Le foreste, insieme agli altri sistemi naturali terrestri e alle acque dolci, sono state soggette nel corso della storia dell’uomo a diversi tipi di pressione antropica, fra cui incendi, frammentazione degli ecosistemi, urbanizzazione e consumo di suolo. Dagli anni 80 del secolo scorso si è aggiunto l’allarme relativo all’impatto degli inquinanti gassosi (fra cui l’ozono troposferico), delle deposizioni di composti acidificanti (le cosiddette “piogge acide”) o eutrofizzanti (soprattutto le deposizioni azotate) sui suoli forestali e sulle acque dolci. Più recentemente, i cambiamenti climatici in corso si sono manifestati con ripetute e prolungate siccità accompagnate da elevate temperature estive e da eventi estremi come la tempesta “Vaia” che ha distrutto larghe porzioni di soprassuolo forestale nelle Alpi centro-orientali. Infine, è sempre più grave l’emergenza legata alla diffusione di piante infestanti (aliene invasive) e di insetti e funghi dannosi per la vegetazione, la cui introduzione è favorita dai commerci su vasta scala di materiale vegetale, come il materiale vivaistico. L’insieme di vecchi e nuovi agenti di danno, e la loro interazione, provoca riduzione della vitalità delle piante e della crescita dei boschi, perdita di biodiversità, diffusione di parassiti opportunisti (cioè, che attaccano piante già indebolite), mortalità degli alberi e cambiamenti nella struttura e composizione degli ecosistemi. L’impatto dei disturbi che agiscono sulle foreste è oggetto di monitoraggio dal 1996 con l’attivazione del programma nazionale CON.ECO.FOR. (Controllo Ecosistemi Forestali), che include una rete di Livello I (261 aree permanenti su cui ogni anno vengono effettuati rilievi sulle condizioni delle chiome) e una rete di Livello II (31 aree permanenti dove vengono svolte indagini più approfondite di tipo causa-effetto, con diverso grado di approfondimento). Queste reti fanno parte del programma pan-europeo ICP Forests, e si basano sulla misura costante e periodica di indicatori di stato nell’ambito di azioni regolamentate da manuali comuni. Il progetto LIFE MODERn(NEC), nell’ambito della direttiva europea 2016/2284/UE (NEC - National Emission Ceilings) si propone, fra le altre cose, l’obbiettivo di sviluppare nuovi e più sofisticati indicatori per monitorare l’ impatto dei vecchi e dei nuovi fattori di stress, in modo da rendere più efficace l’individuazione precoce degli impatti e le relazioni causa-effetto. Questi nuovi indicatori, una volta testati tramite la loro pratica applicazione, potranno essere poi proposti per un’applicazione su più larga scala europea. I manuali che vengono presentati in questo volume rappresentano un prodotto del gruppo di lavoro LIFE MODERn(NEC) Azione B4 (Training for field operators) a supporto degli operatori di campo. Essi sono parte di un articolato sistema di QA (Quality Assurance) che ha lo scopo finale di uniformare i criteri con cui i dati vengono raccolti e prodotti, in modo da rendere i risultati del monitoraggio attendibili e riproducibili.
Papitto G., Cocciufa C., Pollastrini M., Bussotti F. (a cura di), 2024. Direttiva 2016/2284/UE- NEC (National Emission Ceilings). Criteri e metodi per il monitoraggio di ecosistemi forestali e acquatici soggetti ad inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. Manuali delle operazioni di campagna. Pubblicato da Arma dei Carabinieri, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari con il contributo del finanziamento LIFE dell’Unione Europea. Roma. Pag. 295. ISBN 979-12-210-6304-2 / Papitto G., Cocciufa C., Pollastrini M., Bussotti F.. - STAMPA. - (2024), pp. 1-295.
Papitto G., Cocciufa C., Pollastrini M., Bussotti F. (a cura di), 2024. Direttiva 2016/2284/UE- NEC (National Emission Ceilings). Criteri e metodi per il monitoraggio di ecosistemi forestali e acquatici soggetti ad inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. Manuali delle operazioni di campagna. Pubblicato da Arma dei Carabinieri, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari con il contributo del finanziamento LIFE dell’Unione Europea. Roma. Pag. 295. ISBN 979-12-210-6304-2
Pollastrini M.;Bussotti F.
2024
Abstract
Le foreste, insieme agli altri sistemi naturali terrestri e alle acque dolci, sono state soggette nel corso della storia dell’uomo a diversi tipi di pressione antropica, fra cui incendi, frammentazione degli ecosistemi, urbanizzazione e consumo di suolo. Dagli anni 80 del secolo scorso si è aggiunto l’allarme relativo all’impatto degli inquinanti gassosi (fra cui l’ozono troposferico), delle deposizioni di composti acidificanti (le cosiddette “piogge acide”) o eutrofizzanti (soprattutto le deposizioni azotate) sui suoli forestali e sulle acque dolci. Più recentemente, i cambiamenti climatici in corso si sono manifestati con ripetute e prolungate siccità accompagnate da elevate temperature estive e da eventi estremi come la tempesta “Vaia” che ha distrutto larghe porzioni di soprassuolo forestale nelle Alpi centro-orientali. Infine, è sempre più grave l’emergenza legata alla diffusione di piante infestanti (aliene invasive) e di insetti e funghi dannosi per la vegetazione, la cui introduzione è favorita dai commerci su vasta scala di materiale vegetale, come il materiale vivaistico. L’insieme di vecchi e nuovi agenti di danno, e la loro interazione, provoca riduzione della vitalità delle piante e della crescita dei boschi, perdita di biodiversità, diffusione di parassiti opportunisti (cioè, che attaccano piante già indebolite), mortalità degli alberi e cambiamenti nella struttura e composizione degli ecosistemi. L’impatto dei disturbi che agiscono sulle foreste è oggetto di monitoraggio dal 1996 con l’attivazione del programma nazionale CON.ECO.FOR. (Controllo Ecosistemi Forestali), che include una rete di Livello I (261 aree permanenti su cui ogni anno vengono effettuati rilievi sulle condizioni delle chiome) e una rete di Livello II (31 aree permanenti dove vengono svolte indagini più approfondite di tipo causa-effetto, con diverso grado di approfondimento). Queste reti fanno parte del programma pan-europeo ICP Forests, e si basano sulla misura costante e periodica di indicatori di stato nell’ambito di azioni regolamentate da manuali comuni. Il progetto LIFE MODERn(NEC), nell’ambito della direttiva europea 2016/2284/UE (NEC - National Emission Ceilings) si propone, fra le altre cose, l’obbiettivo di sviluppare nuovi e più sofisticati indicatori per monitorare l’ impatto dei vecchi e dei nuovi fattori di stress, in modo da rendere più efficace l’individuazione precoce degli impatti e le relazioni causa-effetto. Questi nuovi indicatori, una volta testati tramite la loro pratica applicazione, potranno essere poi proposti per un’applicazione su più larga scala europea. I manuali che vengono presentati in questo volume rappresentano un prodotto del gruppo di lavoro LIFE MODERn(NEC) Azione B4 (Training for field operators) a supporto degli operatori di campo. Essi sono parte di un articolato sistema di QA (Quality Assurance) che ha lo scopo finale di uniformare i criteri con cui i dati vengono raccolti e prodotti, in modo da rendere i risultati del monitoraggio attendibili e riproducibili.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.