La ricerca si occupa del tema del controllo e del de-controllo emozionale, che collochiamo in particolare nell’ambito specifico del loisir. Da una prospettiva corporea si affrontano i processi biologico-neurali e quelli socio-culturali dell’interiorizzazione dell’autocontrollo, dell’addomesticamento della violenza, del controllo delle pulsioni irruente, che si attuano attraverso il processo di socializzazione umana; questo viene indagato posizionandosi nella prospettiva sociologica dell’approccio processuale e figurazionale della teoria del processo di civilizzazione di Norbert Elias. Nel riferimento a tale teoria, ci focalizziamo sul rapporto di interdipendenza tra i processi di sociogenesi e di psicogenesi, sulla corrispondenza cioè tra il mutamento delle strutture sociali e il mutamento delle strutture psichiche. Tale rapporto plasma il comportamento umano e si espleta nella relazione delle interrelate dimensioni della natura e della cultura, del corpo e della psiche, nell’intenso dialogo tra emozioni e ragione, nell’intreccio disciplinare tra la biologia e la sociologia. Le tensioni derivanti dalle pressioni sociali, che sono legate ai processi dell’acquisizione dell’autocontrollo e alla sua efficace gestione, sono studiate in relazione alle attività ludico-ricreative scelte dagli individui nel loro tempo libero. La necessità del riequilibrio psico-fisico esperito nello spazio del loisir, apre ad una particolare esperienza del sé e a forme di elaborazione della propria identità, attraverso le regole del gioco e del rilascio tensionale. Nella ricerca dei nessi tra le tensioni accumulate nella routine della vita quotidiana e la manifestazione delle emozioni de-controllate nelle attività di loisir, si ipotizza una nuova forma civilizzata dell’allentamento di tale controllo emozionale, che pensiamo di aver individuato tra i recenti modelli ludici emergenti, in particolare nel caso-studio delle ‘stanze della rabbia’ in Italia. Tale fenomeno viene esplorato nei suoi risvolti culturali, individuali e sociali, quale probabile forma ludico-espressiva che contribuisce in modo insolito al mantenimento dell’ordine sociale nella convivenza. Lo sfogo emozionale così regolato può contribuire nel livello individuale alla tenuta del controllo emotivo nella vita quotidiana da parte degli individui e, dunque, nel livello collettivo a una maggiore pacificazione sociale.
Sfogarsi civilmente? Il de-controllo controllato della violenza nelle attività mimetiche del loisir / Livi Novella. - (2023).
Sfogarsi civilmente? Il de-controllo controllato della violenza nelle attività mimetiche del loisir
Livi Novella
2023
Abstract
La ricerca si occupa del tema del controllo e del de-controllo emozionale, che collochiamo in particolare nell’ambito specifico del loisir. Da una prospettiva corporea si affrontano i processi biologico-neurali e quelli socio-culturali dell’interiorizzazione dell’autocontrollo, dell’addomesticamento della violenza, del controllo delle pulsioni irruente, che si attuano attraverso il processo di socializzazione umana; questo viene indagato posizionandosi nella prospettiva sociologica dell’approccio processuale e figurazionale della teoria del processo di civilizzazione di Norbert Elias. Nel riferimento a tale teoria, ci focalizziamo sul rapporto di interdipendenza tra i processi di sociogenesi e di psicogenesi, sulla corrispondenza cioè tra il mutamento delle strutture sociali e il mutamento delle strutture psichiche. Tale rapporto plasma il comportamento umano e si espleta nella relazione delle interrelate dimensioni della natura e della cultura, del corpo e della psiche, nell’intenso dialogo tra emozioni e ragione, nell’intreccio disciplinare tra la biologia e la sociologia. Le tensioni derivanti dalle pressioni sociali, che sono legate ai processi dell’acquisizione dell’autocontrollo e alla sua efficace gestione, sono studiate in relazione alle attività ludico-ricreative scelte dagli individui nel loro tempo libero. La necessità del riequilibrio psico-fisico esperito nello spazio del loisir, apre ad una particolare esperienza del sé e a forme di elaborazione della propria identità, attraverso le regole del gioco e del rilascio tensionale. Nella ricerca dei nessi tra le tensioni accumulate nella routine della vita quotidiana e la manifestazione delle emozioni de-controllate nelle attività di loisir, si ipotizza una nuova forma civilizzata dell’allentamento di tale controllo emozionale, che pensiamo di aver individuato tra i recenti modelli ludici emergenti, in particolare nel caso-studio delle ‘stanze della rabbia’ in Italia. Tale fenomeno viene esplorato nei suoi risvolti culturali, individuali e sociali, quale probabile forma ludico-espressiva che contribuisce in modo insolito al mantenimento dell’ordine sociale nella convivenza. Lo sfogo emozionale così regolato può contribuire nel livello individuale alla tenuta del controllo emotivo nella vita quotidiana da parte degli individui e, dunque, nel livello collettivo a una maggiore pacificazione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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