Il volume indaga lo spazio di autonomia di cui i creditori godono nell’ambito delle trattative con l’imprenditore in crisi nel nuovo quadro normativo conseguente all’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, come modificato a seguito del recepimento della Direttiva (UE) 2019/1023. Il debitore ha infatti il dovere di far emergere tempestivamente la propria crisi, anche manifestandola ai propri creditori. A loro volta, le norme impongono ai creditori obblighi di cooperazione, incluso il dovere di “leale collaborazione” nel corso delle trattative. In che cosa tali doveri si possano sostanziare non è, tuttavia, immediatamente chiaro. Il lavoro propone possibili soluzioni interpretative, individuando criteri per la ricostruzione del contenuto e dei limiti di operatività dei doveri di cooperazione, in relazione alla scelta di partecipare o meno alla trattativa, di come parteciparvi e, eventualmente, sul contenuto della decisione del creditore. Tutto ciò prendendo in specifica considerazione la posizione dei creditori finanziari, vincolati nel loro comportamento dalla specifica normativa di settore, e dei gestori specializzati nel recupero dei crediti deteriorati, il cui ruolo nella risoluzione della crisi d’impresa è ormai importantissimo.
I doveri dei creditori nella crisi d'impresa / DILETTA LENZI. - STAMPA. - (2022).
I doveri dei creditori nella crisi d'impresa
DILETTA LENZI
2022
Abstract
Il volume indaga lo spazio di autonomia di cui i creditori godono nell’ambito delle trattative con l’imprenditore in crisi nel nuovo quadro normativo conseguente all’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, come modificato a seguito del recepimento della Direttiva (UE) 2019/1023. Il debitore ha infatti il dovere di far emergere tempestivamente la propria crisi, anche manifestandola ai propri creditori. A loro volta, le norme impongono ai creditori obblighi di cooperazione, incluso il dovere di “leale collaborazione” nel corso delle trattative. In che cosa tali doveri si possano sostanziare non è, tuttavia, immediatamente chiaro. Il lavoro propone possibili soluzioni interpretative, individuando criteri per la ricostruzione del contenuto e dei limiti di operatività dei doveri di cooperazione, in relazione alla scelta di partecipare o meno alla trattativa, di come parteciparvi e, eventualmente, sul contenuto della decisione del creditore. Tutto ciò prendendo in specifica considerazione la posizione dei creditori finanziari, vincolati nel loro comportamento dalla specifica normativa di settore, e dei gestori specializzati nel recupero dei crediti deteriorati, il cui ruolo nella risoluzione della crisi d’impresa è ormai importantissimo.File | Dimensione | Formato | |
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