Il progetto, che si inserisce nella sfera dell’umanistica digitale e, più specificamente, in quella della lessicografia informatica, ha puntato una lente d’ingrandimento sui vocabolari metodici italiani (che finora hanno rappresentato un ramo secondario nella storia della lessicografia); si è cercato di valorizzare questo patrimonio attraverso la creazione di una piattaforma online, che consente di interrogare nove repertori ottocenteschi sia in versione elettronica (grazie alla marcatura in XML-TEI) sia sotto forma di biblioteca digitale (sfogliando le immagini digitalizzate dei dizionari). La ricerca si è mossa su due piani. Da un lato, il lavoro per la predisposizione della banca dati: i vocabolari sono stati dapprima corretti mediante collazione fra testo cartaceo e testo digitale e, successivamente, sottoposti al mark-up in XML-TEI (un banco di prova sperimentale per i repertori onomasiologici); l’ultima fase, invece, è stata dedicata alla progettazione del sito. Dall’altro, una finestra di studio per indagare intenti e metodi dei vocabolaristi, nonché macrostruttura e microstruttura dei dizionari; ciò ha permesso di tracciare le prerogative comuni alla lessicografia metodica, di gettare luce su ciascun dizionario e di confermarne, oltre a un approccio piuttosto moderno, anche la ricchezza in termini di apporto semantico-lessicale, in quanto sorgenti di prime attestazioni e retrodatazioni. Infine, la ricerca ha fatto emergere un dato rilevante per gli studi di lessicografia italiana: differenze notevoli tra la prima (1846) e la seconda edizione (1851) del "Vocabolario domestico" di Giacinto Carena.
Versione elettronica dei principali dizionari metodici ottocenteschi della lingua italiana / Barbara Patella. - (2023).
Versione elettronica dei principali dizionari metodici ottocenteschi della lingua italiana
Barbara Patella
2023
Abstract
Il progetto, che si inserisce nella sfera dell’umanistica digitale e, più specificamente, in quella della lessicografia informatica, ha puntato una lente d’ingrandimento sui vocabolari metodici italiani (che finora hanno rappresentato un ramo secondario nella storia della lessicografia); si è cercato di valorizzare questo patrimonio attraverso la creazione di una piattaforma online, che consente di interrogare nove repertori ottocenteschi sia in versione elettronica (grazie alla marcatura in XML-TEI) sia sotto forma di biblioteca digitale (sfogliando le immagini digitalizzate dei dizionari). La ricerca si è mossa su due piani. Da un lato, il lavoro per la predisposizione della banca dati: i vocabolari sono stati dapprima corretti mediante collazione fra testo cartaceo e testo digitale e, successivamente, sottoposti al mark-up in XML-TEI (un banco di prova sperimentale per i repertori onomasiologici); l’ultima fase, invece, è stata dedicata alla progettazione del sito. Dall’altro, una finestra di studio per indagare intenti e metodi dei vocabolaristi, nonché macrostruttura e microstruttura dei dizionari; ciò ha permesso di tracciare le prerogative comuni alla lessicografia metodica, di gettare luce su ciascun dizionario e di confermarne, oltre a un approccio piuttosto moderno, anche la ricchezza in termini di apporto semantico-lessicale, in quanto sorgenti di prime attestazioni e retrodatazioni. Infine, la ricerca ha fatto emergere un dato rilevante per gli studi di lessicografia italiana: differenze notevoli tra la prima (1846) e la seconda edizione (1851) del "Vocabolario domestico" di Giacinto Carena.File | Dimensione | Formato | |
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