La ricerca si propone di ricostruire lo scambio tra Walter Benjamin ed Ernst Bloch indagando la loro ricezione della Frühromantik e, in particolare, della fitta produzione teorico letteraria del circolo di Jena. Il lavoro prende avvio a partire dal ricordo di Bloch di una conversazione notturna avuta con l’amico Benjamin durante il loro soggiorno caprese, in una notte di settembre del 1924. Bloch riporta questo scambio notturno nel saggio "Bilder des Déjà vu" dove, attraverso poche righe redatte in forma di verbale, viene introdotto il tema affrontato a Marina di Capri: "Der blonde Eckbert", una fiaba romantica di Ludwig Tieck. A partire da una lettura blochiana e benjaminiana del blonde Eckbert, il primo capitolo introduce la poetica di Tieck; nel secondo capitolo, attraverso l’analisi del "Runenberg" e di "Des Lebens Überfluß" vengono introdotti rispettivamente la riflessione sul linguaggio e la dimensione onirica del ricordo. Il terzo capitolo muove dalla speculazione sul linguaggio dello Jenaer Kreis alla "Sprachmagie" benjaminiana e alle idee blochiane in ambito semiotico, dedicando ampio spazio alle formulazioni sul simbolo e l’allegoria. Il quarto capitolo, infine, utilizzando gli strumenti letterari precedentemente elaborati a partire dal «dispositivo tieckiano», è dedicato all’analisi comparativa dei testi di prosa dei due filosofi.
Scritture dell'oblio e della memoria: Walter Benjamin ed Ernst Bloch lettori della Frühromantik / Giulia Ascione. - (2023).
Scritture dell'oblio e della memoria: Walter Benjamin ed Ernst Bloch lettori della Frühromantik
Giulia Ascione
2023
Abstract
La ricerca si propone di ricostruire lo scambio tra Walter Benjamin ed Ernst Bloch indagando la loro ricezione della Frühromantik e, in particolare, della fitta produzione teorico letteraria del circolo di Jena. Il lavoro prende avvio a partire dal ricordo di Bloch di una conversazione notturna avuta con l’amico Benjamin durante il loro soggiorno caprese, in una notte di settembre del 1924. Bloch riporta questo scambio notturno nel saggio "Bilder des Déjà vu" dove, attraverso poche righe redatte in forma di verbale, viene introdotto il tema affrontato a Marina di Capri: "Der blonde Eckbert", una fiaba romantica di Ludwig Tieck. A partire da una lettura blochiana e benjaminiana del blonde Eckbert, il primo capitolo introduce la poetica di Tieck; nel secondo capitolo, attraverso l’analisi del "Runenberg" e di "Des Lebens Überfluß" vengono introdotti rispettivamente la riflessione sul linguaggio e la dimensione onirica del ricordo. Il terzo capitolo muove dalla speculazione sul linguaggio dello Jenaer Kreis alla "Sprachmagie" benjaminiana e alle idee blochiane in ambito semiotico, dedicando ampio spazio alle formulazioni sul simbolo e l’allegoria. Il quarto capitolo, infine, utilizzando gli strumenti letterari precedentemente elaborati a partire dal «dispositivo tieckiano», è dedicato all’analisi comparativa dei testi di prosa dei due filosofi.File | Dimensione | Formato | |
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