Suoni del passato, voci dal presente. L’attività musicale di rom e sinti in Italia tra documenti storici, memorie e autonarrazioni contemporanee.

La tesi presenta una riflessione sull’attività e sulla pratica musicale di rom e sinti in Italia attraverso l’intreccio di fonti storiche, memorie individuali e familiari e autonarrazioni contemporanee. Essa si compone di una prima parte storica incentrata sull’individuazione di documenti sonori concernenti repertori vocali e strumentali romanes e, nello specifico, sulla descrizione della raccolta 093 conservata presso gli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia di Santa Cecilia (Roma). Questa infatti, realizzata da Diego Carpitella e Giorgio Nataletti nel corso del primo pellegrinaggio internazionale dei rom e dei sinti a Pomezia (1965), documenta un evento fondante per le comunità non solo italiane ma anche europee. L’indagine sui “suoni” è stata condotta, in prospettiva partecipativa, raccogliendo diverse testimonianze tra i membri delle stesse comunità – le “voci” – le quali sono state via via incrociate con fonti multiformi (articoli della stampa dell’epoca, documenti audiovisivi, letteratura scientifica, archivi privati e scritture autobiografiche) al fine di ricostruire storie, abitudini, vicende, significati legati all’attività musicale di questa minoranza presente da secoli nel nostro Paese. Seguendo da presso le voci di protagonisti e testimoni prescelti, la prima parte della tesi si lega alla seconda incentrata sul presente etnografico. Qui, attraverso le parole che gli stessi testimoni portano all’attenzione del dialogo, l’indagine apre una serie di “finestre” sulle esperienze attuali di musicisti sinti e rom e, di rimando, sull’attualità di gruppi e musicali, e familiari. Corredano il lavoro tre appendici fotografiche e una appendice multimediale – quest’ultima a esclusiva consultazione dei revisori e dei commissari della tesi – contenente le registrazioni della raccolta 093.