In questo lavoro mi interrogo sulle forme che ha assunto nella modernità l’invisibilizzazione delle attività di cura e sulle modalità attraverso le quali si è resa possibile la deresponsabilizzazione dei privilegiati verso questo lavoro essenziale per la riproduzione della vita. Lo faccio prendendo in considerazione un caso specifico, sintomatico di come l’incuria possa considerarsi elemento essenziale al funzionamento stesso del sistema capitalista, il caso dei rifiuti. Un caso che mostra anche le ambivalenze della cura. Far pulizia, gettare via ciò che consideriamo sporco, vecchio o non più utile, presuppone un giudizio che comporta l’attribuzione di valore o disvalore. Al di fuori di un contesto democratico di uguaglianza radicale di condivisione dell’onere della cura e di riflessione sul significato delle relazioni di interdipendenza con ciò che è umano e non umano in cui siamo immersi, questo gesto di attribuzione o negazione di valore può tradursi nel lasciare incurantemente che altri e altri mondi, considerati come di minore valore e quindi sacrificabili, si prendano cura dei nostri scarti.
WASTE LAND Dall’incuria dell’homo faber alla cura dell’homo reflectus / Brunella Casalini. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 7-157.
WASTE LAND Dall’incuria dell’homo faber alla cura dell’homo reflectus
Brunella Casalini
2025
Abstract
In questo lavoro mi interrogo sulle forme che ha assunto nella modernità l’invisibilizzazione delle attività di cura e sulle modalità attraverso le quali si è resa possibile la deresponsabilizzazione dei privilegiati verso questo lavoro essenziale per la riproduzione della vita. Lo faccio prendendo in considerazione un caso specifico, sintomatico di come l’incuria possa considerarsi elemento essenziale al funzionamento stesso del sistema capitalista, il caso dei rifiuti. Un caso che mostra anche le ambivalenze della cura. Far pulizia, gettare via ciò che consideriamo sporco, vecchio o non più utile, presuppone un giudizio che comporta l’attribuzione di valore o disvalore. Al di fuori di un contesto democratico di uguaglianza radicale di condivisione dell’onere della cura e di riflessione sul significato delle relazioni di interdipendenza con ciò che è umano e non umano in cui siamo immersi, questo gesto di attribuzione o negazione di valore può tradursi nel lasciare incurantemente che altri e altri mondi, considerati come di minore valore e quindi sacrificabili, si prendano cura dei nostri scarti.File | Dimensione | Formato | |
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