ITA: Negli ultimi anni, il costante aumento delle imprese sociali ha portato la Commissione Europea (2020) a realizzare una mappatura degli ecosistemi sociali (2014–2020), con l’obiettivo di analizzarne l’evoluzione, le attività e i profili professionali emergenti. In Italia, oltre il 50% dei lavoratori delle imprese sociali opera nei settori socio-sanitario e socio-educativo (ISTAT, 2020), evidenziando il ruolo centrale di questi servizi nel sistema di welfare. In tale contesto, acquisisce crescente rilevanza il riconoscimento di competenze non solo tecnico-professionali, ma anche strategiche, trasversali, cognitive e riflessive (Epifani, 2003), soprattutto nelle cosiddette “funzioni intermedie”, che includono responsabilità di coordinamento e gestione (Abhervé & Dubois, 2009). La presente ricerca si concentra sulla figura del coordinatore dei servizi alla persona, professionista che opera all’intersezione tra ambiti educativi e manageriali, gestendo competenze eterogenee in contesti complessi. Il quadro teorico di riferimento è di tipo ecologico-naturalistico, e la metodologia adottata è qualitativa ed evidence-based (Mortari, 2012). Lo studio si avvale di interviste semi-strutturate rivolte sia ai coordinatori sia ad altri attori professionali del settore, con l’obiettivo di realizzare un’indagine esplorativa triangolare (Trinchero & Robasto, 2019). L’analisi dei dati, condotta secondo i principi della Grounded Theory (Glaser & Strauss, 1967) e supportata dal software Atlas.ti 22, evidenzia una visione articolata delle competenze e delle responsabilità del coordinatore. I risultati suggeriscono inoltre la necessità di una riflessione approfondita sulla consapevolezza del ruolo professionale all’interno di un contesto frammentato come quello dell’economia sociale, con particolare riferimento alle cooperative sociali operanti nel territorio toscano. //// ENG: The growing relevance of social enterprises across Europe has spurred increased attention to their organizational ecosystems and the professional profiles emerging within them. In Italy, over 50% of employees in social enterprises work in the social-health and educational sectors (ISTAT, 2020), underscoring their pivotal role in the national welfare system. Within these services, the demand for not only technical expertise but also strategic, transversal, cognitive, and reflective competencies is steadily rising (Epifani, 2003), particularly among professionals in intermediate roles with coordination and management duties (Abhervé & Dubois, 2009). This study explores the role of the coordinator of personal care services, a second-tier professional operating at the intersection of educational and managerial domains. The research adopts an ecological-naturalistic framework and a qualitative, evidence-based methodology (Mortari, 2012). Semi-structured interviews were conducted with both coordinators and other professionals in the same settings to carry out a triangular exploratory study (Trinchero & Robasto, 2019). Data analysis followed the principles of Grounded Theory (Glaser & Strauss, 1967), supported by Atlas.ti 22. The findings offer a detailed view of the coordinator's responsibilities, skills, and knowledge, and highlight the need for deeper reflection on professional identity and awareness within the fragmented context of the social economy – particularly in social cooperatives operating in Tuscany.
La professionalizzazione del Coordinatore dei servizi alla persona nel Terzo Settore. Quale ruolo nel mondo del lavoro / Debora Daddi. - (2023).
La professionalizzazione del Coordinatore dei servizi alla persona nel Terzo Settore. Quale ruolo nel mondo del lavoro.
Debora Daddi
2023
Abstract
ITA: Negli ultimi anni, il costante aumento delle imprese sociali ha portato la Commissione Europea (2020) a realizzare una mappatura degli ecosistemi sociali (2014–2020), con l’obiettivo di analizzarne l’evoluzione, le attività e i profili professionali emergenti. In Italia, oltre il 50% dei lavoratori delle imprese sociali opera nei settori socio-sanitario e socio-educativo (ISTAT, 2020), evidenziando il ruolo centrale di questi servizi nel sistema di welfare. In tale contesto, acquisisce crescente rilevanza il riconoscimento di competenze non solo tecnico-professionali, ma anche strategiche, trasversali, cognitive e riflessive (Epifani, 2003), soprattutto nelle cosiddette “funzioni intermedie”, che includono responsabilità di coordinamento e gestione (Abhervé & Dubois, 2009). La presente ricerca si concentra sulla figura del coordinatore dei servizi alla persona, professionista che opera all’intersezione tra ambiti educativi e manageriali, gestendo competenze eterogenee in contesti complessi. Il quadro teorico di riferimento è di tipo ecologico-naturalistico, e la metodologia adottata è qualitativa ed evidence-based (Mortari, 2012). Lo studio si avvale di interviste semi-strutturate rivolte sia ai coordinatori sia ad altri attori professionali del settore, con l’obiettivo di realizzare un’indagine esplorativa triangolare (Trinchero & Robasto, 2019). L’analisi dei dati, condotta secondo i principi della Grounded Theory (Glaser & Strauss, 1967) e supportata dal software Atlas.ti 22, evidenzia una visione articolata delle competenze e delle responsabilità del coordinatore. I risultati suggeriscono inoltre la necessità di una riflessione approfondita sulla consapevolezza del ruolo professionale all’interno di un contesto frammentato come quello dell’economia sociale, con particolare riferimento alle cooperative sociali operanti nel territorio toscano. //// ENG: The growing relevance of social enterprises across Europe has spurred increased attention to their organizational ecosystems and the professional profiles emerging within them. In Italy, over 50% of employees in social enterprises work in the social-health and educational sectors (ISTAT, 2020), underscoring their pivotal role in the national welfare system. Within these services, the demand for not only technical expertise but also strategic, transversal, cognitive, and reflective competencies is steadily rising (Epifani, 2003), particularly among professionals in intermediate roles with coordination and management duties (Abhervé & Dubois, 2009). This study explores the role of the coordinator of personal care services, a second-tier professional operating at the intersection of educational and managerial domains. The research adopts an ecological-naturalistic framework and a qualitative, evidence-based methodology (Mortari, 2012). Semi-structured interviews were conducted with both coordinators and other professionals in the same settings to carry out a triangular exploratory study (Trinchero & Robasto, 2019). Data analysis followed the principles of Grounded Theory (Glaser & Strauss, 1967), supported by Atlas.ti 22. The findings offer a detailed view of the coordinator's responsibilities, skills, and knowledge, and highlight the need for deeper reflection on professional identity and awareness within the fragmented context of the social economy – particularly in social cooperatives operating in Tuscany.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.