Il volume chiude un filone di ricerca sulla storia amministrativa della Regione Toscana nel campo dell’urbanistica e della pianificazione territoriale, iniziata a fine anni Novanta con la pubblicazione della ricerca su “la questione urbanistica in Toscana 1970-1995”. Il lavoro apre un sodalizio con i dirigenti della Regione Toscana, tra cui Marco Gamberini, che firma le due più innovative leggi in materia la n. 5 del 1995 e la n. 1 del 2005, innovative non solo in Toscana, quanto nell’intero panorama legislativo nazionale. In questo sodalizio prende corpo il volume che ha un obiettivo bene preciso: contestualizzare teoricamente la nuova legge regionale nel dibattito nazionale sulle regole pubbliche per controllare e guidare la trasformazione fisica del territorio contemporaneo adottando politiche e pratiche ruotanti intorno alla sostenibilità delle scelte a all’attenzione verso il bene comune rappresentato dal suolo; spiegare in maniera non tecnica l’applicazione e il controllo della normativa alla cittadinanza. Il volume ha, dunque, uno sfondo metodologico e applicativo, proprio perché la legge regionale, introducendo una serie di innovazioni tecniche e procedurali, entra nel merito di diversi postulati della disciplina urbanistica della cosiddetta “scuola italiana di pianificazione” e dei suoi collegamenti con altre discipline tecniche. Il libro illustra e commenta i punti più salienti della legge regionale 1/05 tra cui: la nuova relazione circolare tra gli Enti e il nuovo rapporto tra pianificazione e programmazione, la distinzione tra strumenti della pianificazione territoriali e atti del governo del territorio; l’eliminazione definitiva del classico piano regolatore generale; la tripartizione del contenuto degli strumenti della pianificazione: quadro conoscitivo, statuto del territorio, strategie; la predisposizione di un unico procedimento amministrativo contenente anche la valutazione integrata per superare le politiche settoriali; e, infine, la disciplina paesaggistica collocata all’interno dello statuto del territorio, che diventa così lo snodo dei principi della territorialità regionale, provinciale e comunale. In allegato anche un Cd-Rom con il corpus legislativo della Regione Toscana
Toscana. Norme per il governo del territorio (con CD Rom allegato) / G. DE LUCA; M. GAMBERINI. - STAMPA. - (2006), pp. 1-112.
Toscana. Norme per il governo del territorio (con CD Rom allegato)
DE LUCA, GIUSEPPE;
2006
Abstract
Il volume chiude un filone di ricerca sulla storia amministrativa della Regione Toscana nel campo dell’urbanistica e della pianificazione territoriale, iniziata a fine anni Novanta con la pubblicazione della ricerca su “la questione urbanistica in Toscana 1970-1995”. Il lavoro apre un sodalizio con i dirigenti della Regione Toscana, tra cui Marco Gamberini, che firma le due più innovative leggi in materia la n. 5 del 1995 e la n. 1 del 2005, innovative non solo in Toscana, quanto nell’intero panorama legislativo nazionale. In questo sodalizio prende corpo il volume che ha un obiettivo bene preciso: contestualizzare teoricamente la nuova legge regionale nel dibattito nazionale sulle regole pubbliche per controllare e guidare la trasformazione fisica del territorio contemporaneo adottando politiche e pratiche ruotanti intorno alla sostenibilità delle scelte a all’attenzione verso il bene comune rappresentato dal suolo; spiegare in maniera non tecnica l’applicazione e il controllo della normativa alla cittadinanza. Il volume ha, dunque, uno sfondo metodologico e applicativo, proprio perché la legge regionale, introducendo una serie di innovazioni tecniche e procedurali, entra nel merito di diversi postulati della disciplina urbanistica della cosiddetta “scuola italiana di pianificazione” e dei suoi collegamenti con altre discipline tecniche. Il libro illustra e commenta i punti più salienti della legge regionale 1/05 tra cui: la nuova relazione circolare tra gli Enti e il nuovo rapporto tra pianificazione e programmazione, la distinzione tra strumenti della pianificazione territoriali e atti del governo del territorio; l’eliminazione definitiva del classico piano regolatore generale; la tripartizione del contenuto degli strumenti della pianificazione: quadro conoscitivo, statuto del territorio, strategie; la predisposizione di un unico procedimento amministrativo contenente anche la valutazione integrata per superare le politiche settoriali; e, infine, la disciplina paesaggistica collocata all’interno dello statuto del territorio, che diventa così lo snodo dei principi della territorialità regionale, provinciale e comunale. In allegato anche un Cd-Rom con il corpus legislativo della Regione ToscanaFile | Dimensione | Formato | |
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