La tesi esplora il ruolo degli scolopi nel Granducato di Toscana tra il 1630 e il 1737, con particolare attenzione al loro impatto nei settori educativo, politico, sociale ed economico. La ricerca evidenzia come l'ordine, fondato da Giuseppe Calasanzio, abbia introdotto un modello educativo innovativo, inclusivo e accessibile a tutte le classi sociali. Le scuole pie svolsero un ruolo decisivo nella promozione della mobilità sociale, offrendo opportunità di istruzione anche ai giovani dei ceti meno abbienti. Il contributo degli scolopi si colloca nel più ampio contesto delle riforme post-tridentine, ma si distingue per l’apertura all’insegnamento scientifico, inclusivo del pensiero galileiano, e per l’uso del volgare: elementi rivoluzionari per l’educazione religiosa dell’epoca. L'analisi è suddivisa in cinque capitoli, che esaminano l'evoluzione delle scuole pie nel contesto fiorentino, l'organizzazione interna delle istituzioni scolastiche, i rapporti con la società e il retroterra sociale e culturale degli studenti. Particolare attenzione è dedicata alle relazioni con la dinastia medicea, la quale sostenne politicamente e finanziariamente l’espansione degli scolopi, facendone un alleato strategico per consolidare il potere e diffondere i valori cattolici della Controriforma. Attraverso un'approfondita analisi interdisciplinare delle fonti primarie, per la maggior parte inedite, la tesi ricostruisce le dinamiche economiche, politiche e culturali che influenzarono l’attività degli scolopi, offrendo una visione più completa del loro ruolo nella società toscana del XVII e XVIII secolo. Questo lavoro colma così una significativa lacuna storiografica, restituendo agli scolopi il giusto rilievo nel panorama educativo e sociale dell’epoca.
Gli Scolopi nel Granducato mediceo (1630-1737). Storia del rapporto culturale, politico, economico tra le Scuole Pie, la corte e la società toscana / Corso Fabrizzi. - (2025).
Gli Scolopi nel Granducato mediceo (1630-1737). Storia del rapporto culturale, politico, economico tra le Scuole Pie, la corte e la società toscana.
Corso Fabrizzi
2025
Abstract
La tesi esplora il ruolo degli scolopi nel Granducato di Toscana tra il 1630 e il 1737, con particolare attenzione al loro impatto nei settori educativo, politico, sociale ed economico. La ricerca evidenzia come l'ordine, fondato da Giuseppe Calasanzio, abbia introdotto un modello educativo innovativo, inclusivo e accessibile a tutte le classi sociali. Le scuole pie svolsero un ruolo decisivo nella promozione della mobilità sociale, offrendo opportunità di istruzione anche ai giovani dei ceti meno abbienti. Il contributo degli scolopi si colloca nel più ampio contesto delle riforme post-tridentine, ma si distingue per l’apertura all’insegnamento scientifico, inclusivo del pensiero galileiano, e per l’uso del volgare: elementi rivoluzionari per l’educazione religiosa dell’epoca. L'analisi è suddivisa in cinque capitoli, che esaminano l'evoluzione delle scuole pie nel contesto fiorentino, l'organizzazione interna delle istituzioni scolastiche, i rapporti con la società e il retroterra sociale e culturale degli studenti. Particolare attenzione è dedicata alle relazioni con la dinastia medicea, la quale sostenne politicamente e finanziariamente l’espansione degli scolopi, facendone un alleato strategico per consolidare il potere e diffondere i valori cattolici della Controriforma. Attraverso un'approfondita analisi interdisciplinare delle fonti primarie, per la maggior parte inedite, la tesi ricostruisce le dinamiche economiche, politiche e culturali che influenzarono l’attività degli scolopi, offrendo una visione più completa del loro ruolo nella società toscana del XVII e XVIII secolo. Questo lavoro colma così una significativa lacuna storiografica, restituendo agli scolopi il giusto rilievo nel panorama educativo e sociale dell’epoca.File | Dimensione | Formato | |
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