Il caso della solidarietà online ci porta a rivalutare il rapporto tra le emozioni e i social media attraverso una prospettiva critica, fondata su un approccio empirico (e quindi non valutativo) alla sociologia dei media digitali. In altre parole, non è il caso di entusiasmarsi per un hashtag, così come non è utile adottare una visione apocalittica delle piattaforme: gli approcci che si sono susseguiti nel tempo e che la letteratura rubrica rispettivamente come cyber-ottimista e cyberpessimista, difettano di realismo nel descrivere le potenzialità e i rischi di un mondo iperconnesso. La prospettiva critica suggerisce in primo luogo che ciò che succede online non è di per sé sufficiente a rappresentare un clima d’opinione, ma non è privo di significato per chi voglia osservare le dinamiche sociali, dal momento che la tecnologia fa sempre più parte dell’ambiente in cui viviamo, delle nostre case e perfino dei nostri corpi (Hepp, 2020). In secondo luogo, comporta domande legate al potere e all’ideologia in cui sono inseriti le piattaforme e i suoi utenti, così come i governi e le politiche che essi attuano (Sorice, 2014, 2020; De Blasio, 2018). In terzo luogo, un approccio critico è volto a studiare il presente per costruire il futuro, chiamando la società e la politica a governare le tecnologie e a reinventare la democrazia in un mondo sempre più connesso (Coleman, 2017; De Blasio, 2019).

Emozioni digitali: social media, solidarietà e democrazia / Donatella Selva. - ELETTRONICO. - (2020).

Emozioni digitali: social media, solidarietà e democrazia

Donatella Selva
2020

Abstract

Il caso della solidarietà online ci porta a rivalutare il rapporto tra le emozioni e i social media attraverso una prospettiva critica, fondata su un approccio empirico (e quindi non valutativo) alla sociologia dei media digitali. In altre parole, non è il caso di entusiasmarsi per un hashtag, così come non è utile adottare una visione apocalittica delle piattaforme: gli approcci che si sono susseguiti nel tempo e che la letteratura rubrica rispettivamente come cyber-ottimista e cyberpessimista, difettano di realismo nel descrivere le potenzialità e i rischi di un mondo iperconnesso. La prospettiva critica suggerisce in primo luogo che ciò che succede online non è di per sé sufficiente a rappresentare un clima d’opinione, ma non è privo di significato per chi voglia osservare le dinamiche sociali, dal momento che la tecnologia fa sempre più parte dell’ambiente in cui viviamo, delle nostre case e perfino dei nostri corpi (Hepp, 2020). In secondo luogo, comporta domande legate al potere e all’ideologia in cui sono inseriti le piattaforme e i suoi utenti, così come i governi e le politiche che essi attuano (Sorice, 2014, 2020; De Blasio, 2018). In terzo luogo, un approccio critico è volto a studiare il presente per costruire il futuro, chiamando la società e la politica a governare le tecnologie e a reinventare la democrazia in un mondo sempre più connesso (Coleman, 2017; De Blasio, 2019).
2020
978-88-6105-617-6
Donatella Selva
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