Due furono i presupposti indispensabili perché, a partire dagli anni ’10 del XIX secolo, la trasmutabilità dei metalli tornasse ad essere un tema di ricerca scientificamente accettabile: nuove ipotesi riguardanti la riducibilità reciproca di alcuni elementi, quali quelle dei multipli interi e del protilo avanzate dal chimico e medico inglese William Prout, e la conferma sperimentale che composti chimici con medesima composizione percentuale potessero essere sostanze con proprietà assai diverse fra loro, vale a dire la scoperta dell’isomeria e dell’allotropia. Il presente contributo mira ad illustrare come questi presupposti vennero sfruttati al fine di legittimare l’ipotesi della trasmutazione.
Il sottile fascino dell’autorità. I chimici e l’alchimia in Francia dopo Lavoisier / Leonardo Anatrini. - STAMPA. - (2022), pp. 39-47. (Intervento presentato al convegno XIX Convegno Nazionale di Storia e Fondamenti della Chimica).
Il sottile fascino dell’autorità. I chimici e l’alchimia in Francia dopo Lavoisier
Leonardo Anatrini
2022
Abstract
Due furono i presupposti indispensabili perché, a partire dagli anni ’10 del XIX secolo, la trasmutabilità dei metalli tornasse ad essere un tema di ricerca scientificamente accettabile: nuove ipotesi riguardanti la riducibilità reciproca di alcuni elementi, quali quelle dei multipli interi e del protilo avanzate dal chimico e medico inglese William Prout, e la conferma sperimentale che composti chimici con medesima composizione percentuale potessero essere sostanze con proprietà assai diverse fra loro, vale a dire la scoperta dell’isomeria e dell’allotropia. Il presente contributo mira ad illustrare come questi presupposti vennero sfruttati al fine di legittimare l’ipotesi della trasmutazione.File | Dimensione | Formato | |
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