Questo lavoro ha come obiettivo quello di indagare i risvolti di una funzione musicale in alcuni romanzi indicativi del processo di rinnovamento discusso e messo in pratica dagli autori che hanno partecipato alla stagione poetica della neoavanguardia, in particolar modo del cosiddetto Gruppo 63. Nella prima parte, lo studio ricostruisce il panorama delle collaborazioni e della condivisione di un comune orizzonte estetico e di ricerca tra i musicisti dell’avanguardia della Nuova musica e gli scrittori della neoavanguardia, dalla nascita del «verri» fino al numero monografico della rivista uscito nel 1969 e dedicato alla Nuova musica. Nella seconda parte del lavoro, si considera il paradigma dell’intermedialità proposto da Steven Paul Scher e Werner Wolf tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta come modello di analisi adatto a comprendere i modi e i significati della musicalizzazione del romanzo: in particolare, secondo il modello analitico proposto da Wolf nell’ambito degli studi musicoletterari, anche per un testo eminentemente letterario come il romanzo, è possibile parlare di musicalizzazione rispetto a due diversi livelli di coinvolgimento della musica nella composizione del testo: 1) tematizzazione esplicita dell’oggetto musicale e 2) imitazione implicita delle forme di composizione e degli aspetti sonori. Nella terza parte del lavoro, la rielaborazione di questo paradigma viene applicata alla lettura del corpus dei testi per verificare la presenza di una funzione musicale nei romanzi della neoavanguardia: 1) come tematizzazione all’interno del testo (intratextual thematization: L’anonimo lombardo, Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino) 2) come elemento di composizione formale (implicit imitation) rispetto a una riformulazione del piano linguistico (la sua sonorizzazione, ovvero, il ritmo della sintassi, la funzione della voce e la composizione verbale del paesaggio sonoro: Hilarotragoedia di Giorgio Manganelli, Tristano di Nanni Balestrini, Capriccio italiano e Il giuoco dell’oca di Edoardo Sanguineti, Partita di Antonio Porta, L’orizzonte di Carla Vasio, La narcisata-La controra di Arbasino); in merito all’influenza di alcune forme musicali, come la forma tema e variazioni, la fuga contrappuntistica e la moment form sulle strutture di alcuni romanzi (Nuovo commento di Manganelli, Tristano di Balestrini, L’arte della fuga di Giuseppe Pontiggia, Fughe di Roberto Di Marco). This work aims to investigate the role of a musical function in some representative novels that reflect the process of renewal discussed and implemented by the authors who participated in the poetic movement of the neo-avant-garde, particularly the so-called Group 63. In the first part, the study reconstructs the landscape of collaborations and the sharing of a common aesthetic and research horizon between the avant-garde musicians of the New Music movement and the writers of the neo-avant-garde, from the birth of "verri" to the monographic issue of the journal published in 1969 dedicated to New Music. In the second part of the work, the paradigm of intermediality proposed by Steven Paul Scher and Werner Wolf between the 1960s and the 1990s is considered as an analytical model suitable for understanding the ways and meanings of the musicalization of the novel. Specifically, according to the analytical model proposed by Wolf in the field of music-literary studies, it is possible to speak of musicalization even in a predominantly literary text like the novel, with reference to two different levels of musical involvement in the composition of the text: 1) explicit thematization of the musical object and 2) implicit imitation of compositional forms and sonic aspects. In the third part of the work, the rethinking of this paradigm is applied to the reading of the corpus of texts to verify the presence of a musical function in the novels of the neo-avant-garde: 1) as thematization within the text (intratextual thematization: L’anonimo lombardo, Fratelli d’Italia by Alberto Arbasino) 2) as an element of formal composition (implicit imitation) concerning a reformulation of the linguistic plane (its sonorization, that is, the rhythm of syntax, the function of voice, and the verbal composition of the soundscape: Hilarotragoedia by Giorgio Manganelli, Tristano by Nanni Balestrini, Capriccio italiano and Il giuoco dell’oca by Edoardo Sanguineti, Partita by Antonio Porta, L’orizzonte by Carla Vasio, La narcisata-La controra by Arbasino); with respect to the influence of certain musical forms, such as theme and variations, contrapuntal fugue, and moment form on the structures of some novels (Nuovo commento by Manganelli, Tristano by Balestrini, L’arte della fuga by Giuseppe Pontiggia, Fughe by Roberto Di Marco).
Nuovo suono. La funzione musicale nei romanzi della neoavanguardia / Chiara Canali. - (2025).
Nuovo suono. La funzione musicale nei romanzi della neoavanguardia
Chiara Canali
2025
Abstract
Questo lavoro ha come obiettivo quello di indagare i risvolti di una funzione musicale in alcuni romanzi indicativi del processo di rinnovamento discusso e messo in pratica dagli autori che hanno partecipato alla stagione poetica della neoavanguardia, in particolar modo del cosiddetto Gruppo 63. Nella prima parte, lo studio ricostruisce il panorama delle collaborazioni e della condivisione di un comune orizzonte estetico e di ricerca tra i musicisti dell’avanguardia della Nuova musica e gli scrittori della neoavanguardia, dalla nascita del «verri» fino al numero monografico della rivista uscito nel 1969 e dedicato alla Nuova musica. Nella seconda parte del lavoro, si considera il paradigma dell’intermedialità proposto da Steven Paul Scher e Werner Wolf tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta come modello di analisi adatto a comprendere i modi e i significati della musicalizzazione del romanzo: in particolare, secondo il modello analitico proposto da Wolf nell’ambito degli studi musicoletterari, anche per un testo eminentemente letterario come il romanzo, è possibile parlare di musicalizzazione rispetto a due diversi livelli di coinvolgimento della musica nella composizione del testo: 1) tematizzazione esplicita dell’oggetto musicale e 2) imitazione implicita delle forme di composizione e degli aspetti sonori. Nella terza parte del lavoro, la rielaborazione di questo paradigma viene applicata alla lettura del corpus dei testi per verificare la presenza di una funzione musicale nei romanzi della neoavanguardia: 1) come tematizzazione all’interno del testo (intratextual thematization: L’anonimo lombardo, Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino) 2) come elemento di composizione formale (implicit imitation) rispetto a una riformulazione del piano linguistico (la sua sonorizzazione, ovvero, il ritmo della sintassi, la funzione della voce e la composizione verbale del paesaggio sonoro: Hilarotragoedia di Giorgio Manganelli, Tristano di Nanni Balestrini, Capriccio italiano e Il giuoco dell’oca di Edoardo Sanguineti, Partita di Antonio Porta, L’orizzonte di Carla Vasio, La narcisata-La controra di Arbasino); in merito all’influenza di alcune forme musicali, come la forma tema e variazioni, la fuga contrappuntistica e la moment form sulle strutture di alcuni romanzi (Nuovo commento di Manganelli, Tristano di Balestrini, L’arte della fuga di Giuseppe Pontiggia, Fughe di Roberto Di Marco). This work aims to investigate the role of a musical function in some representative novels that reflect the process of renewal discussed and implemented by the authors who participated in the poetic movement of the neo-avant-garde, particularly the so-called Group 63. In the first part, the study reconstructs the landscape of collaborations and the sharing of a common aesthetic and research horizon between the avant-garde musicians of the New Music movement and the writers of the neo-avant-garde, from the birth of "verri" to the monographic issue of the journal published in 1969 dedicated to New Music. In the second part of the work, the paradigm of intermediality proposed by Steven Paul Scher and Werner Wolf between the 1960s and the 1990s is considered as an analytical model suitable for understanding the ways and meanings of the musicalization of the novel. Specifically, according to the analytical model proposed by Wolf in the field of music-literary studies, it is possible to speak of musicalization even in a predominantly literary text like the novel, with reference to two different levels of musical involvement in the composition of the text: 1) explicit thematization of the musical object and 2) implicit imitation of compositional forms and sonic aspects. In the third part of the work, the rethinking of this paradigm is applied to the reading of the corpus of texts to verify the presence of a musical function in the novels of the neo-avant-garde: 1) as thematization within the text (intratextual thematization: L’anonimo lombardo, Fratelli d’Italia by Alberto Arbasino) 2) as an element of formal composition (implicit imitation) concerning a reformulation of the linguistic plane (its sonorization, that is, the rhythm of syntax, the function of voice, and the verbal composition of the soundscape: Hilarotragoedia by Giorgio Manganelli, Tristano by Nanni Balestrini, Capriccio italiano and Il giuoco dell’oca by Edoardo Sanguineti, Partita by Antonio Porta, L’orizzonte by Carla Vasio, La narcisata-La controra by Arbasino); with respect to the influence of certain musical forms, such as theme and variations, contrapuntal fugue, and moment form on the structures of some novels (Nuovo commento by Manganelli, Tristano by Balestrini, L’arte della fuga by Giuseppe Pontiggia, Fughe by Roberto Di Marco).| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Nuovo suono. La funzione musicale nei romanzi della neoavanguardia_Canali Chiara.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
3.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.09 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



