è stata svolta una campagna sperimentale su 18 membrature di legno prelevate da un solaio di copertura del XIX secolo sottoponendole a diversi test sia di tipo non distruttivo sia, nella fase finale della ricerca, a prove a rottura su 8 campioni selezionati. Le prove non distruttive hanno previsto, a seguito della identificazione della specie legnosa, delle caratteristiche dimensionali e di qualità, l’esecuzione di profili resistografici e la misurazione del modulo elastico dinamico con strumenti che impiegano il metodo vibrazionale o acustico, Fakopp e ViSCAN Portable. La fase conclusiva è consistita in una prova con cicli di carico elastici e a rottura, che ha condotto alla misurazione del MoE locale e globale e la Fmax. Una tale attività sperimentale, svolta nei laboratori di “Grandi Modelli” dell’Università della Calabria, non esistendo una procedura di prova standardizzata per gli obiettivi che si propone, ha impiegato, e adattato, l’apparato - prova a flessione “a quattro punti” - descritto in UNI EN 408:2012. Inoltre, sono stati selezionati quattro puntoni a cui applicare un carico di lunga durata, pari a 12 mesi, al fine di analizzare il comportamento reologico delle trave antiche. L’attività sperimentale è stata svolta in collaborazione con i ricercatori dell’Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura, del CNR IBE e dell’Università di Firenze Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali. Tali centri di ricerca hanno a disposizione alcune decine di travi di legno antiche prelevate da solai in demolizione da sottoporre a test meccanici. L’obiettivo è di contribuire a realizzare una banca dati di risultati di laboratorio comune, utile ad approfondire la conoscenza sul comportamento meccanico delle travi lignee antiche sottoposte a flessione e fornire valori di resistenza maggiormente realistici per le verifiche di resistenza, incidendo sulla comunità scientifica che si occupa di interventi conservativi sulle carpenterie. Lo studio proposto ha incluso l’esame di diciotto membrature lignee rotte in situ, valutandone la morfologia della lesione. L’esame della frattura, nel solco degli studi intrapresi recentemente da Tampone (2016), ha l’intento di realizzare un catalogo ragionato dei dissesti delle travi antiche. La classificazione degli effetti e la loro evoluzione, tipici delle manifestazioni di collasso, è stata rapportata alle diverse cause. Il risultato consta in un contributo specialistico alla diagnosi e, in generale, alla conoscenza, essenziale per permettere l’interpretazione dello stato di crisi rilevato guidando l’identificazione della causa preponderante, utile per potere approntare con sollecitudine i provvedimenti necessari. Una parte storica introduttiva è stata dedicata alla sistematizzazione e approfondimento della tradizione di sperimentazioni con metodologia analitica relativa alla rottura delle travi lignee, originatesi nel XVIII secolo, con l’obiettivo di fornire una analisi diacronica dell’evoluzione della conoscenza del comportamento della trave di legno.

Comportamento a flessione delle travi di legno antiche morfologia della frattura e proprietà meccaniche / Ruggieri Nicola. - (2023).

Comportamento a flessione delle travi di legno antiche morfologia della frattura e proprietà meccaniche

Ruggieri Nicola
2023

Abstract

è stata svolta una campagna sperimentale su 18 membrature di legno prelevate da un solaio di copertura del XIX secolo sottoponendole a diversi test sia di tipo non distruttivo sia, nella fase finale della ricerca, a prove a rottura su 8 campioni selezionati. Le prove non distruttive hanno previsto, a seguito della identificazione della specie legnosa, delle caratteristiche dimensionali e di qualità, l’esecuzione di profili resistografici e la misurazione del modulo elastico dinamico con strumenti che impiegano il metodo vibrazionale o acustico, Fakopp e ViSCAN Portable. La fase conclusiva è consistita in una prova con cicli di carico elastici e a rottura, che ha condotto alla misurazione del MoE locale e globale e la Fmax. Una tale attività sperimentale, svolta nei laboratori di “Grandi Modelli” dell’Università della Calabria, non esistendo una procedura di prova standardizzata per gli obiettivi che si propone, ha impiegato, e adattato, l’apparato - prova a flessione “a quattro punti” - descritto in UNI EN 408:2012. Inoltre, sono stati selezionati quattro puntoni a cui applicare un carico di lunga durata, pari a 12 mesi, al fine di analizzare il comportamento reologico delle trave antiche. L’attività sperimentale è stata svolta in collaborazione con i ricercatori dell’Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura, del CNR IBE e dell’Università di Firenze Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali. Tali centri di ricerca hanno a disposizione alcune decine di travi di legno antiche prelevate da solai in demolizione da sottoporre a test meccanici. L’obiettivo è di contribuire a realizzare una banca dati di risultati di laboratorio comune, utile ad approfondire la conoscenza sul comportamento meccanico delle travi lignee antiche sottoposte a flessione e fornire valori di resistenza maggiormente realistici per le verifiche di resistenza, incidendo sulla comunità scientifica che si occupa di interventi conservativi sulle carpenterie. Lo studio proposto ha incluso l’esame di diciotto membrature lignee rotte in situ, valutandone la morfologia della lesione. L’esame della frattura, nel solco degli studi intrapresi recentemente da Tampone (2016), ha l’intento di realizzare un catalogo ragionato dei dissesti delle travi antiche. La classificazione degli effetti e la loro evoluzione, tipici delle manifestazioni di collasso, è stata rapportata alle diverse cause. Il risultato consta in un contributo specialistico alla diagnosi e, in generale, alla conoscenza, essenziale per permettere l’interpretazione dello stato di crisi rilevato guidando l’identificazione della causa preponderante, utile per potere approntare con sollecitudine i provvedimenti necessari. Una parte storica introduttiva è stata dedicata alla sistematizzazione e approfondimento della tradizione di sperimentazioni con metodologia analitica relativa alla rottura delle travi lignee, originatesi nel XVIII secolo, con l’obiettivo di fornire una analisi diacronica dell’evoluzione della conoscenza del comportamento della trave di legno.
2023
Prof. Giacomo Tempesta
Ruggieri Nicola
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