La presente ricerca ha come obiettivo l’approfondimento della tecnica e dei materiali impiegati da alcuni dei pittori riconducibili all’esperienza della Pittura Analitica, con particolare riferimento alle figure di Giorgio Griffa, Claudio Olivieri e Pino Pinelli. La conoscenza del modus operandi degli artisti, in particolare nell’ambito della conservazione dell’arte contemporanea, è fondamentale per comprendere le cause dello stato di conservazione delle opere e progettare in modo efficace un eventuale intervento di restauro. La prima parte contiene un’introduzione dell’esperienza analitica e una breve panoramica su alcuni dei principali artisti coinvolti, con particolare attenzione alle tecniche e ai materiali impiegati. Nella seconda parte della tesi si trovano tre approfondimenti dedicati a Giorgio Griffa, Claudio Olivieri e Pino Pinelli. Di questi tre artisti è più attentamente dettagliata la produzione artistica e sono descritti i più rilevanti aspetti sulla tecnica e sui materiali impiegati. Questa sezione si giova anche di interviste agli stessi artisti o a personalità che hanno avuto modo di avere un contatto diretto e profondo con l’artista. Infine, grazie alla disponibilità del Museo della Città di Livorno, sono stati selezionati due casi studio della collezione civica, Tela di Giorgio Griffa e Diacrome di Claudio Olivieri, che hanno permesso di mettere in relazione le informazioni raccolte con due opere reali. I dipinti sono stati temporaneamente trasferiti nei laboratori della Fortezza da Basso, una delle sedi dell’Opificio delle Pietre Dure, per essere sottoposti a una vasta serie di studi tecnico-scientifici e a un intervento di restauro. Al termine delle indaginisu Tela, di Giorgio Griffa, opera che era stata vandalizzata con un pennarello,si è intervenuti per ripristinare la corretta leggibilità dell’opera. Il dipinto di Olivieri è stato invece attentamente studiato, ma la ricerca non ha permesso di realizzare un vero e proprio intervento di restauro. Il lavoro è arricchito da una sezione di apparati in cui sono stati riportate nel dettaglio le indagini diagnostiche effettuate sui dipinti, lo studio dei materiali impiegati da Griffa, con il diretto coinvolgimento dell’artista nella realizzazione di modelli servendosi di supporti tessili e colori presenti nel suo studio torinese, la sperimentazione su campione fac-simile finalizzata a individuare la metodica ottimale per la rimozione dell’atto vandalico sull’opera Tela. Nella tesi è anche l’inventariazione dei materiali impiegati da Olivieri per le opere su supporto tessile attualmente conservati nello studio milanese.
"La questione è quella della pittura, della pittura e del dipingere". Pittura Analitica: Studio dei materiali, delle tecniche e analisi dei processi di degrado / Arianna Ingrassia. - (2023).
"La questione è quella della pittura, della pittura e del dipingere". Pittura Analitica: Studio dei materiali, delle tecniche e analisi dei processi di degrado
Arianna Ingrassia
2023
Abstract
La presente ricerca ha come obiettivo l’approfondimento della tecnica e dei materiali impiegati da alcuni dei pittori riconducibili all’esperienza della Pittura Analitica, con particolare riferimento alle figure di Giorgio Griffa, Claudio Olivieri e Pino Pinelli. La conoscenza del modus operandi degli artisti, in particolare nell’ambito della conservazione dell’arte contemporanea, è fondamentale per comprendere le cause dello stato di conservazione delle opere e progettare in modo efficace un eventuale intervento di restauro. La prima parte contiene un’introduzione dell’esperienza analitica e una breve panoramica su alcuni dei principali artisti coinvolti, con particolare attenzione alle tecniche e ai materiali impiegati. Nella seconda parte della tesi si trovano tre approfondimenti dedicati a Giorgio Griffa, Claudio Olivieri e Pino Pinelli. Di questi tre artisti è più attentamente dettagliata la produzione artistica e sono descritti i più rilevanti aspetti sulla tecnica e sui materiali impiegati. Questa sezione si giova anche di interviste agli stessi artisti o a personalità che hanno avuto modo di avere un contatto diretto e profondo con l’artista. Infine, grazie alla disponibilità del Museo della Città di Livorno, sono stati selezionati due casi studio della collezione civica, Tela di Giorgio Griffa e Diacrome di Claudio Olivieri, che hanno permesso di mettere in relazione le informazioni raccolte con due opere reali. I dipinti sono stati temporaneamente trasferiti nei laboratori della Fortezza da Basso, una delle sedi dell’Opificio delle Pietre Dure, per essere sottoposti a una vasta serie di studi tecnico-scientifici e a un intervento di restauro. Al termine delle indaginisu Tela, di Giorgio Griffa, opera che era stata vandalizzata con un pennarello,si è intervenuti per ripristinare la corretta leggibilità dell’opera. Il dipinto di Olivieri è stato invece attentamente studiato, ma la ricerca non ha permesso di realizzare un vero e proprio intervento di restauro. Il lavoro è arricchito da una sezione di apparati in cui sono stati riportate nel dettaglio le indagini diagnostiche effettuate sui dipinti, lo studio dei materiali impiegati da Griffa, con il diretto coinvolgimento dell’artista nella realizzazione di modelli servendosi di supporti tessili e colori presenti nel suo studio torinese, la sperimentazione su campione fac-simile finalizzata a individuare la metodica ottimale per la rimozione dell’atto vandalico sull’opera Tela. Nella tesi è anche l’inventariazione dei materiali impiegati da Olivieri per le opere su supporto tessile attualmente conservati nello studio milanese.File | Dimensione | Formato | |
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