Questa pubblicazione raccoglie informazioni aggiornate ma non esaustiva; utile per fare un punto sul Mediterraneo e suoi migranti, e provare a dare voce alle genti e ai mille luoghi che compongono i territori in cui vivono, così ricchi di bellezze naturali e antiche tradizioni. Un serbatoio di commercio e scambio tra queste realtà, ma soprattutto una circolazione di uomini e d'idee partita dal Medioevo e fautrice di progressi materiali e ideologici. Nonostante il diffondersi del progresso, nuove barriere si sono innalzate: i cambiamenti e i conflitti che toccano l'intera area mediterranea hanno radici profondissime e quindi intervenire risulta complesso, in alcuni casi dannoso. Il clima politico non è una costante e può modificare continuamente la stabilità dell'intera area, pertanto è utile che ogni anno ci sia una verifica e un rinnovamento geo-ambientale. Le problematiche legate alle migrazioni premono sempre più sull'Unione Europea, implicando tutti i paesi prossimi al Mediterraneo: un quadro instabile politicamente che cambia velocemente in paesi come Libia, Siria e Turchia. Guerre fratricide, cellule dell'ISIS sparse per i territori orientali tra Iraq, Libano e Palestina, hanno creato e creano conflittualità nell'area già pesantemente colpita e dove sembra impossibile stabilire una politica comune. Quadri regionali che coinvolgono in modo più o meno indiretto paesi come Francia, Italia e Grecia e anche l'intero continente con ripercussioni economiche. Una società civile deve adoperarsi perché le diversità siano preservate e valorizzate, rafforzando la conoscenza con attività divulgative utili a trasformare il Mediterraneo in un'oasi di pace in cui i popoli possano vivere uniti nella propria individualità. Equilibrio, mediazione e solidarietà tra coloro che si affacciano a questo grande bacino può essere condizione fondamentale per uno sviluppo durevole. Ora c'è bisogno di analisi approfondite che portino a rivalutare questo "mare di confine" dal punto di vista geopolitico come fenomeno sociale e culturale.
L'economia nel Mediterraneo / Leonardo Bargigli. - STAMPA. - (2018), pp. 107-116.
L'economia nel Mediterraneo
Leonardo Bargigli
2018
Abstract
Questa pubblicazione raccoglie informazioni aggiornate ma non esaustiva; utile per fare un punto sul Mediterraneo e suoi migranti, e provare a dare voce alle genti e ai mille luoghi che compongono i territori in cui vivono, così ricchi di bellezze naturali e antiche tradizioni. Un serbatoio di commercio e scambio tra queste realtà, ma soprattutto una circolazione di uomini e d'idee partita dal Medioevo e fautrice di progressi materiali e ideologici. Nonostante il diffondersi del progresso, nuove barriere si sono innalzate: i cambiamenti e i conflitti che toccano l'intera area mediterranea hanno radici profondissime e quindi intervenire risulta complesso, in alcuni casi dannoso. Il clima politico non è una costante e può modificare continuamente la stabilità dell'intera area, pertanto è utile che ogni anno ci sia una verifica e un rinnovamento geo-ambientale. Le problematiche legate alle migrazioni premono sempre più sull'Unione Europea, implicando tutti i paesi prossimi al Mediterraneo: un quadro instabile politicamente che cambia velocemente in paesi come Libia, Siria e Turchia. Guerre fratricide, cellule dell'ISIS sparse per i territori orientali tra Iraq, Libano e Palestina, hanno creato e creano conflittualità nell'area già pesantemente colpita e dove sembra impossibile stabilire una politica comune. Quadri regionali che coinvolgono in modo più o meno indiretto paesi come Francia, Italia e Grecia e anche l'intero continente con ripercussioni economiche. Una società civile deve adoperarsi perché le diversità siano preservate e valorizzate, rafforzando la conoscenza con attività divulgative utili a trasformare il Mediterraneo in un'oasi di pace in cui i popoli possano vivere uniti nella propria individualità. Equilibrio, mediazione e solidarietà tra coloro che si affacciano a questo grande bacino può essere condizione fondamentale per uno sviluppo durevole. Ora c'è bisogno di analisi approfondite che portino a rivalutare questo "mare di confine" dal punto di vista geopolitico come fenomeno sociale e culturale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.