Una delle difficoltà che si hanno a parlare di violenza di genere nel linguaggio è, in primo luogo, il fatto che per molte persone essa rappresenti un problema secondario rispetto alla violenza di genere fuori dal linguaggio. Non lascia lividi, non si manifesta tramite segni visibili sul corpo della persona, pertanto si può pensare che essa sia meno pericolosa della violenza fisica. Si sottovaluta il fatto che, proprio per la difficoltà a renderla esplicita e a prenderla sul serio, essa può rivelarsi anche più pericolosa della violenza fisica, perché ha modo di continuare indisturbata per un periodo molto lungo di tempo, teoricamente all’infinito. In più, le parole possono lasciare ferite non solo nella psiche di una persona, ma talvolta portano anche a un peggioramento dello stato complessivo della vittima, fino a provocarle conseguenze fisiche. Occorre dunque evitare di cedere al benaltrismo, e ricordarsi che si può agire su più livelli, senza pensare che occuparsi di un aspetto della violenza di genere implichi non curarsi degli altri.

Basta saperla vedere: la violenza di genere nella lingua di tutti i giorni / Vera Gheno. - STAMPA. - (2025), pp. 47-68.

Basta saperla vedere: la violenza di genere nella lingua di tutti i giorni

Vera Gheno
2025

Abstract

Una delle difficoltà che si hanno a parlare di violenza di genere nel linguaggio è, in primo luogo, il fatto che per molte persone essa rappresenti un problema secondario rispetto alla violenza di genere fuori dal linguaggio. Non lascia lividi, non si manifesta tramite segni visibili sul corpo della persona, pertanto si può pensare che essa sia meno pericolosa della violenza fisica. Si sottovaluta il fatto che, proprio per la difficoltà a renderla esplicita e a prenderla sul serio, essa può rivelarsi anche più pericolosa della violenza fisica, perché ha modo di continuare indisturbata per un periodo molto lungo di tempo, teoricamente all’infinito. In più, le parole possono lasciare ferite non solo nella psiche di una persona, ma talvolta portano anche a un peggioramento dello stato complessivo della vittima, fino a provocarle conseguenze fisiche. Occorre dunque evitare di cedere al benaltrismo, e ricordarsi che si può agire su più livelli, senza pensare che occuparsi di un aspetto della violenza di genere implichi non curarsi degli altri.
2025
Sperling&Kupfer
Maura Gancitano, Vera Gheno, Jennifer Guerra, Giulia Paganelli, Melissa Panarello, Romana Petri, Chiara Volpato
Le parole sono uno sciame d'api. La violenza contro le donne: una questione culturale
47
68
Vera Gheno
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