L’interessante raccolta di Stefanelli, che presenta tra l’altro preziosi studi su particolari aspetti della semantica dantesca, tende a sottolineare quanto sia singolare e sublime avventura dantesca del triplice viaggio: il primo, quello terreno dell’esperienza fisica; il secondo, quello linguistico e poetico; il terzo, quello ultraterreno nei tre diversi regni. Le tre solitudini dantesche sono, insomma, in tutto simili a quel «vento / che le più alte cime più percuote» (Pd. XVII 133-34), tutte, però, sorrette dallo spessore della sua lingua. Il triplice viaggio, visto secondo questa prospettiva, ha un esito inaspettato, rendendo l’avventura sublime di Dante «una e trina». Stefanelli's interesting work, which presents, among other things, valuable studies on particular aspects of Dante's semantics, tends to emphasise how singular and sublime Dante's triple journey is: the first, the earthly one of physical experience; the second, the linguistic and poetic one; the third, the otherworldly one in the three different realms. Dante's three solitudes are, in short, in everything similar to that 'wind / that strikes the highest peaks most' (Pd. XVII 133-34), all, however, supported by the thickness of his language. The triple journey, seen from this perspective, has an unexpected outcome, making Dante's sublime adventure 'one and three'.
Ruggero Stefanelli, Nel mezzo del cammin di nostra ‘lingua’. 16 studi danteschi / marcello sabbatino. - In: LA RASSEGNA DELLA LETTERATURA ITALIANA. - ISSN 0033-9423. - STAMPA. - (2012), pp. 104-106.
Ruggero Stefanelli, Nel mezzo del cammin di nostra ‘lingua’. 16 studi danteschi
marcello sabbatino
2012
Abstract
L’interessante raccolta di Stefanelli, che presenta tra l’altro preziosi studi su particolari aspetti della semantica dantesca, tende a sottolineare quanto sia singolare e sublime avventura dantesca del triplice viaggio: il primo, quello terreno dell’esperienza fisica; il secondo, quello linguistico e poetico; il terzo, quello ultraterreno nei tre diversi regni. Le tre solitudini dantesche sono, insomma, in tutto simili a quel «vento / che le più alte cime più percuote» (Pd. XVII 133-34), tutte, però, sorrette dallo spessore della sua lingua. Il triplice viaggio, visto secondo questa prospettiva, ha un esito inaspettato, rendendo l’avventura sublime di Dante «una e trina». Stefanelli's interesting work, which presents, among other things, valuable studies on particular aspects of Dante's semantics, tends to emphasise how singular and sublime Dante's triple journey is: the first, the earthly one of physical experience; the second, the linguistic and poetic one; the third, the otherworldly one in the three different realms. Dante's three solitudes are, in short, in everything similar to that 'wind / that strikes the highest peaks most' (Pd. XVII 133-34), all, however, supported by the thickness of his language. The triple journey, seen from this perspective, has an unexpected outcome, making Dante's sublime adventure 'one and three'.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Recensione volume Stefanelli.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
148.45 kB
Formato
Adobe PDF
|
148.45 kB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.