Il volume presenta i risultati delle riflessioni avvenute in diversi contesti di ricerca vissuti da noi come autrici e raccoglie gli esiti di un confronto continuo su un tema centrale nel dibattito istituzionale e scientifico: come dare risposta alle sfide contemporanee non solo secondo un approccio emergenziale e adattivo, ma attraverso azioni strutturali basate su una logica critica e radicale. Oltre agli aggiustamenti, certamente necessari, per rispondere alle crisi correnti, è necessario mettere in discussione le cause profonde che le hanno prodotte. In contemporanea occorre prevedere politiche, programmi, progetti che siano in grado di interagire con la complessità, di lavorare alle radici dei fenomeni socioeconomici in forma relazionale, a diverse scale, considerando al tempo stesso molteplici aspetti. Tutto ciò significa leggere le connessioni, fare emergere punti di vista spesso considerati minoritari e costruire su di essi strumenti e basi per nuovi paradigmi di progettazione e pianificazione delle città e dei territori, in grado di ripristinare gli equilibri ecologici e ridistribuire i privilegi e le opportunità secondo criteri di giustizia sociale. Per perseguire questo obiettivo, ci siamo collocate nella cornice dei nostri differenti femminismi, nelle nostre pratiche e saperi, usando anche gli strumenti di osservazione del mondo che ci provengono dalle riflessioni di altre ricercatrici, gruppi e collettivi vicini e lontani nel tempo e nello spazio. All’inizio della raccolta “A feminist Urban Theory for our Time” (Peake et al., 2021: xv), le curatrici dichiarano: «If we want an urban theory for our time, it needs to be feminist. Feminism is not simply a ‘discipline’, ‘theory’, or ‘ideology’, but is a worldview, a lived praxis that provides a platform for engaged lives». Con lo stesso spirito, per noi la pratica si è realizzata mettendo insieme, senza gerarchie, i nostri temi di lavoro, facendo dialogare le nostre diverse visioni e i nostri desideri, così come facciamo nella pratica didattica del Master “Città di Genere. Metodi e Tecniche di Pianificazione e Progettazione Urbana e Territoriale”, di cui questo libro è un primo esito. Si tratta per noi di un «patto etico» (Galindo, 2024) alla ricerca del dialogo, dell’ascolto e della cooperazione, non dell’omologazione o dell’adesione cieca ad una scuola o ad una teoria. Abbiamo piena consapevolezza che molti sono i campi di riflessione ancora non esplorati, molte le applicazioni non ancora sperimentate e molte le questioni aperte. Il testo vuole aprire ad un dialogo per costruire prospettive di lavoro collaborative e robuste fra ricerca, amministrazione e pratiche sociali.
Prospettive femministe sulla città. Vivere insieme tra cura, ecologia e giustizia spaziale / Chiara Belingardi; Daniela Poli. - STAMPA. - (2025), pp. 7-104.
Prospettive femministe sulla città. Vivere insieme tra cura, ecologia e giustizia spaziale
Chiara Belingardi;Daniela Poli
2025
Abstract
Il volume presenta i risultati delle riflessioni avvenute in diversi contesti di ricerca vissuti da noi come autrici e raccoglie gli esiti di un confronto continuo su un tema centrale nel dibattito istituzionale e scientifico: come dare risposta alle sfide contemporanee non solo secondo un approccio emergenziale e adattivo, ma attraverso azioni strutturali basate su una logica critica e radicale. Oltre agli aggiustamenti, certamente necessari, per rispondere alle crisi correnti, è necessario mettere in discussione le cause profonde che le hanno prodotte. In contemporanea occorre prevedere politiche, programmi, progetti che siano in grado di interagire con la complessità, di lavorare alle radici dei fenomeni socioeconomici in forma relazionale, a diverse scale, considerando al tempo stesso molteplici aspetti. Tutto ciò significa leggere le connessioni, fare emergere punti di vista spesso considerati minoritari e costruire su di essi strumenti e basi per nuovi paradigmi di progettazione e pianificazione delle città e dei territori, in grado di ripristinare gli equilibri ecologici e ridistribuire i privilegi e le opportunità secondo criteri di giustizia sociale. Per perseguire questo obiettivo, ci siamo collocate nella cornice dei nostri differenti femminismi, nelle nostre pratiche e saperi, usando anche gli strumenti di osservazione del mondo che ci provengono dalle riflessioni di altre ricercatrici, gruppi e collettivi vicini e lontani nel tempo e nello spazio. All’inizio della raccolta “A feminist Urban Theory for our Time” (Peake et al., 2021: xv), le curatrici dichiarano: «If we want an urban theory for our time, it needs to be feminist. Feminism is not simply a ‘discipline’, ‘theory’, or ‘ideology’, but is a worldview, a lived praxis that provides a platform for engaged lives». Con lo stesso spirito, per noi la pratica si è realizzata mettendo insieme, senza gerarchie, i nostri temi di lavoro, facendo dialogare le nostre diverse visioni e i nostri desideri, così come facciamo nella pratica didattica del Master “Città di Genere. Metodi e Tecniche di Pianificazione e Progettazione Urbana e Territoriale”, di cui questo libro è un primo esito. Si tratta per noi di un «patto etico» (Galindo, 2024) alla ricerca del dialogo, dell’ascolto e della cooperazione, non dell’omologazione o dell’adesione cieca ad una scuola o ad una teoria. Abbiamo piena consapevolezza che molti sono i campi di riflessione ancora non esplorati, molte le applicazioni non ancora sperimentate e molte le questioni aperte. Il testo vuole aprire ad un dialogo per costruire prospettive di lavoro collaborative e robuste fra ricerca, amministrazione e pratiche sociali.| File | Dimensione | Formato | |
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