida dei visitatori all'interno di un museo scientifico. Tre sono state le tipologie d'indagine, sia qualitative che quantitative con statistica dei dati: osservazioni in incognito, tracking e questionario di apprezzamento. I dati sono stati raccolti su visitatori con e senza guida, analizzando holding power, capacità socializzante, lettura dei testi e osservazione dei video sugli schermi fissi. I dati sembrerebbero confermare da un lato un aumento sostanzioso del tempo trascorso all'interno della sala, dall'altro una diminuzione degli scambi tra membri del gruppo e una sostanziale diminuzione di attenzione e di ricerca dei contenuti direttamente dall'exhibit. In ultimo, BioSpot è un progetto di citizen science per lo studio e l'analisi della distribuzione di specie di coccinelle sul territorio, con l'aiuto di cittadini e scuole, finalizzato a definire l'uso di app specifiche, sempre più utilizzate in questi contesti (si veda iNaturalist), prima della realizzazione. Si sono raccolte segnalazioni di specie diverse di coccinelle (Coleoptera: Coccinellidae) e in particolare di Harmonia axyridis grazie al coinvolgimento di trenta classi di scuola primaria e secondaria. L'analisi è stata condotta con questionari in entrata e uscita prima e dopo l'attività collettiva di raccolta e con interviste alle insegnanti per valutare la possibilità di costruire un'app ed esigenze e problematiche da tenere presente durante la progettazione. In conclusione, l'utilizzo di strumenti digitali mobili nelle attività dei musei scientifici, come evidenzia questo lavoro, deve tenere presente la specificità e le esigenze di intrattenimento scientifico dei visitatori. La partecipazione, il dialogo e gli aspetti sociali possono essere dunque valorizzati e non soppressi attraverso un uso attento e intelligente di strumenti di nuova generazione.
2015
Aurora Pederzoli
Matteo Bisanti
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1293181
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact