Il volume si focalizza sul tema dell’esemplarità allo scopo di indagarne il significato nella società romana attraverso tre casi di studio: il re sabino Numa, Catone il Censore, Livia, la prima Augusta della storia dell’Urbe. Analizzando i profili restituiti nel corso dei secoli da testimonianze antiche di tipo differente, evidenzia come la rielaborazione della memoria delle loro vicende biografiche sia maturata attraverso dinamiche istituzionali e culturali peculiari del quadro civico romano, fra le quali si segnala l’attitudine a riconoscere nella personalità e nell’operato di autorevoli protagonisti del passato l’espressione di qualità e valori da assumere come patrimonio collettivo e identitario. In questa cornice, l’analisi intende verificare con quali modalità in età tardorepubblicana, imperiale e tardoantica, storici, letterati e altri interpreti abbiano promosso l’immagine delle tre figure facendone dei soggetti esemplari in rapporto a comportamenti e qualità peculiari come la 'iustitia' e la 'religio', la 'severitas', la 'pudicitia'. La loro acquisizione in veste di modelli cui attingere in circostanze e con obiettivi di volta in volta differenti, ha offerto spunti e sollecitazioni a dotti, teorici del pensiero e cultori a vario titolo della storia romana che più tardi, fra tardo medioevo ed età moderna, tornando ad interpretarne la condotta ne consolidarono la reputazione contribuendo a fare di loro i rappresentanti di una romanità esemplare che ancor’oggi merita di essere conosciuta e valorizzata.
Romanità esemplare. Modelli e valori di Roma antica / Mastrorosa, Ida Gilda. - STAMPA. - (2025), pp. 1-592.
Romanità esemplare. Modelli e valori di Roma antica
Mastrorosa, Ida Gilda
2025
Abstract
Il volume si focalizza sul tema dell’esemplarità allo scopo di indagarne il significato nella società romana attraverso tre casi di studio: il re sabino Numa, Catone il Censore, Livia, la prima Augusta della storia dell’Urbe. Analizzando i profili restituiti nel corso dei secoli da testimonianze antiche di tipo differente, evidenzia come la rielaborazione della memoria delle loro vicende biografiche sia maturata attraverso dinamiche istituzionali e culturali peculiari del quadro civico romano, fra le quali si segnala l’attitudine a riconoscere nella personalità e nell’operato di autorevoli protagonisti del passato l’espressione di qualità e valori da assumere come patrimonio collettivo e identitario. In questa cornice, l’analisi intende verificare con quali modalità in età tardorepubblicana, imperiale e tardoantica, storici, letterati e altri interpreti abbiano promosso l’immagine delle tre figure facendone dei soggetti esemplari in rapporto a comportamenti e qualità peculiari come la 'iustitia' e la 'religio', la 'severitas', la 'pudicitia'. La loro acquisizione in veste di modelli cui attingere in circostanze e con obiettivi di volta in volta differenti, ha offerto spunti e sollecitazioni a dotti, teorici del pensiero e cultori a vario titolo della storia romana che più tardi, fra tardo medioevo ed età moderna, tornando ad interpretarne la condotta ne consolidarono la reputazione contribuendo a fare di loro i rappresentanti di una romanità esemplare che ancor’oggi merita di essere conosciuta e valorizzata.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



