Il presente lavoro si incentra sul fenomeno della pseudo-coordinazione (PseCo) nelle varietà italo-romanze meridionali estreme. La PseCo è una costruzione monofrasale, composta da due verbi di modo finito – connessi per asindeto o tramite una congiunzione (a o, più raramente, e) – i quali condividono il soggetto e i tratti flessivi e temporali. Lo scopo di questa ricerca è quello di fornire un’ampia panoramica del fenomeno e di tracciare le relative linee di conservazione e innovazione. Si offre, quindi, una dettagliata documentazione della PseCo nelle sue diverse fasi storiche, tenendo costantemente conto dei parametri di (micro-)variazione che la caratterizzano, vale a dire: i) i verbi che possono ricorrere nella struttura; ii) i modi e i tempi verbali in cui tale costruzione può apparire; iii) eventuali restrizioni sulle persone del paradigma che possono codificarla; iv) le caratteristiche fono-morfologiche dei predicati che la costituiscono; v) le proprietà semantiche e sintattiche che la contraddistinguono. Dall’analisi di tali aspetti e dalla comparazione tra le varietà indagate emergono risultati di notevole rilevanza. Tra questi, rientra, sul fronte sincronico, l’individuazione di contesti prototipici di codifica della PseCo e di specifici fattori (quali l’animatezza del soggetto e la classe semantica del V2) che determinano l’alternanza della PseCo con altre strutture diffuse nelle stesse varietà. Sul fronte diacronico, invece, si traccia un particolare processo di sovrapposizione e rianalisi strutturale che permetterebbe di rendere conto di atipiche proprietà esibite da alcune varietà. Inoltre, l’analisi delle fonti storiche consente di ripercorrere, in ogni aspetto (fono-morfologico, semantico e sintattico), i processi di grammaticalizzazione dei V1 e di individuare, altresì, la genesi dei fenomeni di reduplicazione ad essi relativa. A questi mutamenti più specifici se ne aggiunge uno più generale che riguarda gli sviluppi della PseCo stessa, anche in considerazione delle dinamiche sociolinguistiche cui le comunità linguistiche sono sottoposte: in questa prospettiva, si delineano le tappe che hanno portato ad un’ampia diffusione del costrutto e quelle che, al contrario, stanno conducendo alla graduale scomparsa della PseCo.
Modelli diacronici e sincronici della pseudo-coordinazione: evidenze micro-variazionali nei sistemi di complementazione dell’estremo Sud Italia / Carmelina Toscano. - (2024).
Modelli diacronici e sincronici della pseudo-coordinazione: evidenze micro-variazionali nei sistemi di complementazione dell’estremo Sud Italia
Carmelina Toscano
2024
Abstract
Il presente lavoro si incentra sul fenomeno della pseudo-coordinazione (PseCo) nelle varietà italo-romanze meridionali estreme. La PseCo è una costruzione monofrasale, composta da due verbi di modo finito – connessi per asindeto o tramite una congiunzione (a o, più raramente, e) – i quali condividono il soggetto e i tratti flessivi e temporali. Lo scopo di questa ricerca è quello di fornire un’ampia panoramica del fenomeno e di tracciare le relative linee di conservazione e innovazione. Si offre, quindi, una dettagliata documentazione della PseCo nelle sue diverse fasi storiche, tenendo costantemente conto dei parametri di (micro-)variazione che la caratterizzano, vale a dire: i) i verbi che possono ricorrere nella struttura; ii) i modi e i tempi verbali in cui tale costruzione può apparire; iii) eventuali restrizioni sulle persone del paradigma che possono codificarla; iv) le caratteristiche fono-morfologiche dei predicati che la costituiscono; v) le proprietà semantiche e sintattiche che la contraddistinguono. Dall’analisi di tali aspetti e dalla comparazione tra le varietà indagate emergono risultati di notevole rilevanza. Tra questi, rientra, sul fronte sincronico, l’individuazione di contesti prototipici di codifica della PseCo e di specifici fattori (quali l’animatezza del soggetto e la classe semantica del V2) che determinano l’alternanza della PseCo con altre strutture diffuse nelle stesse varietà. Sul fronte diacronico, invece, si traccia un particolare processo di sovrapposizione e rianalisi strutturale che permetterebbe di rendere conto di atipiche proprietà esibite da alcune varietà. Inoltre, l’analisi delle fonti storiche consente di ripercorrere, in ogni aspetto (fono-morfologico, semantico e sintattico), i processi di grammaticalizzazione dei V1 e di individuare, altresì, la genesi dei fenomeni di reduplicazione ad essi relativa. A questi mutamenti più specifici se ne aggiunge uno più generale che riguarda gli sviluppi della PseCo stessa, anche in considerazione delle dinamiche sociolinguistiche cui le comunità linguistiche sono sottoposte: in questa prospettiva, si delineano le tappe che hanno portato ad un’ampia diffusione del costrutto e quelle che, al contrario, stanno conducendo alla graduale scomparsa della PseCo.File | Dimensione | Formato | |
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