La ricerca indaga l’influenza dell’opera di Adalberto Libera sull’architettura di Giuliana Genta, sua allieva e collaboratrice nel periodo immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale. Basandosi su un corpus documentario inedito – comprendente appunti, disegni e fotografie conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma (EUR) – lo studio si concentra sul tema dell’abitare, centrale sia nella produzione dei due architetti che nel dibattito italiano del secondo dopoguerra. Pur raccogliendo l’eredità compositiva del maestro trentino, il lavoro di Genta manifesta un approccio progettuale autonomo e originale, capace di reinterpretare l’opera di Libera con una continuità critica e creativa. Tre sono i nuclei tematici attorno ai quali si articola l’indagine: l’architettura come frammento, intesa come interpretazione dell’oggetto architettonico come rudere contemporaneo; l’onestà strutturale, che esalta la logica costruttiva come valore compositivo attraverso soluzioni che mettono in evidenza la funzione statica dell’edificio; e la continuità tra spazio interno ed esterno, che dissolve i confini tra edificio e città. Attraverso l’opera di Giuliana Genta, lo studio propone un integrazione all’interpretazione sull’architettura di Adalberto Libera e un contributo alla riflessione sulla trasmissione del sapere architettonico in Italia nel secondo dopoguerra.
L’eredità di Libera nell’architettura residenziale di Giuliana Genta / Federico Gracola. - (2025).
L’eredità di Libera nell’architettura residenziale di Giuliana Genta
Federico Gracola
2025
Abstract
La ricerca indaga l’influenza dell’opera di Adalberto Libera sull’architettura di Giuliana Genta, sua allieva e collaboratrice nel periodo immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale. Basandosi su un corpus documentario inedito – comprendente appunti, disegni e fotografie conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma (EUR) – lo studio si concentra sul tema dell’abitare, centrale sia nella produzione dei due architetti che nel dibattito italiano del secondo dopoguerra. Pur raccogliendo l’eredità compositiva del maestro trentino, il lavoro di Genta manifesta un approccio progettuale autonomo e originale, capace di reinterpretare l’opera di Libera con una continuità critica e creativa. Tre sono i nuclei tematici attorno ai quali si articola l’indagine: l’architettura come frammento, intesa come interpretazione dell’oggetto architettonico come rudere contemporaneo; l’onestà strutturale, che esalta la logica costruttiva come valore compositivo attraverso soluzioni che mettono in evidenza la funzione statica dell’edificio; e la continuità tra spazio interno ed esterno, che dissolve i confini tra edificio e città. Attraverso l’opera di Giuliana Genta, lo studio propone un integrazione all’interpretazione sull’architettura di Adalberto Libera e un contributo alla riflessione sulla trasmissione del sapere architettonico in Italia nel secondo dopoguerra.| File | Dimensione | Formato | |
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