Cosa succede in Armenia nei primi secoli del Cristianesimo e quale è la risposta dell’architettura in questo momento di formazione e sperimentazione liturgica? Quali dinamiche si innescano tra le vie di penetrazione del Cristianesimo e le prime forme di sperimentazione architettonica cultuale? In un territorio in cui la maggior parte della ricchezza del patrimonio architettonico storico è costituita da edifici a carattere religioso, quali chiese e monasteri, l’indagine si rivolge verso le prime architetture cultuali che compaiono agli esordi del Cristianesimo. L’approfondito studio architettonico che è stato svolto sull’intero patrimonio costruito armeno nel corso del tempo lo ha raggruppato secondo categorie architettoniche definite in senso tipologico. La ricerca di tesi dal titolo “Chiese armene della prima cristianità(IV-VII secolo): sapienza e forma” propone lo studio delle prime chiese vagliando anche altre logiche architettoniche, costruttive e progettuali, per approfondirne la conoscenza in merito alle caratteristiche compositive, formali, non che tecnologiche e cantieristiche e alle intrinseche motivazioni liturgiche. Dopo una ricognizione documentaria e territoriale della diffusione architettonica, considerando inoltre il panorama storico e religioso del periodo, e dopo un tentativo di esegesi mistagogica della struttura delle prime architetture cristiane, la ricerca si concentra su quattro chiese, interrogate come fonti storiche primarie, sulle quali è stato condotto lo studio, il rilievo architettonico e le analisi geometrico-proporzionali e documentarie. Le indagini collaborano ad aggiornare lo stato conservativo ed approfondire il livello di conoscenza, indagando la matrice geometrica alla base del progetto architettonico non che le possibili relazioni tra l’edificio e la sua ubicazione nel territorio. Lo studio della forma e della composizione geometrica ha rintracciato le basi geometriche compositive, progettuali e cantieristiche, in alcuni casi rilevandone le testimonianze fisiche. Tale studio permette di rintracciare e fornire le indicazioni necessarie per intervenire su chiese, monasteri, edifici di culto in genere, che non abbiano più funzione primordiale o che siano stati danneggiati da fenomeni traumatici, senza tradirne il significato originario.
Chiese armene della prima cristianità (IV-VII secolo): Sapienza e Forma / Marta Zerbini. - (2023).
Chiese armene della prima cristianità (IV-VII secolo): Sapienza e Forma
Marta Zerbini
2023
Abstract
Cosa succede in Armenia nei primi secoli del Cristianesimo e quale è la risposta dell’architettura in questo momento di formazione e sperimentazione liturgica? Quali dinamiche si innescano tra le vie di penetrazione del Cristianesimo e le prime forme di sperimentazione architettonica cultuale? In un territorio in cui la maggior parte della ricchezza del patrimonio architettonico storico è costituita da edifici a carattere religioso, quali chiese e monasteri, l’indagine si rivolge verso le prime architetture cultuali che compaiono agli esordi del Cristianesimo. L’approfondito studio architettonico che è stato svolto sull’intero patrimonio costruito armeno nel corso del tempo lo ha raggruppato secondo categorie architettoniche definite in senso tipologico. La ricerca di tesi dal titolo “Chiese armene della prima cristianità(IV-VII secolo): sapienza e forma” propone lo studio delle prime chiese vagliando anche altre logiche architettoniche, costruttive e progettuali, per approfondirne la conoscenza in merito alle caratteristiche compositive, formali, non che tecnologiche e cantieristiche e alle intrinseche motivazioni liturgiche. Dopo una ricognizione documentaria e territoriale della diffusione architettonica, considerando inoltre il panorama storico e religioso del periodo, e dopo un tentativo di esegesi mistagogica della struttura delle prime architetture cristiane, la ricerca si concentra su quattro chiese, interrogate come fonti storiche primarie, sulle quali è stato condotto lo studio, il rilievo architettonico e le analisi geometrico-proporzionali e documentarie. Le indagini collaborano ad aggiornare lo stato conservativo ed approfondire il livello di conoscenza, indagando la matrice geometrica alla base del progetto architettonico non che le possibili relazioni tra l’edificio e la sua ubicazione nel territorio. Lo studio della forma e della composizione geometrica ha rintracciato le basi geometriche compositive, progettuali e cantieristiche, in alcuni casi rilevandone le testimonianze fisiche. Tale studio permette di rintracciare e fornire le indicazioni necessarie per intervenire su chiese, monasteri, edifici di culto in genere, che non abbiano più funzione primordiale o che siano stati danneggiati da fenomeni traumatici, senza tradirne il significato originario.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Chiese armene della prima cristianità (IV-VII secolo): Sapienza e Forma
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Tesi di dottorato
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