I manoscritti che tramandano il corpus dell'Asceticon dell'abate Isaia sono circa una quindicina: non esiste al giorno d’oggi un’edizione critica del testo greco e non è stata ancora completata una ricognizione e collazione sistematica dei manoscritti. Un testo greco è stato stampato nel 1911 dal monaco Agostino, ma è ben lungi dal costituire una edizione di riferimento e infatti non compare nel Thesaurus Linguae Graecae on line. Inoltre, come molte opere analoghe, l’Asceticon ebbe una rapida diffusione anche in versioni in lingue diverse dal greco. Come spesso avviene nel caso di opere di questo tipo, i testimoni della tradizione manoscritta riflettono il carattere magmatico del materiale; il contenuto e la struttura dell’intera raccolta, nonché il contenuto e l’estensione anche di un singolo discorso, presentano oscillazioni non solo nelle versioni in altre lingue, ma anche all’interno delle testimonianze per la lingua greca. Infine per il Discorso 4 (= 11 nella versione siriaca)11 e per il Discorso 21 (= 14 nella versione siriaca)12 abbiamo due testimoni su papiro; il primo è un frammento conservato presso la Columbia University di New York, il secondo presso l’Archivio di Stato di Firenze: entrambi presentano caratteristiche interessanti, oltre al fatto in sé di contenere il testo dell’Asceticon.

I papiri greci dell’Asceticon dell’abate Isaia / Marco Stroppa. - STAMPA. - (2016), pp. 549-560. (Intervento presentato al convegno 27th International Congress of Papyrology).

I papiri greci dell’Asceticon dell’abate Isaia

Marco Stroppa
2016

Abstract

I manoscritti che tramandano il corpus dell'Asceticon dell'abate Isaia sono circa una quindicina: non esiste al giorno d’oggi un’edizione critica del testo greco e non è stata ancora completata una ricognizione e collazione sistematica dei manoscritti. Un testo greco è stato stampato nel 1911 dal monaco Agostino, ma è ben lungi dal costituire una edizione di riferimento e infatti non compare nel Thesaurus Linguae Graecae on line. Inoltre, come molte opere analoghe, l’Asceticon ebbe una rapida diffusione anche in versioni in lingue diverse dal greco. Come spesso avviene nel caso di opere di questo tipo, i testimoni della tradizione manoscritta riflettono il carattere magmatico del materiale; il contenuto e la struttura dell’intera raccolta, nonché il contenuto e l’estensione anche di un singolo discorso, presentano oscillazioni non solo nelle versioni in altre lingue, ma anche all’interno delle testimonianze per la lingua greca. Infine per il Discorso 4 (= 11 nella versione siriaca)11 e per il Discorso 21 (= 14 nella versione siriaca)12 abbiamo due testimoni su papiro; il primo è un frammento conservato presso la Columbia University di New York, il secondo presso l’Archivio di Stato di Firenze: entrambi presentano caratteristiche interessanti, oltre al fatto in sé di contenere il testo dell’Asceticon.
2016
Proceedings of the 27th International Congress of Papyrology Warsaw, 29 July – 3 August 2013
27th International Congress of Papyrology
Marco Stroppa
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