DI UNA FUSIONE CHE ESTINGUE IL «SOGGETTO» MA NON LA «PARTE»

Il contributo si sofferma sulla ricostruzione della fusione societaria all'interno delle dinamiche processuali. Di fronte al tradizionale parallelismo tra soggetto e parte, gli effetti processuali della fusione hanno assunto storicamente «geometrie variabili»: in conseguenza della interpretazione dell’istituto, quale evento estintivo o meramente riorganizzativo della società, le stesse sorti del processo hanno oscillato tra due estremi opposti. Il contributo tenta, tuttavia, un diverso inquadramento, che prescinda dalla ricostruzione, mutevole, della vicenda sul piano sostanziale. Se ci si distacca dalla visione antropocentrica che ha tradizionalmente caratterizzato il processo, si può infatti giungere ad una ricostruzione unitaria del complesso delle operazioni straordinarie, proponendo così di "ripensare" ad una disciplina processuale «di sistema», che riesca a delineare i riflessi processuali delle vicende societarie in termini organici. The contribution focuses on the reconstruction of corporate mergers within civil proceedings. In light of the traditional parallelism between subject and party, the procedural effects of mergers have historically taken on "variable geometries": as a result of the interpretation of the institution as either an extinguishing event or a merely reorganizational one, the outcomes of the proceedings have fluctuated between two opposite extremes. However, the contribution seeks a different framework that is independent of the mutable reconstruction of the event on a substantive level. By discarding the anthropocentric view that has traditionally characterized civil proceedings, it is possible to suggest a unified reconstruction of the complex of extraordinary operations, thus proposing to "rethink" a "systemic" procedural discipline that can define the procedural consequences of corporate events in organic terms.