Questa tesi è costituita da tre studi sperimentali. Nel primo, dal titolo “Relazione tra iponatremia al momento del ricovero ospedaliero e profilo cardiopolmonare al follow-up in pazienti con infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19)”, è stato indagato se l’iponatremia, al momento del ricovero nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2, potesse essere un predittore di sequele a lungo termine al follow-up. 189 partecipanti (47 con ipoNa basale e 142 con normoNa basale) hanno completato gli esami di follow-up a 6 mesi. Al follow-up, i pazienti con ipoNa basale hanno mostrato parametri ecocardiografici della funzione sistolica del ventricolo destro significativamente peggiori rispetto ai pazienti con normoNa. Inoltre l’ipoNa basale era associato ad una probabilità 2.7 volte maggiore di coinvolgimento polmonare residuo (RALE 1) a 6 mesi, rispetto al normoNa basale. Nel secondo studio, dal titolo “Iponatremia, ipernatremia e compromissione dei domini funzionali, psicologici e sessuali”, sono stati inclusi 3340 uomini dello studio EMAS. Per l’analisi sono stati utilizzati i valori di sodio corretti per la glicemia indicati come [Na+]G. I risultati hanno mostrato una relazione quadratica con peggioramento nei punteggi dei questionari, per i valori di [Na+]G sierica sia all'estremità inferiore che a quella superiore dell'intervallo, per SF-36 physical function score, SF-36 mental health score, PASE score e EMAS-SFQ erection ability. Successivamente, il campione è stato diviso in tre gruppi in base alla [Na+]G sierica (< 136 mEq/L, 136-147 mEq/L e > 147 mEq/L) e sono state eseguite analisi di regressione lineare con funzioni spline lineari per la relazione tra [Na+]G sierica e i punteggi dei questionari aggiustati per fattori confondenti. Non è stata trovata alcuna relazione significativa per SF-36 physical function score, SF-36 mental health score e PASE score, mentre è stato confermato un peggioramento significativo dell'erezione nei pazienti con [Na+]G sierica > 147 mEq/L. Allo stesso modo, la relazione tra [Na+]G e preoccupazioni relative alla disfunzione sessuale è stata confermata solo per gli uomini con [Na+]G sierica > 147 mEq/L. Nel terzo studio, meta-analisi e network meta-analisi “Iponatremia in corso di terapia con farmaci antidepressivi” è stato indagato il rischio di iponatremia in corso di trattamento antidepressivo. È stata condotta una ricerca estesa su Medline, Embase e Cochrane includendo le parole “hyponatremia AND antidepressant”. Di 409 articoli identificati, sono stati estratti i dati di 10 lavori. I risultati hanno mostrato un incremento significativo del rischio di iponatremia in corso di terapia con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e antidepressivi triciclici. È stata inoltre effettuata una network meta-analisi in cui è stato confrontato il rischio di iponatremia dei vari principi attivi antidepressivi rispetto al gruppo di controllo costituito da soggetti non in trattamento con farmaci antidepressivi, con l’obiettivo di stilare una classifica del rischio di iponatremia. I trattamenti con venlafaxina, paroxetina, sertralina, citalopram, escitalopram, fluoxetina e mirtazapina sono risultati essere significativamente associati ad un aumento del rischio di iponatremia con un Odds Ratio progressivamente decrescente.

Impatto clinico delle alterazioni della natremia in diverse condizioni patologiche e come conseguenza dell'utilizzo di farmaci antidepressivi / Norello Dario. - (2024).

Impatto clinico delle alterazioni della natremia in diverse condizioni patologiche e come conseguenza dell'utilizzo di farmaci antidepressivi

Norello Dario
2024

Abstract

Questa tesi è costituita da tre studi sperimentali. Nel primo, dal titolo “Relazione tra iponatremia al momento del ricovero ospedaliero e profilo cardiopolmonare al follow-up in pazienti con infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19)”, è stato indagato se l’iponatremia, al momento del ricovero nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2, potesse essere un predittore di sequele a lungo termine al follow-up. 189 partecipanti (47 con ipoNa basale e 142 con normoNa basale) hanno completato gli esami di follow-up a 6 mesi. Al follow-up, i pazienti con ipoNa basale hanno mostrato parametri ecocardiografici della funzione sistolica del ventricolo destro significativamente peggiori rispetto ai pazienti con normoNa. Inoltre l’ipoNa basale era associato ad una probabilità 2.7 volte maggiore di coinvolgimento polmonare residuo (RALE 1) a 6 mesi, rispetto al normoNa basale. Nel secondo studio, dal titolo “Iponatremia, ipernatremia e compromissione dei domini funzionali, psicologici e sessuali”, sono stati inclusi 3340 uomini dello studio EMAS. Per l’analisi sono stati utilizzati i valori di sodio corretti per la glicemia indicati come [Na+]G. I risultati hanno mostrato una relazione quadratica con peggioramento nei punteggi dei questionari, per i valori di [Na+]G sierica sia all'estremità inferiore che a quella superiore dell'intervallo, per SF-36 physical function score, SF-36 mental health score, PASE score e EMAS-SFQ erection ability. Successivamente, il campione è stato diviso in tre gruppi in base alla [Na+]G sierica (< 136 mEq/L, 136-147 mEq/L e > 147 mEq/L) e sono state eseguite analisi di regressione lineare con funzioni spline lineari per la relazione tra [Na+]G sierica e i punteggi dei questionari aggiustati per fattori confondenti. Non è stata trovata alcuna relazione significativa per SF-36 physical function score, SF-36 mental health score e PASE score, mentre è stato confermato un peggioramento significativo dell'erezione nei pazienti con [Na+]G sierica > 147 mEq/L. Allo stesso modo, la relazione tra [Na+]G e preoccupazioni relative alla disfunzione sessuale è stata confermata solo per gli uomini con [Na+]G sierica > 147 mEq/L. Nel terzo studio, meta-analisi e network meta-analisi “Iponatremia in corso di terapia con farmaci antidepressivi” è stato indagato il rischio di iponatremia in corso di trattamento antidepressivo. È stata condotta una ricerca estesa su Medline, Embase e Cochrane includendo le parole “hyponatremia AND antidepressant”. Di 409 articoli identificati, sono stati estratti i dati di 10 lavori. I risultati hanno mostrato un incremento significativo del rischio di iponatremia in corso di terapia con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e antidepressivi triciclici. È stata inoltre effettuata una network meta-analisi in cui è stato confrontato il rischio di iponatremia dei vari principi attivi antidepressivi rispetto al gruppo di controllo costituito da soggetti non in trattamento con farmaci antidepressivi, con l’obiettivo di stilare una classifica del rischio di iponatremia. I trattamenti con venlafaxina, paroxetina, sertralina, citalopram, escitalopram, fluoxetina e mirtazapina sono risultati essere significativamente associati ad un aumento del rischio di iponatremia con un Odds Ratio progressivamente decrescente.
2024
Prof. Alessandro Peri
ITALIA
Norello Dario
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