Savie, coraggiose, determinate, volitive, indipendenti, intraprendenti, forti, ribelli ma anche avide, vanitose, misogine, sottomesse. Boccaccio apre il sipario su una multiforme tipologia di caratteri e di comportamenti femminili e mostra alle donne, ossia alle proprie lettrici d’elezione, come sono, come possono essere (e come potrebbero essere se godessero di più libertà e di più potere...), come devono non essere. Al termine delle dieci giornate, a peste non ancora conclusa, l’autore affida alla sua brigata di giovani novellatrici e novellatori (formata per il 70% da donne) la rifondazione del mondo post-epidemico, da rimettere in ordine e da reinventare sulla base dei pre-umanistici valori dell’amore, dei piaceri terreni, della voglia di vivere, dell’arguzia, del sorriso e del riso, di una auspicata pari dignità fra i generi. Il presente saggio prende in esame – oltre al 'Proemio' dell’opera – cinque figure femminili: Bartolomea, Giletta, Ghismonda, Filippa, Griselda. Le analizza una a una per poi raffrontarle tra loro e con altre, in un continuo gioco di connessioni e di rimandi interni, così da ricomporre gli svariati e variopinti tasselli di un cangiante universo al femminile. Ne risulta una lettura inedita del capolavoro boccacciano, con lo sguardo attento a ciò che il Decameron può dirci oggi, soprattutto a chi lo accosti senza pregiudizi.

«Dentro a’ dilicati petti». Il volto femminile del 'Decameron' / Giulia Tellini. - STAMPA. - (2024), pp. 1-200.

«Dentro a’ dilicati petti». Il volto femminile del 'Decameron'

Giulia Tellini
2024

Abstract

Savie, coraggiose, determinate, volitive, indipendenti, intraprendenti, forti, ribelli ma anche avide, vanitose, misogine, sottomesse. Boccaccio apre il sipario su una multiforme tipologia di caratteri e di comportamenti femminili e mostra alle donne, ossia alle proprie lettrici d’elezione, come sono, come possono essere (e come potrebbero essere se godessero di più libertà e di più potere...), come devono non essere. Al termine delle dieci giornate, a peste non ancora conclusa, l’autore affida alla sua brigata di giovani novellatrici e novellatori (formata per il 70% da donne) la rifondazione del mondo post-epidemico, da rimettere in ordine e da reinventare sulla base dei pre-umanistici valori dell’amore, dei piaceri terreni, della voglia di vivere, dell’arguzia, del sorriso e del riso, di una auspicata pari dignità fra i generi. Il presente saggio prende in esame – oltre al 'Proemio' dell’opera – cinque figure femminili: Bartolomea, Giletta, Ghismonda, Filippa, Griselda. Le analizza una a una per poi raffrontarle tra loro e con altre, in un continuo gioco di connessioni e di rimandi interni, così da ricomporre gli svariati e variopinti tasselli di un cangiante universo al femminile. Ne risulta una lettura inedita del capolavoro boccacciano, con lo sguardo attento a ciò che il Decameron può dirci oggi, soprattutto a chi lo accosti senza pregiudizi.
2024
978-88-297-2051-4
1
200
Giulia Tellini
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1349614
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact