Un’influente tradizione illuministica, ma già risalente al Seicento di Hobbes e Descartes, ha spesso presentato l’origine della scienza moderna come una rottura netta con il sapere tradizionale: una luce che squarcia le tenebre dell’aristotelismo cristiano, il cui impianto metafisico-teologico ha plasmato per secoli l’indagine sulla natura. Da tempo, tuttavia, la storiografia ha criticato questo mito di autolegittimazione storica dell’illuminismo. Ciò che chiamiamo «scienza moderna», e la cui origine associamo in primo luogo a Galileo Galilei, è frutto di una lunga accumulazione di punti di crisi e di innovazione; punti interni al paradigma filosofico tradizionale – o piuttosto, ai diversi paradigmi tradizionali nel loro instabile intreccio.
Una rivoluzione della scienza / Guido Frilli. - STAMPA. - (2025), pp. 109-116.
Una rivoluzione della scienza
Guido Frilli
2025
Abstract
Un’influente tradizione illuministica, ma già risalente al Seicento di Hobbes e Descartes, ha spesso presentato l’origine della scienza moderna come una rottura netta con il sapere tradizionale: una luce che squarcia le tenebre dell’aristotelismo cristiano, il cui impianto metafisico-teologico ha plasmato per secoli l’indagine sulla natura. Da tempo, tuttavia, la storiografia ha criticato questo mito di autolegittimazione storica dell’illuminismo. Ciò che chiamiamo «scienza moderna», e la cui origine associamo in primo luogo a Galileo Galilei, è frutto di una lunga accumulazione di punti di crisi e di innovazione; punti interni al paradigma filosofico tradizionale – o piuttosto, ai diversi paradigmi tradizionali nel loro instabile intreccio.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.