Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcuni contributi recenti hanno affrontato la questione della persistenza dei rotoli anche nei secoli successivi all’affermazione quasi completa dei codici, portando nuovi elementi nella ricostruzione di questo aspetto della storia della circolazione libraria e della cultura. Dalla fine del IV secolo in poi, infatti, i rotoli, usati sia orizzontalmente che verticalmente, sono scarsamente documentati, ma l’identificazione pur di pochi esemplari, rispetto alla stragrande maggioranza di codici, rivela che tale formato mantiene una certa vitalità e che il suo impiego diviene distintivo e peculiare di alcuni ambienti. Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari. Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.
Gli ultimi rotoli greci: quale utilizzo dopo il IV secolo? / Marco Stroppa. - STAMPA. - (2023), pp. 467-484. (Intervento presentato al convegno 20. Convegno di egittologia e papirologia tenutosi a Siracusa).
Gli ultimi rotoli greci: quale utilizzo dopo il IV secolo?
Marco Stroppa
2023
Abstract
Nell’ampio panorama delle ricerche sul passaggio da rotolo a codice nell’epoca tardoantica, alcuni contributi recenti hanno affrontato la questione della persistenza dei rotoli anche nei secoli successivi all’affermazione quasi completa dei codici, portando nuovi elementi nella ricostruzione di questo aspetto della storia della circolazione libraria e della cultura. Dalla fine del IV secolo in poi, infatti, i rotoli, usati sia orizzontalmente che verticalmente, sono scarsamente documentati, ma l’identificazione pur di pochi esemplari, rispetto alla stragrande maggioranza di codici, rivela che tale formato mantiene una certa vitalità e che il suo impiego diviene distintivo e peculiare di alcuni ambienti. Nel presente contributo affronterò alcuni aspetti specifici, che si collocano in questo quadro generale e sono relativi ai testi in greco. Propongo un’indagine quantitativa sui rotoli letterari del IV secolo, con alcune considerazioni sulla base dei dati disponibili relativi alla produzione libraria del IV e aggiungo un breve approfondimento sulla produzione, sempre nel IV secolo, di un tipo specifico di libro tecnico, i commentari. Nella seconda parte esamino le testimonianze di rotoli successive al V secolo e il loro contenuto, in particolare le lettere festali, i testi patristici certamente su rotolo, e una selezione di casi di formato incerto, fra cui alcuni molto probabilmente si possono assegnare a rotoli, mentre per molti restano grosse difficoltà per identificare il formato con certezza, sia nel caso di testi noti, sia ancor di più per testi frammentari e non noti da altre fonti.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



