La ricerca si propone di offrire una lettura integrata sul concetto di sostenibilità nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale, con l’obiettivo di individuare possibili criteri e parametri attraverso cui un intervento di restauro possa considerarsi sostenibile, in riferimento all’utilizzo anche di prodotti per il restauro. A partire dall’analisi semantica del termine “sostenibilità”, prima attraverso una revisione dei dizionari storici, poi dei documenti e testi internazionali che hanno esteso la sua originaria accezione e contribuito a un suo trasferimento di senso, la ricerca è condotta attraverso la disamina della letteratura e di documenti di archivio, sia di organismi come l’Unesco per indagare il coinvolgimento della cooperazione internazionale nella promozione allo sviluppo sostenibile e ai principi di sostenibilità nell’ambito anche della conservazione del patrimonio mondiale, sia dei principali centri di ricerca per la conservazione del patrimonio, individuando come nuove problematiche relative anche ai rischi conservativi del patrimonio culturale abbiano negli ultimi decenni orientato le ricerche nel campo del restauro. Altresì attraverso l’analisi dei diversi approcci e dei documenti di alcune aziende produttrici è restituito nel lavoro come sia avvenuta anche la ricezione di nuovi paradigmi, quali la sostenibilità, da parte di alcune imprese produttrici di materiali per il restauro, in Italia e all’estero, sia all’interno della propria filiera produttiva sia nella varietà di materiali e soluzioni proposte. Una sezione, approfondita anche durante i mesi di ricerca previsti dalla borsa di dottorato presso l’azienda Phase e la sede estera dell’Universitat Politècnica de València, è dedicata all’analisi e alla comparazione di principi attivi e di prodotti sperimentati e impiegati oggi per la conservazione del patrimonio, e al confronto tra i diversi processi produttivi. In ultimo, sulla base dei modelli di Heritage Impact Assessment (HIA), che l’Unesco offre oggi per la valutazione dei possibili impatti di nuovi progetti e interventi sui siti Patrimonio Mondiale, la ricerca propone una possibile revisione di questi strumenti, attraverso schede per l’analisi degli interventi conservativi e dei prodotti impiegati nell’ambito del restauro. Esaminando non solo i parametri attualmente valutati per definire la sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma definendo anche parametri di sostenibilità di intervento, in relazione alla compatibilità, efficacia e durabilità, alle implicazioni spazio-temporali che richiedono verifiche nel medio e lungo periodo dei trattamenti eseguiti, la ricerca tenta di offrire alcuni nuovi strumenti e linee guida per valutare quanto e come la sostenibilità sia oggi perseguibile negli interventi e nei trattamenti di restauro su manufatti architettonici, e ne propone alcuni esempi applicativi attraverso una antologia di casi studio nel Centro Storico di Firenze sito Unesco. // The research aims to offer an integrated reading on the concept of sustainability in the context of cultural heritage conservation, with the objective of identifying possible criteria and parameters through which a restoration intervention can be considered sustainable, in reference to the use of restoration products as well. Starting from a semantic analysis of the term ‘sustainability’, first through a review of historical dictionaries, then of documents and international texts that have extended its original meaning and contributed to its transfer of meaning, the research is conducted by examining the literature and archive documents, both of bodies such as Unesco to investigate the involvement of international cooperation in the promotion of sustainable development and the principles of sustainability in the field of world heritage conservation as well, and of the main research centres for heritage conservation, identifying how new issues relating also to the conservation risks of cultural heritage have in recent decades oriented research in the field of restoration. In addition, through the analysis of the different approaches and documents of some manufacturing companies, the work also shows how the reception of new paradigms, such as sustainability, by some companies producing materials for restoration, in Italy and abroad, has taken place, both within their production chain and in the variety of materials and solutions proposed. A section, which was also deepened during the months of research envisaged by the PhD scholarship at the Phase company and the foreign branch of the Universitat Politècnica de València, is dedicated to the analysis and comparison of active ingredients and products tested and used today for heritage conservation, and to the comparison of different production processes. Finally, on the basis of the Heritage Impact Assessment (HIA) models, which Unesco now offers for evaluating the possible impacts of new projects and interventions on World Heritage sites, the research proposes a possible revision of these tools, through forms for analysing conservation interventions and products used in the field of restoration. By examining not only the parameters currently evaluated to define environmental, economic and social sustainability, but also by defining parameters of intervention sustainability, in relation to compatibility, efficacy and durability, and to the space-time implications that require medium and long term verifications of the treatments carried out, the research attempts to offer some new tools and guidelines to evaluate how and to what extent sustainability can be pursued today in interventions and restoration treatments on architectural artefacts, and proposes some applicative examples through an anthology of case studies in the Historic Centre of Florence, a Unesco site.

Sustainable Heritage: il valore della sostenibilità per la conservazione e la gestione del patrimonio culturale / Bordoni Paola. - (2025).

Sustainable Heritage: il valore della sostenibilità per la conservazione e la gestione del patrimonio culturale

Bordoni Paola
2025

Abstract

La ricerca si propone di offrire una lettura integrata sul concetto di sostenibilità nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale, con l’obiettivo di individuare possibili criteri e parametri attraverso cui un intervento di restauro possa considerarsi sostenibile, in riferimento all’utilizzo anche di prodotti per il restauro. A partire dall’analisi semantica del termine “sostenibilità”, prima attraverso una revisione dei dizionari storici, poi dei documenti e testi internazionali che hanno esteso la sua originaria accezione e contribuito a un suo trasferimento di senso, la ricerca è condotta attraverso la disamina della letteratura e di documenti di archivio, sia di organismi come l’Unesco per indagare il coinvolgimento della cooperazione internazionale nella promozione allo sviluppo sostenibile e ai principi di sostenibilità nell’ambito anche della conservazione del patrimonio mondiale, sia dei principali centri di ricerca per la conservazione del patrimonio, individuando come nuove problematiche relative anche ai rischi conservativi del patrimonio culturale abbiano negli ultimi decenni orientato le ricerche nel campo del restauro. Altresì attraverso l’analisi dei diversi approcci e dei documenti di alcune aziende produttrici è restituito nel lavoro come sia avvenuta anche la ricezione di nuovi paradigmi, quali la sostenibilità, da parte di alcune imprese produttrici di materiali per il restauro, in Italia e all’estero, sia all’interno della propria filiera produttiva sia nella varietà di materiali e soluzioni proposte. Una sezione, approfondita anche durante i mesi di ricerca previsti dalla borsa di dottorato presso l’azienda Phase e la sede estera dell’Universitat Politècnica de València, è dedicata all’analisi e alla comparazione di principi attivi e di prodotti sperimentati e impiegati oggi per la conservazione del patrimonio, e al confronto tra i diversi processi produttivi. In ultimo, sulla base dei modelli di Heritage Impact Assessment (HIA), che l’Unesco offre oggi per la valutazione dei possibili impatti di nuovi progetti e interventi sui siti Patrimonio Mondiale, la ricerca propone una possibile revisione di questi strumenti, attraverso schede per l’analisi degli interventi conservativi e dei prodotti impiegati nell’ambito del restauro. Esaminando non solo i parametri attualmente valutati per definire la sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma definendo anche parametri di sostenibilità di intervento, in relazione alla compatibilità, efficacia e durabilità, alle implicazioni spazio-temporali che richiedono verifiche nel medio e lungo periodo dei trattamenti eseguiti, la ricerca tenta di offrire alcuni nuovi strumenti e linee guida per valutare quanto e come la sostenibilità sia oggi perseguibile negli interventi e nei trattamenti di restauro su manufatti architettonici, e ne propone alcuni esempi applicativi attraverso una antologia di casi studio nel Centro Storico di Firenze sito Unesco. // The research aims to offer an integrated reading on the concept of sustainability in the context of cultural heritage conservation, with the objective of identifying possible criteria and parameters through which a restoration intervention can be considered sustainable, in reference to the use of restoration products as well. Starting from a semantic analysis of the term ‘sustainability’, first through a review of historical dictionaries, then of documents and international texts that have extended its original meaning and contributed to its transfer of meaning, the research is conducted by examining the literature and archive documents, both of bodies such as Unesco to investigate the involvement of international cooperation in the promotion of sustainable development and the principles of sustainability in the field of world heritage conservation as well, and of the main research centres for heritage conservation, identifying how new issues relating also to the conservation risks of cultural heritage have in recent decades oriented research in the field of restoration. In addition, through the analysis of the different approaches and documents of some manufacturing companies, the work also shows how the reception of new paradigms, such as sustainability, by some companies producing materials for restoration, in Italy and abroad, has taken place, both within their production chain and in the variety of materials and solutions proposed. A section, which was also deepened during the months of research envisaged by the PhD scholarship at the Phase company and the foreign branch of the Universitat Politècnica de València, is dedicated to the analysis and comparison of active ingredients and products tested and used today for heritage conservation, and to the comparison of different production processes. Finally, on the basis of the Heritage Impact Assessment (HIA) models, which Unesco now offers for evaluating the possible impacts of new projects and interventions on World Heritage sites, the research proposes a possible revision of these tools, through forms for analysing conservation interventions and products used in the field of restoration. By examining not only the parameters currently evaluated to define environmental, economic and social sustainability, but also by defining parameters of intervention sustainability, in relation to compatibility, efficacy and durability, and to the space-time implications that require medium and long term verifications of the treatments carried out, the research attempts to offer some new tools and guidelines to evaluate how and to what extent sustainability can be pursued today in interventions and restoration treatments on architectural artefacts, and proposes some applicative examples through an anthology of case studies in the Historic Centre of Florence, a Unesco site.
2025
Susanna Caccia Gherardini
Bordoni Paola
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