La tesi indaga l’attività letteraria del predicatore francescano Vincenzo Ricci da San Severo, vissuto nella prima metà del Seicento, che fu autore di tre opere a stampa: i Geroglifici Morali (1626), le Descrittioni e discorsi (1631), le Sacre Imprese (1654). L’autore, da profilo sfuggente, dimostra attraverso le sue opere di aver compreso la forza racchiusa nell’unione tra l’immagine ed il testo e di aver concepito una propria letteratura di immagini simboliche nella quale egli unisce la tradizione cinquecentesca ed il gusto per l’allegoria e l’impresa con l’attività catechetica e la predicazione seicentesca. La tesi presenta in via del tutto inedita i testi di Ricci, analizzandone i contesti d’origine, i contenuti e le particolarità, dimostrando la precocità dell’autore rispetto alla letteratura religiosa ed emblematica del suo tempo. In particolare, lo studio si concentra sull’analisi dei Geroglifici Morali: l’opera si configura come un repertorio iconografico di allegorie sacre assai simile alla celebre Iconologia di Cesare Ripa: Ricci prende a modello l’opera di Ripa, e ne sfrutta la veste editoriale per confezionare un prodotto nuovo, fatto di allegorie esclusivamente religiose, controriformate e concepite per l’educazione e la propaganda cristiana. Nel corso dei secoli XVII e XIX i Geroglifici morali furono accolti da molti pittori e scultori come un repertorio di invenzioni allegoriche alternativo all’Iconologia di Ripa, ed utile agli artisti; dunque, la tesi indaga alcuni casi studio di opere d’arte e cicli decorativi che dimostrano la fortuna iconografica del testo di Ricci.

I Geroglifici morali: l’immagine simbolica tra predicazione e arte nel XVII secolo attraverso l’attività letteraria di fra Vincenzo Ricci da San Severo / alice maniaci. - (2024).

I Geroglifici morali: l’immagine simbolica tra predicazione e arte nel XVII secolo attraverso l’attività letteraria di fra Vincenzo Ricci da San Severo

alice maniaci
2024

Abstract

La tesi indaga l’attività letteraria del predicatore francescano Vincenzo Ricci da San Severo, vissuto nella prima metà del Seicento, che fu autore di tre opere a stampa: i Geroglifici Morali (1626), le Descrittioni e discorsi (1631), le Sacre Imprese (1654). L’autore, da profilo sfuggente, dimostra attraverso le sue opere di aver compreso la forza racchiusa nell’unione tra l’immagine ed il testo e di aver concepito una propria letteratura di immagini simboliche nella quale egli unisce la tradizione cinquecentesca ed il gusto per l’allegoria e l’impresa con l’attività catechetica e la predicazione seicentesca. La tesi presenta in via del tutto inedita i testi di Ricci, analizzandone i contesti d’origine, i contenuti e le particolarità, dimostrando la precocità dell’autore rispetto alla letteratura religiosa ed emblematica del suo tempo. In particolare, lo studio si concentra sull’analisi dei Geroglifici Morali: l’opera si configura come un repertorio iconografico di allegorie sacre assai simile alla celebre Iconologia di Cesare Ripa: Ricci prende a modello l’opera di Ripa, e ne sfrutta la veste editoriale per confezionare un prodotto nuovo, fatto di allegorie esclusivamente religiose, controriformate e concepite per l’educazione e la propaganda cristiana. Nel corso dei secoli XVII e XIX i Geroglifici morali furono accolti da molti pittori e scultori come un repertorio di invenzioni allegoriche alternativo all’Iconologia di Ripa, ed utile agli artisti; dunque, la tesi indaga alcuni casi studio di opere d’arte e cicli decorativi che dimostrano la fortuna iconografica del testo di Ricci.
2024
Sonia Maffei
ITALIA
alice maniaci
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