Rapporti fra norme primarie e secondarie è la prima monografia che Giuliano Amato pubblicò, appena ventiquattrenne, nel 1962.L’opera costituisce un punto di riferimento fondamentale per gli studi sulle fonti del diritto, con riferimento alla disciplina del potere regolamentare, fino a quel momento oggetto di approfondite analisi, dirette però a indagare il tema del fondamento del potere regolamentare, sottovalutando l'impatto della Costituzione repubblicana. La monografia viceversa indaga in termini innovativi questioni cruciali fino a quel momento inesplorate, quali il concetto di struttura normativa e di materia (cap. 2), la latitudine dei regolamenti esecutivi (cap. 3), la riserva di legge (cap. 4), i regolamenti delegati (cap. 5), la caducazione dei regolamenti (cap. 6), l’identificazione delle norme secondarie (cap. 7). Non poche delle analisi e delle conclusioni fatte proprie nel testo hanno trovato accoglimento nella l. 400/1988, la cui crisi ripropone all’attenzione dell’interprete la necessità di un approccio sistematico che risulta dai più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali.
"Rapporti fra norme primarie e secondarie". Un punto di riferimento ancora fondamentale per gli studi sulle fonti del diritto / Amato, Giuliano, Tarli Barbieri, Giovanni. - ELETTRONICO. - Memoria del diritto:(2024), pp. 13-39.
"Rapporti fra norme primarie e secondarie". Un punto di riferimento ancora fondamentale per gli studi sulle fonti del diritto
Amato Giuliano;Tarli Barbieri;
2024
Abstract
Rapporti fra norme primarie e secondarie è la prima monografia che Giuliano Amato pubblicò, appena ventiquattrenne, nel 1962.L’opera costituisce un punto di riferimento fondamentale per gli studi sulle fonti del diritto, con riferimento alla disciplina del potere regolamentare, fino a quel momento oggetto di approfondite analisi, dirette però a indagare il tema del fondamento del potere regolamentare, sottovalutando l'impatto della Costituzione repubblicana. La monografia viceversa indaga in termini innovativi questioni cruciali fino a quel momento inesplorate, quali il concetto di struttura normativa e di materia (cap. 2), la latitudine dei regolamenti esecutivi (cap. 3), la riserva di legge (cap. 4), i regolamenti delegati (cap. 5), la caducazione dei regolamenti (cap. 6), l’identificazione delle norme secondarie (cap. 7). Non poche delle analisi e delle conclusioni fatte proprie nel testo hanno trovato accoglimento nella l. 400/1988, la cui crisi ripropone all’attenzione dell’interprete la necessità di un approccio sistematico che risulta dai più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.