Negli ultimi dieci anni, la Regione Toscana ha implementato una serie di azioni mirate per favorire l'inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità e soggetti svantaggiati, utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo - Asse B, dedicato all'inclusione sociale e alla lotta contro la povertà. Queste politiche non si limitano a fornire un sostegno economico temporaneo, ma mirano a costruire un percorso di autonomia e accompagnamento al lavoro, con l’obiettivo di favorire un inserimento stabile e dignitoso delle persone vulnerabili nel mercato del lavoro. L’inserimento lavorativo non viene considerato semplicemente come un obiettivo finale, ma come un vero e proprio dispositivo pedagogico, capace di promuovere lo sviluppo personale, relazionale e professionale dei soggetti coinvolti. Questo si fonda su una metodologia integrata e personalizzata, in cui ogni percorso viene adattato alle esigenze e alle potenzialità della persona, ciò permette di considerare l’inserimento lavorativo come un processo educativo e formativo, volto non solo all’acquisizione di competenze tecniche, ma anche alla crescita personale, all’autonomia e all’integrazione sociale. La Regione Toscana con l’attivazione dei progetti d’inserimento lavorativo prevede la collaborazione tra diversi attori, tra cui i Servizi Sociali, i Centri per l’Impiego zonali, gli enti del terzo settore e le imprese locali. Tale rete di collaborazione ha il compito di costruire progetti personalizzati, orientati non solo a fornire opportunità lavorative, ma anche a creare ambienti di apprendimento inclusivi e accoglienti. Le persone coinvolte imparano a gestire il tempo, a lavorare in squadra, a risolvere problemi e a comunicare in modo efficace, sviluppando così una serie di capacità trasferibili ad altri contesti. L'inserimento lavorativo diventa un contesto di apprendimento continuo, in cui l’esperienza pratica si combina con l’accompagnamento educativo offerto dai tutor e dagli operatori sociali. L’accompagnamento pedagogico, in particolare, rappresenta un elemento chiave per garantire il successo di questi percorsi. L’idea di tutoraggio va oltre il semplice monitoraggio del progresso lavorativo, poiché mira a sostenere il soggetto fragile in un percorso di crescita personale e professionale. Il tutor agisce come una guida, aiutando la persona a scoprire e sviluppare le proprie capacità, a rafforzare la propria autostima e a costruire relazioni positive con colleghi e datori di lavoro. Questa attenzione alla dimensione relazionale e educativa permette di creare un ambiente di lavoro sicuro e motivante, in cui le persone possono sentirsi valorizzate e riconosciute per il loro contributo. Questo modello consente di rispondere in modo più efficace ai bisogni individuali dei soggetti coinvolti, garantendo che ogni percorso sia pensato su misura e adattato alle esigenze specifiche della persona. La ricerca evidenzia quanto l'inserimento lavorativo sia un dispositivo pedagogico, capace di promuovere lo sviluppo delle persone fragili in termini di competenze, autonomia e relazioni sociali. Il lavoro diventa così un mezzo educativo e trasformativo, in grado di migliorare la qualità della vita dei soggetti fragili e di favorire la loro partecipazione attiva alla comunità. English version Over the past ten years, the Region of Tuscany has implemented a series of targeted actions to promote the social and professional inclusion of people with disabilities and disadvantaged individuals, utilizing resources from the European Social Fund – Axis B, dedicated to social inclusion and the fight against poverty. These policies go beyond providing temporary economic support; they aim to build a path towards autonomy and work accompaniment, with the goal of fostering stable and dignified integration of vulnerable people into the labor market. Work integration is not merely considered a final objective, but rather a true pedagogical tool, capable of fostering personal, relational, and professional development for the individuals involved. This approach is based on an integrated and personalized methodology, in which each path is adapted to the needs and potential of the person. As such, work integration is understood as an educational and formative process, aimed not only at acquiring technical skills but also at promoting personal growth, autonomy, and social inclusion. With the activation of work integration projects, the Region of Tuscany encourages collaboration among various stakeholders, including Social Services, local Employment Centers, Third Sector organizations, and local businesses. This collaborative network is tasked with developing personalized projects that not only provide job opportunities but also create inclusive and welcoming learning environments. Participants learn to manage time, work in teams, solve problems, and communicate effectively, thus developing a set of transferable skills that can be applied in other contexts. Work integration becomes a context of continuous learning, where practical experience is combined with the educational support offered by tutors and social workers. Pedagogical accompaniment plays a key role in ensuring the success of these pathways. The concept of tutoring goes beyond simply monitoring job progress; it aims to support the vulnerable individual in a journey of personal and professional growth. The tutor acts as a guide, helping the person discover and develop their abilities, strengthen their self-esteem, and build positive relationships with colleagues and employers. This focus on relational and educational dimensions helps create a safe and motivating work environment, where individuals feel valued and recognized for their contributions. This model makes it possible to respond more effectively to the individual needs of participants, ensuring that each path is tailor-made and adapted to the specific circumstances of the person. Research highlights how work integration serves as a pedagogical tool, capable of promoting the development of fragile individuals in terms of skills, autonomy, and social relationships. Work thus becomes an educational and transformative means, capable of improving the quality of life for vulnerable people and supporting their active participation in the community.

Inclusione socio-lavorativa dei soggetti vulnerabili: da misura di collocamento a dispositivo pedagogico / Costanza Ulivi. - (2025).

Inclusione socio-lavorativa dei soggetti vulnerabili: da misura di collocamento a dispositivo pedagogico

Costanza Ulivi
2025

Abstract

Negli ultimi dieci anni, la Regione Toscana ha implementato una serie di azioni mirate per favorire l'inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità e soggetti svantaggiati, utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo - Asse B, dedicato all'inclusione sociale e alla lotta contro la povertà. Queste politiche non si limitano a fornire un sostegno economico temporaneo, ma mirano a costruire un percorso di autonomia e accompagnamento al lavoro, con l’obiettivo di favorire un inserimento stabile e dignitoso delle persone vulnerabili nel mercato del lavoro. L’inserimento lavorativo non viene considerato semplicemente come un obiettivo finale, ma come un vero e proprio dispositivo pedagogico, capace di promuovere lo sviluppo personale, relazionale e professionale dei soggetti coinvolti. Questo si fonda su una metodologia integrata e personalizzata, in cui ogni percorso viene adattato alle esigenze e alle potenzialità della persona, ciò permette di considerare l’inserimento lavorativo come un processo educativo e formativo, volto non solo all’acquisizione di competenze tecniche, ma anche alla crescita personale, all’autonomia e all’integrazione sociale. La Regione Toscana con l’attivazione dei progetti d’inserimento lavorativo prevede la collaborazione tra diversi attori, tra cui i Servizi Sociali, i Centri per l’Impiego zonali, gli enti del terzo settore e le imprese locali. Tale rete di collaborazione ha il compito di costruire progetti personalizzati, orientati non solo a fornire opportunità lavorative, ma anche a creare ambienti di apprendimento inclusivi e accoglienti. Le persone coinvolte imparano a gestire il tempo, a lavorare in squadra, a risolvere problemi e a comunicare in modo efficace, sviluppando così una serie di capacità trasferibili ad altri contesti. L'inserimento lavorativo diventa un contesto di apprendimento continuo, in cui l’esperienza pratica si combina con l’accompagnamento educativo offerto dai tutor e dagli operatori sociali. L’accompagnamento pedagogico, in particolare, rappresenta un elemento chiave per garantire il successo di questi percorsi. L’idea di tutoraggio va oltre il semplice monitoraggio del progresso lavorativo, poiché mira a sostenere il soggetto fragile in un percorso di crescita personale e professionale. Il tutor agisce come una guida, aiutando la persona a scoprire e sviluppare le proprie capacità, a rafforzare la propria autostima e a costruire relazioni positive con colleghi e datori di lavoro. Questa attenzione alla dimensione relazionale e educativa permette di creare un ambiente di lavoro sicuro e motivante, in cui le persone possono sentirsi valorizzate e riconosciute per il loro contributo. Questo modello consente di rispondere in modo più efficace ai bisogni individuali dei soggetti coinvolti, garantendo che ogni percorso sia pensato su misura e adattato alle esigenze specifiche della persona. La ricerca evidenzia quanto l'inserimento lavorativo sia un dispositivo pedagogico, capace di promuovere lo sviluppo delle persone fragili in termini di competenze, autonomia e relazioni sociali. Il lavoro diventa così un mezzo educativo e trasformativo, in grado di migliorare la qualità della vita dei soggetti fragili e di favorire la loro partecipazione attiva alla comunità. English version Over the past ten years, the Region of Tuscany has implemented a series of targeted actions to promote the social and professional inclusion of people with disabilities and disadvantaged individuals, utilizing resources from the European Social Fund – Axis B, dedicated to social inclusion and the fight against poverty. These policies go beyond providing temporary economic support; they aim to build a path towards autonomy and work accompaniment, with the goal of fostering stable and dignified integration of vulnerable people into the labor market. Work integration is not merely considered a final objective, but rather a true pedagogical tool, capable of fostering personal, relational, and professional development for the individuals involved. This approach is based on an integrated and personalized methodology, in which each path is adapted to the needs and potential of the person. As such, work integration is understood as an educational and formative process, aimed not only at acquiring technical skills but also at promoting personal growth, autonomy, and social inclusion. With the activation of work integration projects, the Region of Tuscany encourages collaboration among various stakeholders, including Social Services, local Employment Centers, Third Sector organizations, and local businesses. This collaborative network is tasked with developing personalized projects that not only provide job opportunities but also create inclusive and welcoming learning environments. Participants learn to manage time, work in teams, solve problems, and communicate effectively, thus developing a set of transferable skills that can be applied in other contexts. Work integration becomes a context of continuous learning, where practical experience is combined with the educational support offered by tutors and social workers. Pedagogical accompaniment plays a key role in ensuring the success of these pathways. The concept of tutoring goes beyond simply monitoring job progress; it aims to support the vulnerable individual in a journey of personal and professional growth. The tutor acts as a guide, helping the person discover and develop their abilities, strengthen their self-esteem, and build positive relationships with colleagues and employers. This focus on relational and educational dimensions helps create a safe and motivating work environment, where individuals feel valued and recognized for their contributions. This model makes it possible to respond more effectively to the individual needs of participants, ensuring that each path is tailor-made and adapted to the specific circumstances of the person. Research highlights how work integration serves as a pedagogical tool, capable of promoting the development of fragile individuals in terms of skills, autonomy, and social relationships. Work thus becomes an educational and transformative means, capable of improving the quality of life for vulnerable people and supporting their active participation in the community.
2025
Giovanna Del Gobbo
ITALIA
Costanza Ulivi
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Descrizione: Inclusione socio-lavorativa dei soggetti vulnerabili: da misura di collocamento a dispositivo pedagogico
Tipologia: Tesi di dottorato
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