La presente ricerca si concentra sull’analisi di dieci opere letterarie, sette di scrittori italiani e tre di autori di lingua araba, aventi come tema centrale quello della morte, e accomunate dalla presenza di un conflitto armato in cui sia attiva una partecipazione popolare, allo scopo di individuare differenze e similitudini nel modo di affrontare l’argomento, dettate non da fattori individuali ma sociali, culturali e storici. Le opere degli autori italiani sono Kaputt di Curzio Malaparte, Il sentiero dei nidi di ragno di Calvino, La casa in collina e La luna e i falò di Pavese, Una questione privata e Il partigiano Johnny di Fenoglio, I piccoli maestri di Meneghello; mentre i romanzi arabi sono Vicolo del mortaio dell’egiziano Naǧīb Maḥfūẓ, Ritorno ad Haifa del palestinese Ghassān Kanafānī, Gli alberi e l’assassinio di Marzuq del giordano ʿAbd al- Rahmān al-Munīf. La scelta dei testi in lingua italiana è stata ispirata al criterio di offrire una panoramica delle diverse e più rappresentative tendenze della letteratura della resistenza partigiana, sia a ridosso della seconda guerra mondiale che in seguito. Per gli autori arabi, mancando un vero e proprio filone riconosciuto come letteratura della resistenza, si è scelto di approfondire opere che avessero come sfondo sia la seconda guerra mondiale che i conflitti arabo-palestinesi, scritte anche in questo caso in prossimità degli stessi e a distanza di anni.

La rappresentazione della morte nella narrativa italiana e araba della Resistenza / ali thani saeed saeed. - (2022).

La rappresentazione della morte nella narrativa italiana e araba della Resistenza

ali thani saeed saeed
2022

Abstract

La presente ricerca si concentra sull’analisi di dieci opere letterarie, sette di scrittori italiani e tre di autori di lingua araba, aventi come tema centrale quello della morte, e accomunate dalla presenza di un conflitto armato in cui sia attiva una partecipazione popolare, allo scopo di individuare differenze e similitudini nel modo di affrontare l’argomento, dettate non da fattori individuali ma sociali, culturali e storici. Le opere degli autori italiani sono Kaputt di Curzio Malaparte, Il sentiero dei nidi di ragno di Calvino, La casa in collina e La luna e i falò di Pavese, Una questione privata e Il partigiano Johnny di Fenoglio, I piccoli maestri di Meneghello; mentre i romanzi arabi sono Vicolo del mortaio dell’egiziano Naǧīb Maḥfūẓ, Ritorno ad Haifa del palestinese Ghassān Kanafānī, Gli alberi e l’assassinio di Marzuq del giordano ʿAbd al- Rahmān al-Munīf. La scelta dei testi in lingua italiana è stata ispirata al criterio di offrire una panoramica delle diverse e più rappresentative tendenze della letteratura della resistenza partigiana, sia a ridosso della seconda guerra mondiale che in seguito. Per gli autori arabi, mancando un vero e proprio filone riconosciuto come letteratura della resistenza, si è scelto di approfondire opere che avessero come sfondo sia la seconda guerra mondiale che i conflitti arabo-palestinesi, scritte anche in questo caso in prossimità degli stessi e a distanza di anni.
2022
FRANCESCA CASTELLANO
IRAQ
ali thani saeed saeed
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