A seguito delle esondazioni del Torrente Rio Maggiore (LI) causate da un violento nubifragio che il 10 settembre 2017 ha colpito la zona costiera a sud di Livorno, nell’ottica di riduzione del rischio idraulico Regione Toscana ha previsto una serie di interventi sul bacino del Rio Maggiore. In particolare, l’intervento sulla parte terminale subito a monte dello sbocco a mare prevede la realizzazione di un nuovo canale scolmatore tombato che preleva parte della portata di piena tramite un’opera di presa costituita da una soglia sfiorante. Considerata la rilevanza di questo intervento, Regione Toscana ha chiesto al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze la verifica su modello fisico. Il modello, ubicato nel Laboratorio di Idraulica Fluviale del Dipartimento, è stato realizzato mediante polistirene ad alta densità in scala geometrica indistorta 1:40, mentre per la simulazione dei fenomeni idraulici è stata adottata la similitudine dinamica di Froude. Le simulazioni effettuate sul modello hanno avuto l’obiettivo di verificare la capacità di smaltimento e i franchi idraulici di sicurezza per le portate con tempi di ritorno 30 e 200 anni e quella dell’evento alluvionale del 10 settembre 2017. Following the flooding of the Rio Maggiore stream (LI) caused by a violent storm that struck the southern coastal area of Livorno on September 10, 2017, the Tuscany Region has planned a series of interventions on the Rio Maggiore basin to reduce hydraulic risk. In particular, the intervention on the terminal section, just upstream of the sea outlet, involves the construction of a new buried diversion channel that captures part of the flood flow through an intake structure consisting of an overflow weir. Given the significance of this intervention, the Tuscany Region requested the Department of Civil and Environmental Engineering of the University of Florence to carry out a verification using a physical model. The model, located in the River Hydraulics Laboratory of the Department, was built using high-density polystyrene at an undistorted geometric scale of 1:40. Froude dynamic similarity was adopted to simulate hydraulic phenomena. The simulations conducted on the model aimed to verify the discharge capacity and the hydraulic safety freeboards for flow rates corresponding to return periods of 30 and 200 years, as well as for the flood event of September 10, 2017.
Torrente Rio Maggiore. Modello fisico del canale scolmatore / Fabio Castelli, Damiano Cavuta, Simona Francalanci, Lorenzo Lotti, Enio Paris, Luca Solari, Ilaria Buti, Denise Cecconi, Enzo Di Carlo, Francesco Pistone. - In: L'ACQUA. - ISSN 1125-1255. - ELETTRONICO. - 4/2025:(2025), pp. 45-54.
Torrente Rio Maggiore. Modello fisico del canale scolmatore
Fabio CastelliWriting – Review & Editing
;Damiano CavutaWriting – Review & Editing
;Simona FrancalanciWriting – Review & Editing
;Lorenzo Lotti
Writing – Original Draft Preparation
;Enio ParisWriting – Review & Editing
;Luca SolariWriting – Review & Editing
;
2025
Abstract
A seguito delle esondazioni del Torrente Rio Maggiore (LI) causate da un violento nubifragio che il 10 settembre 2017 ha colpito la zona costiera a sud di Livorno, nell’ottica di riduzione del rischio idraulico Regione Toscana ha previsto una serie di interventi sul bacino del Rio Maggiore. In particolare, l’intervento sulla parte terminale subito a monte dello sbocco a mare prevede la realizzazione di un nuovo canale scolmatore tombato che preleva parte della portata di piena tramite un’opera di presa costituita da una soglia sfiorante. Considerata la rilevanza di questo intervento, Regione Toscana ha chiesto al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze la verifica su modello fisico. Il modello, ubicato nel Laboratorio di Idraulica Fluviale del Dipartimento, è stato realizzato mediante polistirene ad alta densità in scala geometrica indistorta 1:40, mentre per la simulazione dei fenomeni idraulici è stata adottata la similitudine dinamica di Froude. Le simulazioni effettuate sul modello hanno avuto l’obiettivo di verificare la capacità di smaltimento e i franchi idraulici di sicurezza per le portate con tempi di ritorno 30 e 200 anni e quella dell’evento alluvionale del 10 settembre 2017. Following the flooding of the Rio Maggiore stream (LI) caused by a violent storm that struck the southern coastal area of Livorno on September 10, 2017, the Tuscany Region has planned a series of interventions on the Rio Maggiore basin to reduce hydraulic risk. In particular, the intervention on the terminal section, just upstream of the sea outlet, involves the construction of a new buried diversion channel that captures part of the flood flow through an intake structure consisting of an overflow weir. Given the significance of this intervention, the Tuscany Region requested the Department of Civil and Environmental Engineering of the University of Florence to carry out a verification using a physical model. The model, located in the River Hydraulics Laboratory of the Department, was built using high-density polystyrene at an undistorted geometric scale of 1:40. Froude dynamic similarity was adopted to simulate hydraulic phenomena. The simulations conducted on the model aimed to verify the discharge capacity and the hydraulic safety freeboards for flow rates corresponding to return periods of 30 and 200 years, as well as for the flood event of September 10, 2017.| File | Dimensione | Formato | |
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