Muovendosi nel solco della fiorente storiografia relativa ai canali di mobilità sociale nelle aree urbane e rurali dell’Italia comunale, il volume analizza un caso di studio concernente i notai in rapporto di fidelizzazione personale e familiare con i maggiori enti ecclesiastici e religiosi toscani nel contesto della ‘congiuntura’ del Trecento. A partire da una cospicua mole di fonti documentarie inedite, l’autore focalizza la sua indagine sulla carriera professionale e l’ascesa sociale di ser Lando di Fortino dalla Cicogna (1345-1376), notaio originario del Valdarno Superiore: attivo dapprima per conto di privati, comunità rurali, confraternite, ospedali e parrocchie del contado fiorentino, egli ricoprì, all’indomani dell’apocalittico passaggio della Peste Nera, il ruolo di scriba dell’abate generale di Vallombrosa e di episcopalis curie notarius del vescovo di Firenze. Trasferitosi in città, ser Lando di Fortino divenne, da rappresentante della ‘borghesia di castello’, l’eponimo capostipite dei Fortini, ‘gente nuova’ che, fra Tre- e Quattrocento, avrebbe vantato illustri esponenti dell’élite professionale, imprenditoriale e culturale fiorentina: tra essi, i cancellieri Benedetto (1350 ca.-1406) e Paolo Fortini (1370 ca.-1433), nonché il mercante-umanista Bartolomeo Fortini (1402-1470 ca.).
Ser Lando di Fortino dalla Cicogna. Notariato e ascesa sociale a Firenze nel tardo Medioevo / Francesco Borghero. - STAMPA. - (2024).
Ser Lando di Fortino dalla Cicogna. Notariato e ascesa sociale a Firenze nel tardo Medioevo
Francesco Borghero
2024
Abstract
Muovendosi nel solco della fiorente storiografia relativa ai canali di mobilità sociale nelle aree urbane e rurali dell’Italia comunale, il volume analizza un caso di studio concernente i notai in rapporto di fidelizzazione personale e familiare con i maggiori enti ecclesiastici e religiosi toscani nel contesto della ‘congiuntura’ del Trecento. A partire da una cospicua mole di fonti documentarie inedite, l’autore focalizza la sua indagine sulla carriera professionale e l’ascesa sociale di ser Lando di Fortino dalla Cicogna (1345-1376), notaio originario del Valdarno Superiore: attivo dapprima per conto di privati, comunità rurali, confraternite, ospedali e parrocchie del contado fiorentino, egli ricoprì, all’indomani dell’apocalittico passaggio della Peste Nera, il ruolo di scriba dell’abate generale di Vallombrosa e di episcopalis curie notarius del vescovo di Firenze. Trasferitosi in città, ser Lando di Fortino divenne, da rappresentante della ‘borghesia di castello’, l’eponimo capostipite dei Fortini, ‘gente nuova’ che, fra Tre- e Quattrocento, avrebbe vantato illustri esponenti dell’élite professionale, imprenditoriale e culturale fiorentina: tra essi, i cancellieri Benedetto (1350 ca.-1406) e Paolo Fortini (1370 ca.-1433), nonché il mercante-umanista Bartolomeo Fortini (1402-1470 ca.).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Borghero - 2024 - Ser Lando di Fortino dalla Cicogna. Notariato e as.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
4.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.34 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.