Sono numerose le esperienze di comunità locali che, dal basso, stanno sperimentando nuove forme pattizie di collaborazione. Emerge, tuttavia, una forte asimmetria tra le domande che arrivano dal basso e le risposte istituzionali. Soprattutto quando abbracciano il livello sovralocale e di area vasta. Se a livello locale alcune istituzioni sono riuscite ad entrare in relazione con la cittadinanza attiva e ad innescare ‘buone pratiche’, nella pianificazione di area vasta si può concretizzare una dimensione collaborativa tra comunità ed istituzioni per costruire visioni condivise? Queste pratiche possono influenzare le istituzioni generando un processo di innovazione? Un lungo percorso di ricerca multidisciplinare indaga come poter attuare una pianificazione collaborativa concreta alla scala territoriale, capace di attivare un processo di innovazione istituzionale. L’autrice risponde a queste domande proponendo un modello progressista di urbanistica che sperimenta un approccio di prossimità relazionale, in cui comunità organizzata, università ed istituzioni collaborano per co-creare visioni di un futuro possibile.
Prossimità relazionale. Un modello progressista di urbanistica / Caruso, Elisa. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 0-0.
Prossimità relazionale. Un modello progressista di urbanistica
Caruso, Elisa
2024
Abstract
Sono numerose le esperienze di comunità locali che, dal basso, stanno sperimentando nuove forme pattizie di collaborazione. Emerge, tuttavia, una forte asimmetria tra le domande che arrivano dal basso e le risposte istituzionali. Soprattutto quando abbracciano il livello sovralocale e di area vasta. Se a livello locale alcune istituzioni sono riuscite ad entrare in relazione con la cittadinanza attiva e ad innescare ‘buone pratiche’, nella pianificazione di area vasta si può concretizzare una dimensione collaborativa tra comunità ed istituzioni per costruire visioni condivise? Queste pratiche possono influenzare le istituzioni generando un processo di innovazione? Un lungo percorso di ricerca multidisciplinare indaga come poter attuare una pianificazione collaborativa concreta alla scala territoriale, capace di attivare un processo di innovazione istituzionale. L’autrice risponde a queste domande proponendo un modello progressista di urbanistica che sperimenta un approccio di prossimità relazionale, in cui comunità organizzata, università ed istituzioni collaborano per co-creare visioni di un futuro possibile.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.