Serenella Baggio (a cura di), Voci di prigionieri italiani della prima guerra mondiale (Firenze, Accademia della Crusca 2023)

Negli stessi anni in cui Leo Spitzer rifletteva sulle caratteristiche della loro corrispondenza epistolare, gli italiani rinchiusi nei campi di prigionia cominciarono ad essere considerati anche una fonte preziosissima di voci in grado di restituire l’eccezionale polifonia dialettale dell’Italia linguistica. È in questo clima che a Vienna nasce il progetto, curato da Karl von Ettmayer, e condotto sotto la sua supervisione nel corso del 1918, di registrare uno specimen di voci di prigionieri italiani detenuti nei campi di prigionia austriaci. Queste registrazioni sono Depositate nell’Archivio fonografico di Vienna, e sono venute alla luce di recente. Il volume collettaneo curato da Serenella Baggio racconta in modo ricco e articolato presupposti, vicende e risultati di una campagna di raccolta che, per gli studi dialettologici italiani, mette a disposizione testimonianze come lo farebbe una vera e propria "macchina del tempo". In the same years when Leo Spitzer was reflecting on the linguistic characteristics of the letters by italian prisoniers, the Italians locked up in the prison camps began to be considered as a very valuable source of voices able to return the exceptional dialect polyphony of linguistic Italy. It is in this climate that, a project focusing to record a specimen of voices of Italian prisoners held in Austrian prison camps was born in Vienna during 1918. These recordings are deposited in the Phonographic Archive of Vienna, and have recently come to light. The book edited by Serenella Baggio tells in a rich and articulate way assumptions, events and results of a collection campaign that, for Italian dialectological studies, provides evidence as would a real "time machine".