Il 30 settembre 2022 si è svolto a Firenze, nella prestigiosa sede di Villa Ruspoli, un seminario che prende spunto dal bel libro di Donato Carusi, Sua maestà legge? Tre secoli di potere diritto e letteratura, il quale ripercorre in maniera del tutto originale, seguendo un lungo arco di tempo, molti momenti importanti relativi alla corrente di pensiero che viene genericamente definita “diritto e letteratura”. Questa rubrica dell’Annuario raccoglie quindi gli interventi di quella intensa e interessante giornata che ho avuto il privilegio di organizzare e introdurre, e ciò che segue non sono che gli appunti volti a dare inizio al seminario. Ho avuto la fortuna di “avere tra le mani” una bozza, una versione ancora non definitiva, del raffinato libro di Donato Carusi: il libro si inserisce infatti nella collana Ambienti del diritto, fondata da Cosimo Mazzoni e Vincenzo Varano e ora diretta da un gruppo di amici di cui mi trovo a far parte. E subito, davanti al titolo, mi sono chiesta se la “e” di legge fosse da intendersi aperta o chiusa: la sovrana sarà la regina d’Inghilterra (uncommon reader) che ha scoperto per caso quegli oggetti strani che sono i libri e non può più farne a meno tanto che cerca di trasmettere la sua nuova divorante passione per la pagina stampata a chiunque trovi sulla sua strada? Oppure la sovrana è la legge dell’assolutismo giuridico? Non mi pare di aver trovato una risposta nel libro. La curiosità rimane e la immagino parte del rapporto dialogico che si instaura tra autore e lettore. Scorrendo la bozza, la prima impressione è stata subito di affascinata sorpresa per la complessità, profondità, ricchezza, novità del lavoro. Stupore, inoltre, per il numero elevato dei capitoli, ben 22. E nella prima versione erano sì presenti i titoli evocativi e gustosi, ma non ancora quelli che nell’edizione definitiva sono diventati gli utilissimi sommarietti, essi stessi contemporaneamente sagge guide e piccoli scrigni di suggestioni. E allora, nell’immediato e in maniera superficiale, ho letto alcuni capitoli sparsi, quelli i cui titoli mi attraevano maggiormente. Ed ho pensato i capitoli dotati di una notevole autonomia. Ma poi ho dovuto ricredermi. Infatti, quando ho ricevuto il libro con la sua dolce copertina (i cui colori si intonano bene ad una giornata autunnale), il Covid mi ha chiusa in casa regalandomi l’opportunità di una tranquilla lettura tutta filata da pagina 1 a pagina 454 e allora ho capito che la prima impressione era stata davvero molto superficiale.

Recensione a Donato Carusi, Sua maestà legge. Tre secoli di potere, diritto e letteratura / Vittoria Barsotti. - In: ANNUARIO DI DIRITTO COMPARATO E DI STUDI LEGISLATIVI. - ISSN 2039-9871. - STAMPA. - (2023), pp. 469-509.

Recensione a Donato Carusi, Sua maestà legge. Tre secoli di potere, diritto e letteratura

Vittoria Barsotti
2023

Abstract

Il 30 settembre 2022 si è svolto a Firenze, nella prestigiosa sede di Villa Ruspoli, un seminario che prende spunto dal bel libro di Donato Carusi, Sua maestà legge? Tre secoli di potere diritto e letteratura, il quale ripercorre in maniera del tutto originale, seguendo un lungo arco di tempo, molti momenti importanti relativi alla corrente di pensiero che viene genericamente definita “diritto e letteratura”. Questa rubrica dell’Annuario raccoglie quindi gli interventi di quella intensa e interessante giornata che ho avuto il privilegio di organizzare e introdurre, e ciò che segue non sono che gli appunti volti a dare inizio al seminario. Ho avuto la fortuna di “avere tra le mani” una bozza, una versione ancora non definitiva, del raffinato libro di Donato Carusi: il libro si inserisce infatti nella collana Ambienti del diritto, fondata da Cosimo Mazzoni e Vincenzo Varano e ora diretta da un gruppo di amici di cui mi trovo a far parte. E subito, davanti al titolo, mi sono chiesta se la “e” di legge fosse da intendersi aperta o chiusa: la sovrana sarà la regina d’Inghilterra (uncommon reader) che ha scoperto per caso quegli oggetti strani che sono i libri e non può più farne a meno tanto che cerca di trasmettere la sua nuova divorante passione per la pagina stampata a chiunque trovi sulla sua strada? Oppure la sovrana è la legge dell’assolutismo giuridico? Non mi pare di aver trovato una risposta nel libro. La curiosità rimane e la immagino parte del rapporto dialogico che si instaura tra autore e lettore. Scorrendo la bozza, la prima impressione è stata subito di affascinata sorpresa per la complessità, profondità, ricchezza, novità del lavoro. Stupore, inoltre, per il numero elevato dei capitoli, ben 22. E nella prima versione erano sì presenti i titoli evocativi e gustosi, ma non ancora quelli che nell’edizione definitiva sono diventati gli utilissimi sommarietti, essi stessi contemporaneamente sagge guide e piccoli scrigni di suggestioni. E allora, nell’immediato e in maniera superficiale, ho letto alcuni capitoli sparsi, quelli i cui titoli mi attraevano maggiormente. Ed ho pensato i capitoli dotati di una notevole autonomia. Ma poi ho dovuto ricredermi. Infatti, quando ho ricevuto il libro con la sua dolce copertina (i cui colori si intonano bene ad una giornata autunnale), il Covid mi ha chiusa in casa regalandomi l’opportunità di una tranquilla lettura tutta filata da pagina 1 a pagina 454 e allora ho capito che la prima impressione era stata davvero molto superficiale.
2023
Vittoria Barsotti
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