L’intensità degli elementi dello spazio nutre lo spirito alimentando la sfera emotiva della nostra esistenza, la capacità interpretativa e creativa degli abitanti. Il riferimento al passato non ne prevede l’emulazione, quanto piuttosto la codifica di quelle regole in grado di riattivare i processi di produzione di vita, per creare un organismo sempre nuovo in grado di far emergere configurazioni dello spazio capaci di confrontarsi con la storia e con l’ambiente. Il linguaggio e la scrittura non lasciano spazio alla semplificazione della complessità delle argo- mentazioni. La narrazione è lenta come lenti sono i processi cognitivi di produzione della città, è densa come densi sono gli spazi della città del futuro, è ripetitiva come ripetitiva è la rigenerazione del codice genetico della città. Questo tentativo, meritevole di diffusione e sviluppo, si pone in un orizzonte di attese quali agitano positivamente la ricerca di una città della vita, “una Biopoli, ciò che in definitiva [la città] è sempre stata fino a quando, recentemente, si è ammalata”.
Recensione a: Claudio Saragosa, Città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Donzelli, Roma / Michela Chiti. - In: SCIENZE DEL TERRITORIO. - ISSN 2284-242X. - ELETTRONICO. - 3:(2015), pp. 0-0.
Recensione a: Claudio Saragosa, Città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Donzelli, Roma
Michela Chiti
2015
Abstract
L’intensità degli elementi dello spazio nutre lo spirito alimentando la sfera emotiva della nostra esistenza, la capacità interpretativa e creativa degli abitanti. Il riferimento al passato non ne prevede l’emulazione, quanto piuttosto la codifica di quelle regole in grado di riattivare i processi di produzione di vita, per creare un organismo sempre nuovo in grado di far emergere configurazioni dello spazio capaci di confrontarsi con la storia e con l’ambiente. Il linguaggio e la scrittura non lasciano spazio alla semplificazione della complessità delle argo- mentazioni. La narrazione è lenta come lenti sono i processi cognitivi di produzione della città, è densa come densi sono gli spazi della città del futuro, è ripetitiva come ripetitiva è la rigenerazione del codice genetico della città. Questo tentativo, meritevole di diffusione e sviluppo, si pone in un orizzonte di attese quali agitano positivamente la ricerca di una città della vita, “una Biopoli, ciò che in definitiva [la città] è sempre stata fino a quando, recentemente, si è ammalata”.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



