In principio c’era il vocabolario Diversità. Una parola complessa, piena di sfumature; alcune belle, altre un po’ meno. Possiamo partire dall’etimologia: deriva dal latino diversitāte(m), da divĕrsus ‘diverso’, participio passato di divĕrtere ‘volgere (vĕrtere) in opposta direzione’; la prima attestazione è precedente al 1257, quindi è un termine che appartiene al nucleo più antico dell’italiano. Il suo primo significato, secondo lo Zingarelli 2023, è ‘caratteristica o condizione di chi (o di ciò che) è diverso’; in questa accezione, il termine è considerato sinonimo di differenza e contrario di uguaglianza. Il secondo significato, quello esteso, è ‘varietà, molteplicità’. In più, abbiamo una terza accezione, ‘ciò che rende diverse due persone o due cose’. Le ulteriori accezioni sono in disuso, ma ugualmente interessanti, perché recano tutti significati negativi: contrasto, controversia; perversità, crudeltà; calamità, sventura, avversità. Ragionando sui significati correnti, là dove varietà ci fa pensare a qualcosa di multicolore, o multiforme, condizione di chi è diverso richiama forse alla mente immagini meno gioiose. Per molte persone, essere considerate e definite diverse non è un complimento, ma implica tutta una serie di complicazioni piccole e grandi nella vita di tutti i giorni. Certo, dalla propria angolazione, non è sempre facile accorgerci di cosa possa voler dire essere diversi. Anche io, come succede a molte persone, ci ho messo del tempo, a maturare tale consapevolezza.

Diversità. Perché ci spaventa, perché ne abbiamo bisogno / Vera Gheno. - STAMPA. - (2023), pp. 67-84.

Diversità. Perché ci spaventa, perché ne abbiamo bisogno

Vera Gheno
2023

Abstract

In principio c’era il vocabolario Diversità. Una parola complessa, piena di sfumature; alcune belle, altre un po’ meno. Possiamo partire dall’etimologia: deriva dal latino diversitāte(m), da divĕrsus ‘diverso’, participio passato di divĕrtere ‘volgere (vĕrtere) in opposta direzione’; la prima attestazione è precedente al 1257, quindi è un termine che appartiene al nucleo più antico dell’italiano. Il suo primo significato, secondo lo Zingarelli 2023, è ‘caratteristica o condizione di chi (o di ciò che) è diverso’; in questa accezione, il termine è considerato sinonimo di differenza e contrario di uguaglianza. Il secondo significato, quello esteso, è ‘varietà, molteplicità’. In più, abbiamo una terza accezione, ‘ciò che rende diverse due persone o due cose’. Le ulteriori accezioni sono in disuso, ma ugualmente interessanti, perché recano tutti significati negativi: contrasto, controversia; perversità, crudeltà; calamità, sventura, avversità. Ragionando sui significati correnti, là dove varietà ci fa pensare a qualcosa di multicolore, o multiforme, condizione di chi è diverso richiama forse alla mente immagini meno gioiose. Per molte persone, essere considerate e definite diverse non è un complimento, ma implica tutta una serie di complicazioni piccole e grandi nella vita di tutti i giorni. Certo, dalla propria angolazione, non è sempre facile accorgerci di cosa possa voler dire essere diversi. Anche io, come succede a molte persone, ci ho messo del tempo, a maturare tale consapevolezza.
2023
edizioni junior
Monica Guerra, Giovanna Carugo, Alessandra Bocchi
Trasformazioni. Parole per nuovi mondi possibili
67
84
Vera Gheno
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