La letteratura ungherese dagli anni che precedono l’inizio della Grande Guerra, fino a quelli immediatamente successivi al trattato di pace di Versailles-Trianon, che decreterà lo smembramento dell’Ungheria storica, viene osservata in questi scritti sia attraverso autori che possono esser noti al lettore italiano per averne letto le opere in traduzione, che facendo sentire la voce di scrittori quasi o del tutto sconosciuti, come Géza Gyóni, Gyula Somogyváry o József Pogány. Molte delle opere qui analizzate sono state scritte in un’area geografica compresa tra il Veneto e l’Ungheria Occidentale, una regione che include diverse culture linguistiche e letterarie, e che soprattutto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ha conosciuto un incredibile fermento: basterà ricordare la Trieste di Joyce e Svevo, la Duino di Rilke, la Vienna di Roth, Kraus e Musil, per allargare il compasso e spaziare verso oriente, fino ai confini della Monarchia austroungarica. La prospettiva analitica include sia l'approccio comparatistico, che alcune linee critiche della sociologia della letteratura, con una particolare attenzione alla complessità delle influenze culturali dell'area ampia presa in considerazione, sullo sviluppo della letteratura ungherese qui analizzata. *** The Hungarian literature from the years preceding the outbreak of the Great War to those immediately following the Versailles-Trianon peace treaty, is observed both through authors who may be known to the Italian reader for having read their works in translation, and by the introduction of voices of almost or completely unknown writers, such as Géza Gyóni, Gyula Somogyváry or József Pogány. Many of the works analyzed here were written in a geographical area between Veneto and Western Hungary, a region that includes different linguistic and literary cultures, and which especially between the end of the 19th and the beginning of the 20th century, experienced a special period of cultural development: it will be enough to remember the Trieste of Joyce and Svevo, the Duino of Rilke, the Vienna of Roth, Kraus and Musil, to widen the compass and range towards the east, up to the borders of the Austro-Hungarian Monarchy. The analytical perspective includes both the comparative approach and some critical lines of literary sociology, with a special attention to the complexity of cultural influences of the broad area considered, on the development of the Hungarian literature.

“A quei tempi tutto avveniva secondo le regole”. Letteratura e cultura d'Ungheria al crepuscolo della monarchia asburgica / Sciacovelli A. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1-208.

“A quei tempi tutto avveniva secondo le regole”. Letteratura e cultura d'Ungheria al crepuscolo della monarchia asburgica

Sciacovelli A
2017

Abstract

La letteratura ungherese dagli anni che precedono l’inizio della Grande Guerra, fino a quelli immediatamente successivi al trattato di pace di Versailles-Trianon, che decreterà lo smembramento dell’Ungheria storica, viene osservata in questi scritti sia attraverso autori che possono esser noti al lettore italiano per averne letto le opere in traduzione, che facendo sentire la voce di scrittori quasi o del tutto sconosciuti, come Géza Gyóni, Gyula Somogyváry o József Pogány. Molte delle opere qui analizzate sono state scritte in un’area geografica compresa tra il Veneto e l’Ungheria Occidentale, una regione che include diverse culture linguistiche e letterarie, e che soprattutto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ha conosciuto un incredibile fermento: basterà ricordare la Trieste di Joyce e Svevo, la Duino di Rilke, la Vienna di Roth, Kraus e Musil, per allargare il compasso e spaziare verso oriente, fino ai confini della Monarchia austroungarica. La prospettiva analitica include sia l'approccio comparatistico, che alcune linee critiche della sociologia della letteratura, con una particolare attenzione alla complessità delle influenze culturali dell'area ampia presa in considerazione, sullo sviluppo della letteratura ungherese qui analizzata. *** The Hungarian literature from the years preceding the outbreak of the Great War to those immediately following the Versailles-Trianon peace treaty, is observed both through authors who may be known to the Italian reader for having read their works in translation, and by the introduction of voices of almost or completely unknown writers, such as Géza Gyóni, Gyula Somogyváry or József Pogány. Many of the works analyzed here were written in a geographical area between Veneto and Western Hungary, a region that includes different linguistic and literary cultures, and which especially between the end of the 19th and the beginning of the 20th century, experienced a special period of cultural development: it will be enough to remember the Trieste of Joyce and Svevo, the Duino of Rilke, the Vienna of Roth, Kraus and Musil, to widen the compass and range towards the east, up to the borders of the Austro-Hungarian Monarchy. The analytical perspective includes both the comparative approach and some critical lines of literary sociology, with a special attention to the complexity of cultural influences of the broad area considered, on the development of the Hungarian literature.
2017
978-615-5251-94-8
1
208
Sciacovelli A
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