La fibrosi oculare è un processo implicato in un ampio spettro di patologie oftalmologiche che compromettono la trasparenza della superficie oculare anteriore e, conseguentemente, la capacità visiva. Tale processo è causato, nella maggior parte dei casi, da un’infiammazione cronica che, persistendo nel tempo, stimola le cellule stromali a differenziarsi in miofibroblasti, portando così alla formazione di cicatrici irreversibili a carico della congiuntiva e della cornea. È noto in letteratura che la stimolazione dell’enzima guanilato ciclasi solubile (sGC) può avere importanti effetti antifibrotici sia in vivo che in vitro, come dimostrato dalla sua capacità di inibire l’effetto di differenziazione in miofibroblasti, indotto dal TGFβ, di varie cellule stromali come fibroblasti cutanei e polmonari. Sulla base di questo background scientifico, questa tesi di dottorato ha avuto lo scopo di valutare se la stimolazione della sGC con il composto BAY 41-2272 fosse in grado di attenuare la differenziazione in senso miofibroblastico, indotta dal TGFβ1, di fibroblasti congiuntivali e cheratociti umani. Sperimentalmente, le due tipologie di cellule stromali, pretrattate con BAY 41-2272 prima di essere indotte a differenziare in miofibroblasti dal TGFβ1, sono state sottoposte ai saggi di vitalità/proliferazione, capacità di riparazione della ferita, migrazione e invasività, espressione di marcatori miofibroblastici e capacità di contrarre gel di collagene. Sia nei fibroblasti congiuntivali che nei cheratociti la prestimolazione con BAY 41-2272 ha portato a una riduzione significativa delle capacità proliferative, migratorie e invasive indotte dal TGFβ1. Inoltre, in entrambi i tipi cellulari, il pretrattamento con BAY 41-2272 ha: i) determinato una significativa downregolazione dei livelli di espressione genica e proteica dei principali marcatori miofibroblastici; ii) fortemente contrastato le loro capacità contrattili; iii) inibito in modo significativo la via di segnalazione canonica (Smad dipendente) del TGFβ1; iv) attenuato l'espressione delle citochine proinfiammatorie IL-1β e IL-6. In conclusione, i risultati ottenuti durante questo dottorato forniscono una promettente base scientifica per ulteriori studi di ricerca preclinica volti al possibile sviluppo di soluzioni oftalmiche, contenenti stimolatori/attivatori della sGC, come nuovi potenziali agenti terapeutici in grado di contrastare la fibrosi della congiuntiva e della cornea in differenti patologie oculari.

Studio degli effetti antifibrotici della stimolazione della guanilato ciclasi solubile in cellule stromali di cornea e congiuntiva umana / Bianca Saveria Fioretto. - (2025).

Studio degli effetti antifibrotici della stimolazione della guanilato ciclasi solubile in cellule stromali di cornea e congiuntiva umana

Bianca Saveria Fioretto
2025

Abstract

La fibrosi oculare è un processo implicato in un ampio spettro di patologie oftalmologiche che compromettono la trasparenza della superficie oculare anteriore e, conseguentemente, la capacità visiva. Tale processo è causato, nella maggior parte dei casi, da un’infiammazione cronica che, persistendo nel tempo, stimola le cellule stromali a differenziarsi in miofibroblasti, portando così alla formazione di cicatrici irreversibili a carico della congiuntiva e della cornea. È noto in letteratura che la stimolazione dell’enzima guanilato ciclasi solubile (sGC) può avere importanti effetti antifibrotici sia in vivo che in vitro, come dimostrato dalla sua capacità di inibire l’effetto di differenziazione in miofibroblasti, indotto dal TGFβ, di varie cellule stromali come fibroblasti cutanei e polmonari. Sulla base di questo background scientifico, questa tesi di dottorato ha avuto lo scopo di valutare se la stimolazione della sGC con il composto BAY 41-2272 fosse in grado di attenuare la differenziazione in senso miofibroblastico, indotta dal TGFβ1, di fibroblasti congiuntivali e cheratociti umani. Sperimentalmente, le due tipologie di cellule stromali, pretrattate con BAY 41-2272 prima di essere indotte a differenziare in miofibroblasti dal TGFβ1, sono state sottoposte ai saggi di vitalità/proliferazione, capacità di riparazione della ferita, migrazione e invasività, espressione di marcatori miofibroblastici e capacità di contrarre gel di collagene. Sia nei fibroblasti congiuntivali che nei cheratociti la prestimolazione con BAY 41-2272 ha portato a una riduzione significativa delle capacità proliferative, migratorie e invasive indotte dal TGFβ1. Inoltre, in entrambi i tipi cellulari, il pretrattamento con BAY 41-2272 ha: i) determinato una significativa downregolazione dei livelli di espressione genica e proteica dei principali marcatori miofibroblastici; ii) fortemente contrastato le loro capacità contrattili; iii) inibito in modo significativo la via di segnalazione canonica (Smad dipendente) del TGFβ1; iv) attenuato l'espressione delle citochine proinfiammatorie IL-1β e IL-6. In conclusione, i risultati ottenuti durante questo dottorato forniscono una promettente base scientifica per ulteriori studi di ricerca preclinica volti al possibile sviluppo di soluzioni oftalmiche, contenenti stimolatori/attivatori della sGC, come nuovi potenziali agenti terapeutici in grado di contrastare la fibrosi della congiuntiva e della cornea in differenti patologie oculari.
2025
Mirko Manetti
ITALIA
Bianca Saveria Fioretto
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Tipologia: Tesi di dottorato
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