Il volume prende in rassegna, per la prima volta in modo sistematico e sicuramente originale, i contenuti geografici presenti nelle opere letterarie di una cinquantina di scrittori toscani non sempre noti al grande pubblico e attivi tra la metà del XIX e la metà del XX secolo. Tra i letterati maggiori, basti ricordare Pratesi e Tozzi, Palazzeschi, Cicognani e Pancrazi, Niccolini, Paolieri e Viani, Sanminiatelli, Betocchi, Bilenchi, Viviani della Robbia, Calamandrei, Pratolini, Bianciardi e Cassola. Le immagini letterarie (ambientazioni artistiche e testimonianze riorganizzate sul filo della memoria) dei narratori considerati sono state riferite a tanti contesti spaziali toscani – piccole subregioni (campagne fiorentina e senese, Chianti, Crete Senesi, Amiata e Maremma, Valdicecina, Valdarno Pisano, Lucchesia e Versilia, Argentario e Arcipelago) e città (Firenze, Siena, Lucca, Pistoia, Prato, Pisa, Arezzo e Grosseto) – e a svariate tematiche correlate a categorie e concetti generali di ordine ambientale e paesistico, sempre in rapporto alle fruizioni e ai comportamenti dell’uomo (tempo e clima, boschi, fiumi, monti e colli). Questo tentativo di contestualizzazione spazio-temporale della narrativa toscana, sembra dimostrare che tali opere possono servire come strumenti di documentazione per la ricostruzione degli atteggiamenti soggettivi del passato rispetto alla natura, al paesaggio e al territorio, producendo consonanze forti, e forse inattese, con le risultanze della letteratura scientifica più aggiornata d’impronta naturalistico-ambientale, geografica e storico-territoriale.

LETTERATURA E PAESAGGIO IN TOSCANA. DA PRATESI A CASSOLA / I. FONNESU; L. ROMBAI. - STAMPA. - (2004).

LETTERATURA E PAESAGGIO IN TOSCANA. DA PRATESI A CASSOLA

ROMBAI, LEONARDO
2004

Abstract

Il volume prende in rassegna, per la prima volta in modo sistematico e sicuramente originale, i contenuti geografici presenti nelle opere letterarie di una cinquantina di scrittori toscani non sempre noti al grande pubblico e attivi tra la metà del XIX e la metà del XX secolo. Tra i letterati maggiori, basti ricordare Pratesi e Tozzi, Palazzeschi, Cicognani e Pancrazi, Niccolini, Paolieri e Viani, Sanminiatelli, Betocchi, Bilenchi, Viviani della Robbia, Calamandrei, Pratolini, Bianciardi e Cassola. Le immagini letterarie (ambientazioni artistiche e testimonianze riorganizzate sul filo della memoria) dei narratori considerati sono state riferite a tanti contesti spaziali toscani – piccole subregioni (campagne fiorentina e senese, Chianti, Crete Senesi, Amiata e Maremma, Valdicecina, Valdarno Pisano, Lucchesia e Versilia, Argentario e Arcipelago) e città (Firenze, Siena, Lucca, Pistoia, Prato, Pisa, Arezzo e Grosseto) – e a svariate tematiche correlate a categorie e concetti generali di ordine ambientale e paesistico, sempre in rapporto alle fruizioni e ai comportamenti dell’uomo (tempo e clima, boschi, fiumi, monti e colli). Questo tentativo di contestualizzazione spazio-temporale della narrativa toscana, sembra dimostrare che tali opere possono servire come strumenti di documentazione per la ricostruzione degli atteggiamenti soggettivi del passato rispetto alla natura, al paesaggio e al territorio, producendo consonanze forti, e forse inattese, con le risultanze della letteratura scientifica più aggiornata d’impronta naturalistico-ambientale, geografica e storico-territoriale.
2004
8879572342
I. FONNESU; L. ROMBAI
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