Il 26 giugno del 4 d.C., dopo i numerosi lutti per la morte precoce dei successori designati, prima Marcello e poi Lucio e Gaio Cesari, Augusto dovette rivedere la sua linea di successione e adottò Tiberio Claudio Nerone, figlio di primo letto della moglie Livia, e Agrippa Postumo, l’ultimo dei cinque figli di Marco Vipsanio Agrippa, il più grande collaboratore di Augusto, e della sua unica figlia Giulia. Il nome Agrippa gli era stato dato da Augusto, in quanto era nato poco tempo dopo la morte del padre, da cui il cognomen Postumus. Al momento dell’adozione, il giovane cambiò il suo nome in Agrippa Iulius Caesar, poiché era entrato a far parte della famiglia di Augusto, la Iulia, ed era così divenuto uno degli eredi designati (Caesar). Per la successione Tiberio era senza dubbio favorito, in virtù dell’età molto più avanzata (46 rispetto a 16 anni del giovane Agrippa) e dell’esperienza politica e militare maturata. Comunque, nonostante fosse l’unico nipote rimastogli, Augusto ripudiò ben presto Agrippa Postumo e lo allontanò da Roma, facendolo esiliare prima a Sorrento e poi a Pianosa, apparentemente per ragioni caratteriali, come riferiscono le fonti antiche, ma forse anche per le lotte di potere che animavano la corte negli ultimi anni di vita dell’anziano princeps. La morte di Augusto nel 14 d.C. determinò quella di Agrippa Postumo: secondo le parole di Tacito, Tiberio iniziò il suo principato facendo uccidere a Pianosa il giovane esiliato, poiché costituiva una minaccia per la legittimità del nuovo imperatore, che apparteneva, infatti, alla famiglia Claudia e non aveva nessun legame di parentela con Augusto. Le tre sculture in mostra ai Musei Capitolini (29 novembre 2024 - 27 aprile 2025), riunite per la prima volta insieme, tra cui la testa di recente acquisizione della Fondazione Sorgente Group, rappresentano le repliche migliori conservate di un tipo di ritratto che la critica attribuisce ad Agrippa Postumo, e che è databile nel periodo circoscritto corrispondente al momento culminante della sua vita, tra l’adozione del 4 e la condanna del 7 d.C., quando insieme all’imperatore e agli altri esponenti della domus Augusta Agrippa Postumo ricevette onorificenze e dediche statuarie a Roma e in tutti i territori soggetti all’impero. I ritratti presentano la stessa disposizione della capigliatura e tratti fisionomici inconfondibili, in particolare l’espressione seria e concentrata, resa ancora più incisiva dalla torsione, che richiama l’immagine del padre Agrippa. On June 26 AD 4, after the the numerous bereavements due to the early deaths of his designated successors, first Marcellus and then Lucius and Gaius Caesar, Augustus was forced to revise his line of succession and adopted Tiberius Claudius Nero, the son of Livia’s first marriage, and Agrippa Postumus, the last of the five sons of Marcus Vipsanius Agrippa, Augustus' greatest collaborator, and his only daughter Julia. Agrippa was given his name y Augustus, as he was born shortly after his father's death, earning him the cognomen Postumus. Upon his adoption, the young man changed his name to Agrippa Iulius Caesar, as he became part of the Augustus' family, the Iulia, and thus one of the designated heirs (Caesar). For the succession Tiberius was clearly favoured, due to his much older age (46 compared to 16 for the younger Agrippa) and his considerable political and military experience. However, despite being Augustus’ only remaining grandson, Agrippa Postumus was soon repudiated and removed from Rome. He was exiled first to Sorrento and then to Pianosa. The ancient sources suggest that his exile was due to character issues, but it is also possible that court power struggles in the final years of the elder princeps’ life played a role in this decision. The death of Augustus in 14 AD led to the death of Agrippa Postumus: according to Tacitus, Tiberius began his Principate by having the young exiled killed at Pianosa, as Agrippa Postumus posed a threat to the legitimacy of the new emperor, who, in fact, belonged to the Claudia family and had no direct kinship with Augustus. The three sculptures featured in the exhibition at the Capitoline Museums (29 November 2024 - 27 April 2025), displayed together for the first time, including the recently acquired head by the Sorgente Group Foundation, represent the best-preserved replicas of a portrait type attributed to Agrippa Postumus. This portrait can be dated to the specific period corresponding to the peak of his life, between his adoption of 4 AD and his condemnation of 7 AD, when Agrippa Postumus alongside the emperor and the other members of the domus Augusta, received honours and statues both in Rome and throughout the empire. The portraits show the same hairstyle and unmistakable physiognomic traits, particularly the serious and focused expression, enhanced by a twisting that evokes the image of his father, Agrippa.
Agrippa Iulius Caesar, l'erede ripudiato. Un nuovo ritratto di Agrippa Postumo, figlio adottivo di Augusto / Laura Buccino. - STAMPA. - (2024), pp. 1-74.
Agrippa Iulius Caesar, l'erede ripudiato. Un nuovo ritratto di Agrippa Postumo, figlio adottivo di Augusto
Laura Buccino
2024
Abstract
Il 26 giugno del 4 d.C., dopo i numerosi lutti per la morte precoce dei successori designati, prima Marcello e poi Lucio e Gaio Cesari, Augusto dovette rivedere la sua linea di successione e adottò Tiberio Claudio Nerone, figlio di primo letto della moglie Livia, e Agrippa Postumo, l’ultimo dei cinque figli di Marco Vipsanio Agrippa, il più grande collaboratore di Augusto, e della sua unica figlia Giulia. Il nome Agrippa gli era stato dato da Augusto, in quanto era nato poco tempo dopo la morte del padre, da cui il cognomen Postumus. Al momento dell’adozione, il giovane cambiò il suo nome in Agrippa Iulius Caesar, poiché era entrato a far parte della famiglia di Augusto, la Iulia, ed era così divenuto uno degli eredi designati (Caesar). Per la successione Tiberio era senza dubbio favorito, in virtù dell’età molto più avanzata (46 rispetto a 16 anni del giovane Agrippa) e dell’esperienza politica e militare maturata. Comunque, nonostante fosse l’unico nipote rimastogli, Augusto ripudiò ben presto Agrippa Postumo e lo allontanò da Roma, facendolo esiliare prima a Sorrento e poi a Pianosa, apparentemente per ragioni caratteriali, come riferiscono le fonti antiche, ma forse anche per le lotte di potere che animavano la corte negli ultimi anni di vita dell’anziano princeps. La morte di Augusto nel 14 d.C. determinò quella di Agrippa Postumo: secondo le parole di Tacito, Tiberio iniziò il suo principato facendo uccidere a Pianosa il giovane esiliato, poiché costituiva una minaccia per la legittimità del nuovo imperatore, che apparteneva, infatti, alla famiglia Claudia e non aveva nessun legame di parentela con Augusto. Le tre sculture in mostra ai Musei Capitolini (29 novembre 2024 - 27 aprile 2025), riunite per la prima volta insieme, tra cui la testa di recente acquisizione della Fondazione Sorgente Group, rappresentano le repliche migliori conservate di un tipo di ritratto che la critica attribuisce ad Agrippa Postumo, e che è databile nel periodo circoscritto corrispondente al momento culminante della sua vita, tra l’adozione del 4 e la condanna del 7 d.C., quando insieme all’imperatore e agli altri esponenti della domus Augusta Agrippa Postumo ricevette onorificenze e dediche statuarie a Roma e in tutti i territori soggetti all’impero. I ritratti presentano la stessa disposizione della capigliatura e tratti fisionomici inconfondibili, in particolare l’espressione seria e concentrata, resa ancora più incisiva dalla torsione, che richiama l’immagine del padre Agrippa. On June 26 AD 4, after the the numerous bereavements due to the early deaths of his designated successors, first Marcellus and then Lucius and Gaius Caesar, Augustus was forced to revise his line of succession and adopted Tiberius Claudius Nero, the son of Livia’s first marriage, and Agrippa Postumus, the last of the five sons of Marcus Vipsanius Agrippa, Augustus' greatest collaborator, and his only daughter Julia. Agrippa was given his name y Augustus, as he was born shortly after his father's death, earning him the cognomen Postumus. Upon his adoption, the young man changed his name to Agrippa Iulius Caesar, as he became part of the Augustus' family, the Iulia, and thus one of the designated heirs (Caesar). For the succession Tiberius was clearly favoured, due to his much older age (46 compared to 16 for the younger Agrippa) and his considerable political and military experience. However, despite being Augustus’ only remaining grandson, Agrippa Postumus was soon repudiated and removed from Rome. He was exiled first to Sorrento and then to Pianosa. The ancient sources suggest that his exile was due to character issues, but it is also possible that court power struggles in the final years of the elder princeps’ life played a role in this decision. The death of Augustus in 14 AD led to the death of Agrippa Postumus: according to Tacitus, Tiberius began his Principate by having the young exiled killed at Pianosa, as Agrippa Postumus posed a threat to the legitimacy of the new emperor, who, in fact, belonged to the Claudia family and had no direct kinship with Augustus. The three sculptures featured in the exhibition at the Capitoline Museums (29 November 2024 - 27 April 2025), displayed together for the first time, including the recently acquired head by the Sorgente Group Foundation, represent the best-preserved replicas of a portrait type attributed to Agrippa Postumus. This portrait can be dated to the specific period corresponding to the peak of his life, between his adoption of 4 AD and his condemnation of 7 AD, when Agrippa Postumus alongside the emperor and the other members of the domus Augusta, received honours and statues both in Rome and throughout the empire. The portraits show the same hairstyle and unmistakable physiognomic traits, particularly the serious and focused expression, enhanced by a twisting that evokes the image of his father, Agrippa.| File | Dimensione | Formato | |
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