The pandemic exerted a profound influence on Italian insolvency and restructuring law. In 2020, after several years of preparation, a wide-ranging reform, whose focus was to enhance the judicial management of distress, was about to enter into force in Italy. In that context, there were two events inducing a radical rethinking of that reform: the pandemic and the duty to transpose Directive (EU) 2019/1023 (which the Italian legislature had largely overlooked while devising the project for reform). The result of the rethinking has been a set of rules more restructuring-friendly, partly and initially conceived as a response to the Covid-19 emergency, but largely preserved also in the post-pandemic framework. Difficult challenges, however, lie ahead, the main one being the heavy legacy of State-guaranteed corporate loans. A significant and lasting consequence of the legislation enacted during the pandemic is the suspension of the ‘recapitalise or liquidate’ rule, on which the Italian corporate law system has traditionally relied for crisis detection purposes, a paradigm shift allowed by an increased emphasis on early detection of financial distress and an increase in directors’ responsibility in this regard. La pandemia ha esercitato una profonda influenza sul diritto italiano della crisi d’impresa. Nel 2020, dopo diversi anni di preparazione, stava per entrare in vigore in Italia un'ampia riforma, la cui idea forte era il potenziamento del ruolo dell’autorità giudiziaria. Due eventi hanno tuttavia indotto un radicale ripensamento della riforma: la pandemia e l'obbligo di recepire la direttiva (UE) 2019/1023 (di cui il legislatore italiano non aveva nella sostanza tenuto conto nel corso dell'elaborazione del progetto di riforma). Il risultato del ripensamento è stato un insieme di norme più favorevoli alla ristrutturazione, inizialmente concepite come risposta all'emergenza Covid-19, ma in gran parte conservate anche nel quadro post-pandemico. Vi sono tuttavia difficili sfide da affrontare, fra cui la gestione del grande ammontare di debiti garantiti dallo Stato durante la pandemia. Una conseguenza significativa e duratura della legislazione di emergenza è la sospensione della regola "ricapitalizza o liquidare", su cui il sistema italiano di diritto societario ha tradizionalmente fatto affidamento per l'individuazione delle crisi. Si tratta di un “cambiamento di paradigma” consentito da una maggiore attenzione all'individuazione precoce delle difficoltà finanziarie e da un’accentuazione della responsabilità degli amministratori a questo proposito.

The Pandemic as a Chance to Modernise Italian Insolvency and Restructuring Law / lorenzo stanghellini. - In: EUROPEAN BUSINESS ORGANIZATION LAW REVIEW. - ISSN 1566-7529. - STAMPA. - (2023), pp. 251-266.

The Pandemic as a Chance to Modernise Italian Insolvency and Restructuring Law

lorenzo stanghellini
2023

Abstract

The pandemic exerted a profound influence on Italian insolvency and restructuring law. In 2020, after several years of preparation, a wide-ranging reform, whose focus was to enhance the judicial management of distress, was about to enter into force in Italy. In that context, there were two events inducing a radical rethinking of that reform: the pandemic and the duty to transpose Directive (EU) 2019/1023 (which the Italian legislature had largely overlooked while devising the project for reform). The result of the rethinking has been a set of rules more restructuring-friendly, partly and initially conceived as a response to the Covid-19 emergency, but largely preserved also in the post-pandemic framework. Difficult challenges, however, lie ahead, the main one being the heavy legacy of State-guaranteed corporate loans. A significant and lasting consequence of the legislation enacted during the pandemic is the suspension of the ‘recapitalise or liquidate’ rule, on which the Italian corporate law system has traditionally relied for crisis detection purposes, a paradigm shift allowed by an increased emphasis on early detection of financial distress and an increase in directors’ responsibility in this regard. La pandemia ha esercitato una profonda influenza sul diritto italiano della crisi d’impresa. Nel 2020, dopo diversi anni di preparazione, stava per entrare in vigore in Italia un'ampia riforma, la cui idea forte era il potenziamento del ruolo dell’autorità giudiziaria. Due eventi hanno tuttavia indotto un radicale ripensamento della riforma: la pandemia e l'obbligo di recepire la direttiva (UE) 2019/1023 (di cui il legislatore italiano non aveva nella sostanza tenuto conto nel corso dell'elaborazione del progetto di riforma). Il risultato del ripensamento è stato un insieme di norme più favorevoli alla ristrutturazione, inizialmente concepite come risposta all'emergenza Covid-19, ma in gran parte conservate anche nel quadro post-pandemico. Vi sono tuttavia difficili sfide da affrontare, fra cui la gestione del grande ammontare di debiti garantiti dallo Stato durante la pandemia. Una conseguenza significativa e duratura della legislazione di emergenza è la sospensione della regola "ricapitalizza o liquidare", su cui il sistema italiano di diritto societario ha tradizionalmente fatto affidamento per l'individuazione delle crisi. Si tratta di un “cambiamento di paradigma” consentito da una maggiore attenzione all'individuazione precoce delle difficoltà finanziarie e da un’accentuazione della responsabilità degli amministratori a questo proposito.
2023
251
266
lorenzo stanghellini
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