Facendo ricorso a uno sperimentato metodo d’indagine basato sullo studio delle fonti cartografiche catastali, il libro analizza il tessuto urbano della Firenze di primo Ottocento a partire dalla ricca documentazione, grafica e testuale, del Catasto Generale Toscano, il primo catasto geometrico-particellare del Granducato, portato a termine nel 1834. Nel volume dunque si delinea con esattezza un momento preciso della storia urbana cittadina, fissato all’incirca alla metà degli anni Trenta dell’Ottocento, ma al tempo stesso si individuano, attraverso il raffronto con la situazione attuale, i segni della struttura urbana rimasti immutati nei circa due secoli che ci separano da quella data: tracciati stradali, confini di proprietà, ingombri di volumi edilizi. A questi obiettivi si è giunti a partire da un progetto di ricerca sviluppato per fasi successive, che inizialmente mirava alla semplice traduzione in formato digitale delle due più importanti serie archivistiche del Catasto ottocentesco, le Mappe e le Tavole indicative, contenenti rispettivamente la descrizione cartografica del territorio e i le informazioni fondamentali su ciascuna delle particelle che suddividono la superficie fondiaria. Queste due serie di documenti sono state non solo tradotte digitalmente, ma alla fine interamente trascritte in modo critico, controllando geometrie e dati di ogni singola particella anche attraverso ricognizioni dirette e l’ausilio di altre fonti. La ricostruzione geometrica delle piante particellari, accuratamente georeferenziata, è stata poi messa in relazione con il database contenente le informazioni su ciascuna particella. A questo scopo è stato usato un sistema informativo geografico (GIS), uno strumento ben noto agli urbanisti e ai pianificatori territoriali, ma sempre più anche agli studiosi seguaci di quello spatial turn che ha rifocalizzato l’attenzione sugli ambienti e sui paesaggi della storia. Si è ottenuto in questo modo una ricostruzione esatta dell’ambiente urbano di Firenze attorno al 1835, in un momento molto interessante per la storia della città, quando cioè il suo assetto generale è ancora sostanzialmente identico rispetto a quello raggiunto alla fine del Cinquecento, prima che agli interventi che si succederanno nei decenni successivi lo trasformino, in qualche caso radicalmente. Il libro offre dunque ai lettori e agli studiosi una fotografia completa e dettagliata della struttura urbana della città al culmine di un processo evolutivo che ha origine nel Medioevo, e al tempo stesso, grazie all’incrocio informatizzato tra fonte testuale e fonte cartografica, fornisce dati puntuali sulla proprietà, l’assetto e la funzione del patrimonio immobiliare cittadino, che nel testo sono oggetto di una prima lettura di sintesi. Il libro è diviso in due volumi: il primo, di testo, contiene la messa a fuoco delle vicende che portano alla formazione e all'attivazione del Catasto Generale Toscano, l'analisi delle fonti utilizzate e la lettura della struttura urbana di Firenze attraverso il catasto, oltre alle note di metodo relative alla digitalizzazione dei documenti e a una serie cartografica in scala 1:2500 che sovrappone il tessuto urbano al momento dell'attivazione del catasto alla situazione odierna; il secondo volume contiene invece tre serie cartografiche che derivano dalla digitalizzazione delle mappe e dei registri catastali, in scala 1:1250 con un ingrandimento in scala 1:625. Il libro è inoltre corredato da una serie di risorse digitali liberamente scaricabili dalla piattaforma digitale della casa editrice, contenenti i database geografici e testuali frutto del processo di digitalizzazione.

Firenze nella prima metà dell'Ottocento. La città nei documenti del Catasto Generale Toscano / gianluca belli, fabio lucchesi, paola raggi. - ELETTRONICO. - (2022). [10.36253/979-12-215-0002-8]

Firenze nella prima metà dell'Ottocento. La città nei documenti del Catasto Generale Toscano

gianluca belli;fabio lucchesi;paola raggi
2022

Abstract

Facendo ricorso a uno sperimentato metodo d’indagine basato sullo studio delle fonti cartografiche catastali, il libro analizza il tessuto urbano della Firenze di primo Ottocento a partire dalla ricca documentazione, grafica e testuale, del Catasto Generale Toscano, il primo catasto geometrico-particellare del Granducato, portato a termine nel 1834. Nel volume dunque si delinea con esattezza un momento preciso della storia urbana cittadina, fissato all’incirca alla metà degli anni Trenta dell’Ottocento, ma al tempo stesso si individuano, attraverso il raffronto con la situazione attuale, i segni della struttura urbana rimasti immutati nei circa due secoli che ci separano da quella data: tracciati stradali, confini di proprietà, ingombri di volumi edilizi. A questi obiettivi si è giunti a partire da un progetto di ricerca sviluppato per fasi successive, che inizialmente mirava alla semplice traduzione in formato digitale delle due più importanti serie archivistiche del Catasto ottocentesco, le Mappe e le Tavole indicative, contenenti rispettivamente la descrizione cartografica del territorio e i le informazioni fondamentali su ciascuna delle particelle che suddividono la superficie fondiaria. Queste due serie di documenti sono state non solo tradotte digitalmente, ma alla fine interamente trascritte in modo critico, controllando geometrie e dati di ogni singola particella anche attraverso ricognizioni dirette e l’ausilio di altre fonti. La ricostruzione geometrica delle piante particellari, accuratamente georeferenziata, è stata poi messa in relazione con il database contenente le informazioni su ciascuna particella. A questo scopo è stato usato un sistema informativo geografico (GIS), uno strumento ben noto agli urbanisti e ai pianificatori territoriali, ma sempre più anche agli studiosi seguaci di quello spatial turn che ha rifocalizzato l’attenzione sugli ambienti e sui paesaggi della storia. Si è ottenuto in questo modo una ricostruzione esatta dell’ambiente urbano di Firenze attorno al 1835, in un momento molto interessante per la storia della città, quando cioè il suo assetto generale è ancora sostanzialmente identico rispetto a quello raggiunto alla fine del Cinquecento, prima che agli interventi che si succederanno nei decenni successivi lo trasformino, in qualche caso radicalmente. Il libro offre dunque ai lettori e agli studiosi una fotografia completa e dettagliata della struttura urbana della città al culmine di un processo evolutivo che ha origine nel Medioevo, e al tempo stesso, grazie all’incrocio informatizzato tra fonte testuale e fonte cartografica, fornisce dati puntuali sulla proprietà, l’assetto e la funzione del patrimonio immobiliare cittadino, che nel testo sono oggetto di una prima lettura di sintesi. Il libro è diviso in due volumi: il primo, di testo, contiene la messa a fuoco delle vicende che portano alla formazione e all'attivazione del Catasto Generale Toscano, l'analisi delle fonti utilizzate e la lettura della struttura urbana di Firenze attraverso il catasto, oltre alle note di metodo relative alla digitalizzazione dei documenti e a una serie cartografica in scala 1:2500 che sovrappone il tessuto urbano al momento dell'attivazione del catasto alla situazione odierna; il secondo volume contiene invece tre serie cartografiche che derivano dalla digitalizzazione delle mappe e dei registri catastali, in scala 1:1250 con un ingrandimento in scala 1:625. Il libro è inoltre corredato da una serie di risorse digitali liberamente scaricabili dalla piattaforma digitale della casa editrice, contenenti i database geografici e testuali frutto del processo di digitalizzazione.
2022
979-12-215-0002-8
979-12-215-0004-2
979-12-215-0000-4
gianluca belli, fabio lucchesi, paola raggi
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1322231
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