Introduzione. Recentemente la letteratura ha applicato lo studio del concetto di stigma al fenomeno dell’Intimate Partner Violence (IPV), evidenziando come le vittime di IPV possano subire processi di stigmatizzazione da parte delle varie figure professionali che dovrebbero proteggerle, con una riduzione dell’accesso ai servizi. Obiettivi e Metodi. Il presente studio, di natura qualitativa, si è proposto di esplorare la percezione di un gruppo di assistenti sociali (n=18) dello stigma associato all’IPV e delle modalità tramite cui questi ultimi possano contrastare tale problematica. A tale scopo, sono state realizzate 18 interviste semi-strutturate ad assistenti sociali del territorio toscano del Valdarno Fiorentino e Aretino. I dati ottenuti dalla trascrizione delle interviste sono stati analizzati attraverso l’analisi tematica. Risultati. Sono stati identificati tre temi. Il primo comprende i possibili interventi per il superamento dello stigma legato all’IPV e della sua interiorizzazione. Tale tema sottolinea l’importanza dell’accoglienza e della sospensione del giudizio, la necessità di realizzare azioni volte all’empowerment delle vittime e la rilevanza del lavoro in rete e sul territorio. Il secondo tema riguarda il quadro istituzionale e organizzativo del servizio sociale relativamente al fenomeno dello stigma associato all’IPV. Questo tema descrive i limiti e le risorse del sistema legislativo e organizzativo e sottolinea la necessità della formazione. Il terzo tema pone in evidenza, da un lato, il ruolo di altre figure professionali nel processo di superamento dello stigma legato all’IPV e, dall’altro, la percezione del ruolo degli/delle assistenti sociali da parte di altri/e professionisti/e. Conclusioni. I risultati evidenziano come il superamento dello stigma associato all’IPV sia un processo che richiede come prerequisito una formazione specifica e continua delle figure professionali che si occupano di prevenzione e contrasto dell’IPV. Inoltre, al fine di raggiungere un mutamento sociale, culturale e politico, emerge la necessità di una maggiore sensibilizzazione e coscientizzazione dei membri della comunità locale.
La percezione di un gruppo di assistenti sociali dello stigma associato all’Intimate Partner Violence / Elisa Guidi, Cristian Di Gesto, Clara Prosperi. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 57-57. (Intervento presentato al convegno Immaginare comunità eque, promuovere cambiamenti locali sostenibili tenutosi a Aosta nel 21-23 settembre 2023).
La percezione di un gruppo di assistenti sociali dello stigma associato all’Intimate Partner Violence
Elisa Guidi;Cristian Di Gesto
;
2023
Abstract
Introduzione. Recentemente la letteratura ha applicato lo studio del concetto di stigma al fenomeno dell’Intimate Partner Violence (IPV), evidenziando come le vittime di IPV possano subire processi di stigmatizzazione da parte delle varie figure professionali che dovrebbero proteggerle, con una riduzione dell’accesso ai servizi. Obiettivi e Metodi. Il presente studio, di natura qualitativa, si è proposto di esplorare la percezione di un gruppo di assistenti sociali (n=18) dello stigma associato all’IPV e delle modalità tramite cui questi ultimi possano contrastare tale problematica. A tale scopo, sono state realizzate 18 interviste semi-strutturate ad assistenti sociali del territorio toscano del Valdarno Fiorentino e Aretino. I dati ottenuti dalla trascrizione delle interviste sono stati analizzati attraverso l’analisi tematica. Risultati. Sono stati identificati tre temi. Il primo comprende i possibili interventi per il superamento dello stigma legato all’IPV e della sua interiorizzazione. Tale tema sottolinea l’importanza dell’accoglienza e della sospensione del giudizio, la necessità di realizzare azioni volte all’empowerment delle vittime e la rilevanza del lavoro in rete e sul territorio. Il secondo tema riguarda il quadro istituzionale e organizzativo del servizio sociale relativamente al fenomeno dello stigma associato all’IPV. Questo tema descrive i limiti e le risorse del sistema legislativo e organizzativo e sottolinea la necessità della formazione. Il terzo tema pone in evidenza, da un lato, il ruolo di altre figure professionali nel processo di superamento dello stigma legato all’IPV e, dall’altro, la percezione del ruolo degli/delle assistenti sociali da parte di altri/e professionisti/e. Conclusioni. I risultati evidenziano come il superamento dello stigma associato all’IPV sia un processo che richiede come prerequisito una formazione specifica e continua delle figure professionali che si occupano di prevenzione e contrasto dell’IPV. Inoltre, al fine di raggiungere un mutamento sociale, culturale e politico, emerge la necessità di una maggiore sensibilizzazione e coscientizzazione dei membri della comunità locale.File | Dimensione | Formato | |
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