Scrittura e riflessività: i Minima moralia come esercizio del pensiero. Brevi riflessioni pedagogiche

Il presente articolo intende indagare brevemente, da un punto di vista pedagogico, quanto sia importante “l’esercizio del pensiero” come elemento vitale nell’esperienza quotidiana. Partendo da Hermann Hesse e da una breve interpretazione del romanzo del 1925 La cura, l’articolo propone una rilettura, in chiave pedagogica, de i Minima moralia di Theodor W. Adorno. Vengono riconsiderati alcuni aspetti tipici del testo adorniano (libertà, alienazione, ecc..), curvando poi, in senso pedagogico, l’impianto teorico, filosofico e sociologico che sostiene i 153 aforismi e frammenti sulla “vita offesa”. L’articolo sottolinea, in più parti, come l’esercizio critico del pensiero sia una vera e propria cura della mente che nel tempo e con sempre nuovi obiettivi, necessita di essere allenata e tensionalmente orientata, per migliorare la qualità di vita e di resistenza del nostro pensiero. This article aims to briefly investigate, from a pedagogical point of view, how important the 'exercise of thought' is as a vital element in everyday experience. Starting from Hermann Hesse and a brief interpretation of the 1925 novel "La cura", the article proposes a reading, in a pedagogical key, of "Minima moralia" written by Theodor W. Adorno . Some typical aspects of Adorno's text are reconsidered (freedom, alienation, etc.), then bending, in a pedagogical sense, the theoretical, philosophical and sociological framework that supports the 153 aphorisms and fragments on 'life offended'. The article emphasises, in several parts, how the critical exercise of thought is a true cure for the mind that, over time and with ever new goals, needs to be trained and tensionally oriented, in order to improve the quality of life and resilience of our thinking.